Volti nella folla, il nuovo libro di Valeria Luiselli | Recensione

Volti nella folla, il nuovo libro di Valeria Luiselli | Recensione

Esce per La Nuova Frontiera, Volti nella folla di Valeria Luiselli, la traduzione è di Elisa Tramontin.  Esistenze che si intrecciano fino a confondersi a partire da due voci distinte che si raccontano; una editor che cerca nella scrittura e nel suo passato una via di fuga dalla quotidianità fatta di figli, marito e oggetti che intralciano e tolgono il respiro e uno scrittore del passato, scoperto da lei anni prima, la cui storia a poco a poco tende ad occupare la narrazione e diventa difficile distinguere l’una dall’altra. Un libro che sembra farsi sui ricordi, dove non è necessario riconoscere quelli reali, se mai ci fossero, da quelli immaginari. 

Volti nella folla di Valeria Luiselli

“A volte ci sentiamo come due Gulliver paranoici che camminano eternamente in punta di piedi per non svegliare nessuno, per non calpestare nulla d’importante e fragile”. Una casa piena come può esserlo quella che ospita una mamma, un papà e due bambini piccoli. Unico spazio dove riprendere fiato è la scrittura; la protagonista del libro di Valeria Luiselli vuole dunque scrivere «un romanzo silenzioso, per non svegliare i bambini.» La base su cui poggia Volti nella folla sono i ricordi che però possono trattenere poco, solo echi di conversazioni e idee sui quali non fare troppo affidamento. All’inizio il romanzo è un continuo passare dal presente al passato, in maniera cadenzata e puntuale; la voce di ieri e quella di oggi sono immediatamente riconoscibili. La protagonista ripercorre la sua vita prima di diventare moglie e madre, quando lavorava come editor per una casa editrice e trascorreva la sua vita tra i libri e le case degli altri, attraverso i cui oggetti poteva riconoscersi e ritrovarsi. L’incontro con altri volti e altre storie, fossero essi letterari o reali, era una costante e insieme necessario, ciò che consentiva alla protagonista di respirare, ciò che oggi è necessario rievocare per restituirle il respiro.
Al passato appartiene anche la storia di un poeta messicano che aveva vissuto ad Harlem negli anni ’20: Gilberto Owen. A poco a poco la sua storia occupa lo spazio della narrazione del passato. Le due esistenze si intrecciano senza mescolarsi eppure a un punto è difficile distinguere se si tratti dell’una o dell’altra. Le vite degli altri, che siano esse presenti o passate, nelle quali la protagonista vuole immergersi, tendono a impossessarsi di lei attraverso lo spazio della sua scrittura. Quello spazio che finalmente riesce a recuperare per sé diventa immediatamente di qualcun altro, e la sua voce diventa un tutt’uno con quella dello scrittore. Dove finiscono i confini di due esistenze? 

Volti nella folla vede una donna che ha bisogno d’aria e spazio e riesce a trovarlo solo tra le parole, un uomo inquieto che muore tante volte, ma rinasce altrettante. A tenere insieme queste due esistenze è il filo sottile e immateriale della letteratura, la vita cristallizzata degli altri. Una continua ricerca di pace e di caos insieme, di senso nelle case, nei letti e nei libri degli altri, dove non si sa mai se quello che si cerca è ritrovarsi o perdersi.

Valeria Luiselli afferma che la letteratura nasce dagli “a volte”, dai momenti, anche insignificanti, che lo scrittore o la scrittrice è in grado di riconoscere tra gli altri. Quei momenti, che infondo sono la vita stessa, quando, finalmente, ce ne accorgiamo.

L’autrice di Volti nelle folla

Valeria Luiselli (Città del Messico, 1983) è autrice di due romanzi, Volti nella folla e La storia dei miei denti e dei saggi Carte False e Dimmi come va a finire, tutti pubblicati da La Nuova Frontiera. Collabora abitualmente con numerosi giornali e riviste di lingua spagnola e inglese tra cui The New York TimesThe New YorkerGrantaThe GuardianEl País e McSweeney’s. Le sue opere, tradotte in più di venti lingue, hanno vinto importanti riconoscimenti internazionali come il Los Angeles Times Book Prize e l’American Book Award. Valeria Luiselli è stata due volte finalista del National Book Critics Circle Award e del Kirkus Prize. Attualmente vive a New York.

Fonte immagine in evidenza: La Nuova Frontiera

A proposito di Carmen Alfano

Studio Filologia Moderna all'università degli studi di Napoli "Federico II". Scrivo per immergermi totalmente nella realtà, e leggo per vederci chiaro.

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