“Totò con i quattro” di Ciro Borrelli e Domenico Livigni

Totò con i quattro

“Totò con i quattro” di Ciro Borrelli e Domenico Livigni è il primo volume della collana dedicata al Cinema, e secondo della linea SERIE ORO ideata e diretta dalla giornalista Anita Curci, in collaborazione con la casa editrice Apeiron. Con le introduzioni di Borrelli, Mauro Macario, Andrea Jelardi e Ennio Bìspuri, il libro, corredato di foto inedite appartenenti alla collezione privata di Livigni, ci racconta il personaggio Totò attraverso i ricordi di quattro dei suoi più famosi colleghi: Peppino De Filippo, Erminio Macario, Nino Taranto e Aldo Fabrizi.

Non a caso, il titolo del libro rievoca quello di un famoso film, Totò contro i quattro, che vede schierati proprio questi cinque attori insieme. “Totò con i quattro” è un volume in bilico tra la biografia scientifica, di cui conserva l’attenta e puntuale ricerca delle fonti, e il romanzo vero e proprio, come dimostra la capacità, messa in atto dai due autori, di trasformare il materiale bibliografico a loro disposizione in un prodotto nuovo, da cui traspaiono l’umanità e la pienezza di sentimenti che legava Totò  ai suoi colleghi-amici. Borrelli e Livigni ricordano, infatti, la vita pubblica e privata del Principe della risata, i suoi esordi più o meno fortunati e i suoi successi attraverso gli occhi di chi con lui ha condiviso le scene, riuscendo a costruire un rapporto di reciproca stima e di autentica amicizia. “Totò con i quattro” è strutturato, appunto, in quattro capitoli, uno per ogni personaggio, ugualmente suddivisi tra i due autori: Borrelli si è occupato delle parti di De Filippo e Taranto, Livigni di quelle di Macario e Fabrizi. Il risultato è una rievocazione commossa della vita di Antonio De Curtis, ricca di aneddoti piacevoli che diventano punto di forza di questo volume.

“Totò con i quattro”. Omaggio al Principe della risata

Totò è un vero e proprio pilastro del cinema italiano. Un personaggio iconico, grazie al suo particolare stile macchiettistico, ai movimenti burattineschi, alla straordinaria mimica facciale e all’inventiva che hanno caratterizzato i suoi lavori. Le doti recitative di Totò rendevano godibili anche film dalla trama non particolarmente brillante, creando delle situazioni o dei giochi di parole che sono rimasti irrimediabilmente scolpiti nella memoria collettiva. Chi è cresciuto a “pane e Totò”, non può non avere dei ricordi legati ai suoi film, non può non recitare a memoria i surreali dialoghi tra Totò e Peppino De Filippo. Eppure, non tutti gli amanti dei suoi film conoscono anche gli aspetti privati della vita del Principe. Non tutti, ad esempio, sono a conoscenza della “ossessione di nobiltà” che ha caratterizzato gran parte della sua giovinezza, spingendolo a fare ricerche sempre più approfondite per appurare la nobiltà del suo lignaggio. Ancora, c’è chi non immagina che dietro quella maschera allegra, saltellante e spigolosa, potesse esistere una personalità seria, profonda e riflessiva. “Totò con i quattro” fa luce soprattutto su questi aspetti “nascosti” della biografia del Principe, evidenziandone l’umanità, la bontà. Attraverso le parole di chi lo ha conosciuto e ha instaurato con lui un’amicizia duratura, gli autori riescono nella difficile impresa di arrivare a raccontare la dimensione privata di Antonio De Curtis. 

“Totò con i quattro”, dunque, non è soltanto un libro che ricostruisce la vita di un pubblico personaggio: è un vero e proprio omaggio, sincero e accorato, ad un uomo profondo, ricco di cultura, generoso con amici e colleghi quale è stato Totò.

Gli autori

CIRO BORRELLI è laureato in Scienze Storiche. Nel 2013 pubblica alcune poesie nella raccolta Poeti Contemporanei con la casa editrice Pagine. E, per le edizioni Il papavero Un’altra illusione nel 2014 (illustrazioni di Roberto Carta), Racconti di un impiegato, nello stesso anno; L’ultima vittoria nel 2015 (con prefazione di Arturo Scotto, capogruppo di Sinistra Italiana alla Camera dei deputati), e il romanzo noir, Saul o il male dentro nel 2016.

Nel 2017 esce il suo primo saggio Peppino De Filippo, tra palcoscenico e cinepresa, edizioni Kairòs, SERIE ORO.

DOMENICO LIVIGNI è un giovane collezionista di storia del cinema e del teatro italiano del secolo scorso; in otto anni ha accumulato una vasta raccolta di fotografie originali (oltre 200 ritraggono attori/attrici/registi), sceneggiature, riviste, libri e documentazioni inedite. Vive a Napoli, dove studia Archeologia, Storia delle Arti e Scienze del Patrimonio Culturale presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Nel 2017, 15 pezzi della sua collezione sono stati esposti presso le tre mostre antologiche “Totò Genio”.

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Qui si innamora del suo datore di lavoro, il misterioso Mr. Rochester, ma la loro storia d'amore è ostacolata da segreti e colpi di scena. Un classico tra i romanzi del 1800. Trama, temi e significato di Jane Eyre: un'eroina indimenticabile Jane Eyre è molto più di una semplice storia d'amore. È un romanzo che affronta temi importanti come la condizione femminile nell'epoca vittoriana, la ricerca dell'indipendenza e dell'autonomia, la lotta contro le convenzioni sociali, il conflitto tra passione e ragione, e il significato della moralità e della religione. Jane Eyre è un'eroina forte, indipendente e appassionata, che sfida le convenzioni del suo tempo e lotta per affermare la propria identità. È sicuramente uno tra i romanzi del 1800 più significativi. L'Educazione Sentimentale di Gustave Flaubert: amore e disillusione nella Parigi del XIX secolo L'Educazione Sentimentale, pubblicato nel 1869 da Gustave Flaubert, è uno dei romanzi del 1800 più importanti della letteratura francese. È la storia di Frédéric Moreau, un giovane di provincia che si trasferisce a Parigi per studiare legge, ma che si lascia coinvolgere dalla vita mondana e dalle passioni amorose. Frédéric si innamora di Madame Arnoux, una donna sposata, e la sua ossessione per lei lo porterà a trascurare i suoi studi e le sue ambizioni. Uno tra i più importanti romanzi del 1800. Analisi e contesto storico de L'Educazione Sentimentale L'Educazione Sentimentale è considerato un romanzo realista, che offre un ritratto accurato e spietato della società francese del XIX secolo, in particolare della borghesia parigina. Flaubert descrive con maestria le illusioni, le delusioni, le ambizioni e le frustrazioni di una generazione che ha vissuto i rivolgimenti politici e sociali del 1848. Il romanzo è anche una riflessione sulla natura dell'amore, dell'arte e della vita stessa. Tra i romanzi del 1800, questo si distingue per la prosa. 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Temi, struttura e importanza di Middlemarch nella letteratura inglese Middlemarch è un romanzo ambizioso e complesso, che offre un ritratto dettagliato e realistico della società inglese del XIX secolo. George Eliot analizza con profondità psicologica i suoi personaggi, esplorando le loro motivazioni, i loro conflitti interiori e le loro relazioni. Il romanzo è anche una riflessione sulla natura umana, sul progresso, sul cambiamento sociale e sul ruolo dell'individuo nella storia. È uno dei romanzi del 1800 più importanti per la sua completezza e profondità. I Fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevskij: un capolavoro russo Tra i romanzi del 1800 più importanti e influenti, non si può non citare "I Fratelli Karamazov" di Fëdor Dostoevskij. Pubblicato nel 1880, è l'ultimo romanzo dello scrittore russo, considerato da molti il suo capolavoro e uno dei vertici della letteratura mondiale. La storia ruota attorno al parricidio di Fëdor Karamazov e alle vicende dei suoi tre figli legittimi (Dmitrij, Ivan e Alëša) e del figlio illegittimo Smerdjakov. Approfondimento su: I fratelli Karamazov "I Fratelli Karamazov" è molto più di un romanzo giallo o di un dramma familiare. È un'opera profondamente filosofica, che affronta temi cruciali come l'esistenza di Dio, il libero arbitrio, la colpa, il peccato, la redenzione, la natura del male e il significato della sofferenza. Dostoevskij esplora le profondità dell'animo umano, mettendo a nudo le passioni, i conflitti interiori e le contraddizioni dei suoi personaggi. Il rosso e il nero di Stendhal: un classico francese Altro grande classico tra i romanzi del 1800 è "Il rosso e il nero" di Stendhal, pubblicato nel 1830. Il romanzo narra le vicende di Julien Sorel, un giovane di umili origini che, grazie alla sua intelligenza e ambizione, riesce a farsi strada nella società francese post-napoleonica. Diviso tra l'ammirazione per Napoleone e il desiderio di ascesa sociale, Julien intraprende la carriera ecclesiastica e quella militare, intrecciando relazioni amorose con donne potenti. Approfondimento su: Il rosso e il nero "Il rosso e il nero" è un romanzo di formazione, ma anche un'acuta analisi psicologica e una critica della società francese della Restaurazione, con le sue ipocrisie e le sue rigide gerarchie sociali. Stendhal, attraverso il suo stile asciutto e analitico, delinea un personaggio complesso e affascinante, diviso tra l'ambizione, l'amore e l'ideale di grandezza. Il titolo stesso, "Il rosso e il nero", è emblematico di questa ambivalenza, rappresentando le due possibili carriere di Julien (quella militare, in rosso, e quella ecclesiastica, in nero) o, secondo altre interpretazioni, la passione e la morte. Fonte dell'immagine in evidenza: Pixabay.

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A proposito di marianna de falco

Marianna è nata ad Avellino 28 anni fa, si è laureata in Filologia Classica. Ama la musica, i cani, il gelato e la scrittura. Ha sempre con sé un taccuino per poter appuntare i suoi pensieri volanti

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