Daniel Meguela in questa intervista presenta il suo nuovo singolo “Domani” che, da venerdì 30 Maggio, sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica. Il brano, una ballata in stile pop moderno, affronta la difficile tematica della disillusione e dell’incertezza verso il futuro, in un momento storico, il nostro, in cui perdere la speranza sarebbe a volte, la soluzione più facile; eppure, con estrema positività, il brano invita a non cedere: riuscire a mantenere uno sguardo volto verso la luce, seppur labile, di un futuro che può cambiare, grazie alla collaborazione collettiva, può essere la chiave di volta per sperare in un Domani più incoraggiante. Come spiega Daniel Meguela in questa intervista, il brano è accompagnato da un video altrettanto diretto e positivo che guida l’ascoltatore a guardare da prospettive diverse anche le situazioni più drammatiche. L’intervista di Daniel Meguela è anche un invito alla gentilezza, alla presa di coscienza di ognuno di noi che ha il potere di migliorare non solo il proprio stato ma anche quello altri, anche attraverso un semplice gesto e come la musica può avere un ruolo fondamentale in questo spazio. Ecco come Daniel Meguela racconta il suo nuovo lavoro.
Il testo del brano è molto positivo, nonostante il momento storico difficile che il mondo sta attraversando. Dove nasce questa positività “nonostante tutto”?
Nasce dalla consapevolezza che, anche nei momenti più oscuri, esiste sempre una scintilla di luce. Viviamo in un’epoca complessa, segnata da guerre, divisioni e incertezze, ma credo che l’arte e in particolare la musica abbia il compito di custodire la speranza. La mia positività nasce dalla resilienza, dal guardare in faccia il dolore senza farsene schiacciare, ma anzi trasformandolo in qualcosa di vitale, in un grido che dice: “non è finita, c’è ancora domani”.
Anche il video è molto esplicativo, con un chiaro omaggio al conflitto in Ucraina. È da qui che nasce la tua ispirazione per la composizione del brano o da un panorama più ampio?
L’Ucraina è sicuramente una ferita aperta del nostro tempo, ma l’ispirazione viene da un panorama più ampio e profondo. Domani è nato pensando a tutte le guerre, visibili e invisibili, che devastano il mondo e l’animo umano. È un grido universale contro la distruzione, ma anche un omaggio alla speranza che resiste nei volti dei bambini, nelle mani tese, nei gesti di chi sceglie l’amore alla vendetta. Il videoclip racchiude simbolicamente molte di queste realtà, con l’intenzione di unire e non dividere.
Con un testo e un video così importanti e diretti, quale tipo di reazione speri di suscitare nei tuoi ascoltatori?
Spero che chi ascolta Domani possa sentirsi parte di qualcosa di più grande. Non voglio solo suscitare commozione, ma anche consapevolezza e voglia di agire. Vorrei che ognuno si chiedesse: “cosa posso fare io, oggi, per migliorare questo mondo?”. A volte basta un gesto, una parola, un ascolto vero. La musica può essere una scintilla che accende una reazione a catena di empatia. Questo è il mio obiettivo.
Sei nel mondo della musica da molti anni, come credi sia cambiata questa realtà negli ultimi venti anni, ovvero con la forte influenza che i social hanno sul percorso di un artista?
Il cambiamento è stato radicale. Vent’anni fa, l’artista parlava al pubblico attraverso dischi, concerti, passaggi radio. Oggi è tutto immediato, veloce, a volte effimero. I social hanno democratizzato l’accesso, ma rischiano di appiattire la profondità. Nonostante questo, io li considero uno strumento potente se usati con autenticità. È fondamentale rimanere fedeli a sé stessi, non farsi risucchiare dalla ricerca di like, ma usare questi canali per portare contenuto, verità e bellezza.
Prevedi date estive per la promozione della tua musica?
Sì, assolutamente. L’estate è un momento in cui le persone si aprono di più all’ascolto e alla condivisione. Domani continuerà a vivere attraverso presentazioni, proiezioni del videoclip e un evento virale che stiamo progettando per portare un messaggio di pace e futuro nei luoghi simbolo della storia. Inoltre sto lavorando a nuove produzioni, sia musicali che visive, che spero di poter presentare già entro la fine dell’estate.
Daniel Meguela, in questa intervista e attraverso l’ascolto del suo brano, invita il pubblico a non sottovalutare il potere delle nostre azioni e soprattutto a continuare a guardare a Domani, nonostante tutto.
Fonte immagine: Ufficio Stampa