I Mötley Crüe sono uno dei gruppi più importanti per la storia del glam-rock e dell’hair-metal, sottogeneri dell’heavy-metal i cui musicisti sono soliti vestirsi in modo eccentrico. Vediamo 4 canzoni dei Mötley Crüe da conoscere assolutamente.
Se gli anni ’70 sono stati il periodo d’oro dell’hard-rock e dell’heavy-metal, è nel decennio successivo che i due macro-generi si sono suddivisi in numerosi sotto-generi, ognuno con i propri capostipiti. Uno di questi è l’hair-metal, che include tra i suoi massimi esponenti band come i Whitesnake, i Poison, i Twisted Sister e, i più famosi in assoluto, i Mötley Crüe. Il gruppo formato da Nikki Sixx (basso), Tommy Lee (batteria), Vince Neil (voce) e Mick Mars (chitarra, sostituito nel 2022 da John 5 a seguito del suo ritiro) ha riscosso negli Ottanta una grande fama, spesso però legata a motivi esterni all’ambito della musica come, ad esempio, problemi di droga, alcol e numerose faccende di cronaca, tutte raccontate all’interno del biopic uscito in esclusiva su Netflix, The Dirt. Nel bene e nel male, la band ha segnato e rappresentato lo spirito rock degli anni ’80 ed è giusto celebrarne la carriera con una lista di 4 canzoni dei Mötley Crüe da conoscere assolutamente.
Kickstart My Heart
Kickstart My Heart, dall’album Dr. Feelgood, è senza ombra di dubbio la più famosa tra le canzoni dei Mötley Crüe. Vero e proprio inno della band (assieme ad un’altra che vedremo a breve), la canzone è stata scritta dal bassista Nikki Sixx. In un’intervista, egli ha rivelato di averla scritta mentre scarabocchiava delle parole su di un foglio di carta accompagnato dalla sua chitarra acustica. Quando il manager della band lesse le parole, incoraggiò immediatamente Sixx a registrarla, sebbene lui stesso fosse titubante all’inizio. Le parole Kickstart My Heart sono un riferimento ad un incidente accaduto a Sixx, che fu salvato sul filo del rasoio da una morte per overdose.
Shout at the Devil
L’unicità delle canzoni dei Mötley Crüe sta nella loro capacità di provocare e scioccare gli ascoltatori. Sono un grido di ribellione, di rivalsa. Esempio lampante di ciò è l’altro inno della band: Shout at the Devil, title track dell’omonimo album. La canzone è valsa al gruppo numerose accuse di satanismo, immaginario che è sempre stato presente nelle coreografie e nei testi del gruppo nei primi anni di carriera. Originariamente, la copertina del disco doveva essere un pentacolo, poi sostituito con una foto dei quattro.
Home Sweet Home
Come già fatto notare, le canzoni dei Mötley Crüe sono spesso provocanti e aggressive. Tuttavia, come in ogni discografia, non mancano delle eccezioni. È il caso di Home Sweet Home, ballad contenuta nell’album Theatre of Pain. La canzone ci presenta un Vince Neil nostalgico, che soffre la mancanza di casa, un sognatore dal cuore d’oro, e ci parla della bellezza di ritornare dai propri affetti, dove ci si sente al sicuro e in pace.
Dr. Feelgood
L’album Dr. Feelgood conserva il sound aggressivo degli esordi, virando però su una maggiore fruibilità. Il successo del disco fu impressionante, e portò la band a vendere oltre 20 milioni di copie in tutto il mondo. Le canzoni dei Mötley Crüe di maggior successo in questo disco sono: la già citata Kickstart My Heart, Same Ol’ Situation e la leggendaria title–track. La canzone fa riferimento all’eroina e alle sensazioni che essa crea.
Fonte immagine: Wikimedia Commons