Canzoni dei Chase Atlantic: 4 da ascoltare

Canzoni dei Chase Atlantic: 4 da ascoltare

Ipnotici e impossibili da etichettare in un unico genere, i Chase Atlantic sono una band musicale australiana formata a Cairns nel 2014. Il trio composto dai fratelli Mitchell e Clinton Cave e dal loro amico Christian Anthony, ha saputo conquistare in questi 10 anni una fanbase piuttosto devota. A renderli unici è senz’altro lo stile dei brani, che loro stessi in un’intervista hanno definito come “conjured up dark alternative pop punctuated by rock and R&B”. Si tratta quindi di una vera fusione tra mondi, che però non ha privato la band della propria identità. Come molti altri artisti, i Chase Atlantic hanno iniziato pubblicando sulla piattaforma Youtube delle cover musicali registrate nel garage di casa e sono giunti poi a girare il mondo in diverse tournée internazionali, con cui, tra l’altro, si sono esibiti anche in Italia presso il Legend Club di Milano. Se vi piacciono particolarmente artisti come The Weeknd, i The Neighbourhood o i The 1975, ma non avete ancora avuto modo di esplorare l’universo dei Chase Atlantic, è giunto il momento di lasciarvi trasportare! Qui si propongono 4 brani da aggiungere assolutamente alla playlist.

4 canzoni dei Chase Atlantic

1. Swim: Tra le canzoni da ascoltare, non può certamente mancare il brano della band con più ascolti in assoluto, in cui emerge chiaramente il desiderio del protagonista di trovare conforto e stabilità in una relazione, in un momento piuttosto difficile della sua vita. Nella canzone, l’oceano diventa una potente metafora per il rapporto con questa ragazza, in cui il protagonista dichiara di volersi immergere totalmente.

                I bet you feel it now, baby
                Especially since we’ve only known each other one day
                But, I’ve gotta work shit out, baby
                I’m exorcising demons, got ‘em running ‘round the block now

2. Friends: La prima canzone che ha portato il trio a scalare le vette delle classifiche è stata Friends nel 2015, un ritratto malinconico di una relazione ormai giunta al termine, che esplora il motivo del rimpianto. Ammettendo di non aver assunto un buon atteggiamento in passato, il protagonista vorrebbe poter ricominciare tutto da capo, ma gli amici del partner non sembrano essere favorevoli a un eventuale ritorno.

                  All of your friends have been here for too long
                  They must be waiting for you to move on (Woo)
                  Girl, I’m not with it, I’m way too far gone
                  I’m not ready, eyes heavy now (Woo)

3. Into it: Pubblicata in un periodo di forte ascesa per la band, la canzone riflette perfettamente la duplice natura del successo. Se da un lato, infatti, la celebrità porta con sé guadagno, visibilità ed eccitazione, dall’altro questa nasconde anche tante insidie. Per dei ragazzi giovani non è facile gestire le pressioni mentali e gli ostacoli della fama e il pericolo di scendere a compromessi è sempre dietro l’angolo.                                                  

                 And I haven’t really changed, yeah I’m just confident
                 I’m just fucking lucky I was born with it
                 A hundred million people couldn’t deal with this
                 I’ve been tryna grow ‘cause people kill for it
                 This mental pressure got me popping pills and shit                                                                      
 

4. Slow down: L’ultimo brano che vi suggeriamo parla di un amplesso tra due amanti, alimentato e alterato dall’uso di stupefacenti. Nonostante il contesto non sia salutare o consigliabile, emerge chiaramente una voglia di sfuggire dalla realtà e amplificare ogni sensazione. Infatti, il protagonista invita continuamente il suo partner a rallentare, al fine di assaporare ogni istante in modo più profondo e intenso, abbandonandosi completamente al suo piacere.

                  Push a little further on the edge
                  Crawl a little further on the bed, babe
                  I’m burning up, yeah, all I see is red, ah
                  She said, “Fuck me like I’m famous”
                  I said, “Okay”

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

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