EDY, -Chi ha sparato al presidente?- è il nuovo EP

EDY

Recensione di Chi ha sparato al presidente?, il nuovo EP di EDY costituito da tre cover e da un brano originale dello stesso cantante.

EDY, pseudonimo di Alessio Edy Grasso, nasce a Milano e vive a Catania e a Roma. Dopo aver trascorso una buona fetta della sua carriera nell’ambiente punk tra la seconda metà degli anni ’90 e il 2015 con le due band da lui stesso formate, i Jasminrock e gli UltraviXen, il 17 novembre del 2018 pubblica il suo primo album da solista, Variazioni. Si tratta di un taglio netto con il passato poiché EDY propone una raccolta di 12 canzoni dette “pop d’autore” e due di queste, La casa di Barbie e Immobile, diventano due singoli premiati e trasmessi dalle più importanti radio italiane.

Nell’autunno del 2019 esce il singolo Come un Flash a cui collabora anche la cantante Matilde Davoli. A tutto ciò si aggiunge un lungo tour che ha portato EDY a girare in lungo e in largo i maggiori festival e club italiani, esibendosi per un totale di ben 70 volte. E, proprio in attesa di poterlo riascoltare dal vivo, il cantante ha pubblicato l’EP Chi ha sparato al presidente? contenente, oltre al singolo omonimo uscito ad inizio mese sulle piattaforme digitali, tre cover di brani celebri della canzone italiana

Chi ha sparato al presidente?  di EDY. Tre brani cover ai tempi del covid

La genesi di questo lavoro va ricercata nel lungo periodo del lockdown. Grazie anche alla collaborazione dei membri della propria band (Tommaso Calamita, Sebastiano Forte e Carmelo di Paola), EDY ci propone «Un concept EP che parla al cuore e alla testa, racconta con delicatezza quello che ci accade dentro quando perdiamo i nostri punti di riferimento».

Il lungo periodo di clausura forzata vissuto lo scorso anno, e che sembra sempre dietro l’angolo, ha portato il cantautore a coverizzare tre brani di tre artisti molto differenti tra di loro: Luigi Tenco, Mogol e i Meganoidi.

Un giorno dopo l’altro è facilmente ascrivibile alle sensazioni che in, soprattutto coloro che sono dotati di una certa sensibilità, stanno provando in questi giorni difficili: la perdita di certezze a cui aggrapparsi e la mancanza di quella normalità, il cui ricordo lontano fa sì che scorrano tutti uguali i giorni della settimana dove “la speranza ormai è un abitudine.

Sulla stessa linea, ma con sonorità quasi dissacranti, si pone la cover di Tutta mia la città di Mogol, che con la mente ci riporta alle strade delle grandi città italiane deserte e con le saracinesche dei negozi abbassate fino a data a destinarsi. La versione che EDY ci propone di Zeta Reticoli, brano dei Meganoidi, sembra invece distaccarsi dal ritmo delle cover precedenti. Alla grinta del modello originale EDY oppone sonorità pacate, che sembrano proiettate in una dimensione fuori dallo spazio e dal tempo,

L’unico brano originale è quello che da anche il titolo all’ EP, Chi ha sparato al presidente?. Il testo, a tratti criptico, scritto da Matteo Scannicchio e Giorgio Maria Codemi (autori che hanno lavorato anche con Motta e gli Zero Assoluto), descrive molto bene la situazione di stasi fisica e psichica provata da molti di noi. Ecco allora che si alternano immagini diverse tra di loro come la sigaretta fumata al mattino in un momento di pace e quella della “tigre sul divano” che urla di aver “sparato al presidente” e che altri non è se non che EDY stesso, ormai consapevole della sua nuova identità come artista.

Immagine in evidenza: Ufficio stampa

 

 

A proposito di Ciro Gianluigi Barbato

Classe 1991, diploma di liceo classico, laurea triennale in lettere moderne e magistrale in filologia moderna. Ha scritto per "Il Ritaglio" e "La Cooltura" e da cinque anni scrive per "Eroica". Ama la letteratura, il cinema, l'arte, la musica, il teatro, i fumetti e le serie tv in ogni loro forma, accademica e nerd/pop. Si dice che preferisca dire ciò che pensa con la scrittura in luogo della voce, ma non si hanno prove a riguardo.

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