Bewider e il suo nuovo album Full Panorama | Intervista

Bewider e il suo nuovo album Full Panorama | Intervista

Full Panorama è il nuovo lavoro discografico del producer e compositore romano Bewider, nome d’arte di Piernicola di Muro. Pubblicato il primo Febbraio, l’album è stato prodotto con l’etichetta discografica di Berlino Folk Wisdom.

Il disco è composto da 12 tracce di musica elettronica che oscillano tra sonorità ambient e IDM, mostra una struttura molto coesa e omogenea dal punto di vista musicale. Non a caso, come afferma il suo stesso creatore, Full Panorama nasce con l’intento di creare un «unico viaggio che rappresenta un periodo di trasformazione e cambiamento ed allo stesso tempo un omaggio allo schermo cinematografico, appunto Full Panorama».

Forte della sua esperienza nel mondo delle colonne sonore (ha composto le musiche de I Fantasmi di Portopalo, Another Love e Tutti Pazzi per Amore), Di Muro è riuscito a conferire al disco quel tocco immaginifico e coinvolgente tipico delle colonne sonore. Per l’occasione dell’uscita di Full Panorama, abbiamo scambiato quattro chiacchiere Piernicola che ci ha raccontato il processo creativo dietro l’album e dietro il suo progetto musicale Bewider.

Bewider, l’intervista

Come ti sei avvicinato alla musica Idm e Ambient?

In realtà non è che c’era un idea precisa di avvicinarsi all’IDM o all’Ambient. La mia fascinazione per le colonne sonore e per l’elettronica, forse, ha prodotto questo risultato.

Come nasce la tua collaborazione con l’etichetta berlinese Folk Wisdom?

Sono stato introdotto a Folk Wisdom tramite Ercole Gentile di VolumeUp che ormai vive a Berlino da diversi anni e cura dal primo disco la promo italiana per Bewider. Abbiamo lavorato molto attentamente con Folk Wisdom sull’uscita di questo album, mi hanno anche convinto in un paio di cose di cui avevo vedute completamente opposte, è una buona collaborazione.

Cosa è cambiato nel tuo approccio musicale dalla composizione di Dissolve a Full Panorama, passando per A Place to be safe?

Tutto, direi. Come prima cosa ho abbandonato l’uso della voce, e quindi della collaborazione con cantanti, volevo concentrarmi solo sulla parte strumentale e sonora dei brani, volevo un disco totalmente strumentale. Adoro lavorare con cantanti o vocal performer, ma questo album aveva un’altra esigenza. Non è stato facile perché, ripeto, la voce mi attira molto. Sul piano strettamente musicale, Full Panorama, è un album molto più soft degli altri, ma allo stesso tempo molto più organico e coeso. Volevo realizzare un viaggio uniforme che, in teoria, non potesse prescindere da un ascolto di fila del disco, un’opera unitaria. Anche se ci sono brani abbastanza differenti tra di loro, è un disco che scivola nelle 12 tracce molto fluidamente.

C’è un filo conduttore musicale che caratterizza Full Panorama?

Full Panorama è un disco che vuole regalare all’ascoltatore un viaggio cinematico fatto di immagini e storie, una colonna sonora dei pensieri e della mente. Senza essere troppo New Age, è un disco molto profondo che richiede il suo tempo di metabolizzazione, e una giusta condizione di ascolto. L’ho anche scritto nelle note del booklet, ascoltatelo con paio di cuffie o un buon paio di casse.

Come avviene la composizione di un tuo brano?

Posso dirvi come è avvenuta su Full Panorama, perché ogni progetto è differente. Questo album nasce da una serie davvero enorme di sessioni di registrazione con synth modulari e non. Dopo mesi passati a collezionare idee, sequenze, suoni, sono passato ad una fase, davvero complessa, di strutturazione del tutto, cercando di creare dei brani che potessero avere un senso! Dopo aver abbozzato delle strutture, ho lasciato decantare il tutto, e poi ho fatto una selezione di quelli che secondo me erano i brani piu interessanti. Da qui è partita la fase di arrangiamento e finalizzazione vera e propria, costruendo quelli che poi sono diventati i brani che sono finiti dell’album.

Progetti futuri?

Sto cercando di portare Full Panorama dal vivo ed uscirà presto un videoclip molto interessante. Non escludo anche di firmare qualche colonna sonora come Bewider, ci sto lavorando.

Vi consigliamo l’ascolto di Full Panorama, ovviamente, con un paio di cuffie o un paio di buone casse e ringraziamo Piernicola per la disponibilità.

 

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A proposito di Angelo Baldini

Sono nato a Napoli nel 1996. Credo in poche cose: in Pif, in Isaac Asimov, in Gigione, nella calma e nella pazienza di mia nonna Teresa.

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