Francesco Di Bella: “‘O Diavolo Tour” approda al Teatro Sannazaro il 12 dicembre

Francesco Di Bella, “‘O Diavolo Tour” : l’artista approda  al Teatro Sannazaro il 12 dicembre, per la presentazione del suo nuovo disco di inediti.

Magrolino, dagli occhi vispi e con un timbro rauco, graffiato e inconfondibile.
L’andatura sempre uguale, del resto lui non è mai cresciuto, come cantava in Vesto sempre uguale. La risata fresca da eterno guaglione del centro storico napoletano e di Piazza San Domenico: Francesco Di Bella si porta addosso, come un aroma delicato, una napoletanità malinconica e ombrosa, con negli occhi i fasti e la distruzione di un’epoca che non tornerà più.
Francesco Di Bella, pietra miliare del sound napoletano ed ex leader della storica band 24 Grana, approda al Teatro Sannazaro di Napoli in via Chiaia 157, alle ore 21 del 12 dicembre.
Di Bella, col suo gruppo, ha scritto la storia del sound di Partenope, tra dub, reggae, sonorità mediterranee, post-punk e rock elettronico, configurandosi come una delle stelle polari del panorama musicale della città.
Dopo lo scioglimento dei 24 Grana, Francesco Di Bella aveva portato in giro, con il progetto “Francesco Di Bella & Ballads Café”, i successi dei 24 Grana in chiave acustica e intimistica, con Alfonso Fofò Bruno alla chitarra.
Era stata poi la volta di “Nuova Gianturco“, nel 2016, album che accarezzava la Napoli di periferia, quella che dava le spalle al mare. Non la Napoli di mille colori di Pino Daniele, ma quella sofferta, periferica e dislocata dai colori più vividi.
Ora, è la volta di “‘O Diavolo”.
O Diavolo”, titolo che oltre all’intero album dà il nome anche al brano d’apertura, deriva dalla parola greca Διάβολος (diábolos),  che include tra i suoi significati innanzitutto quello di “colui che divide”. Il diavolo agita le acque, crea spaccature e perturbazioni e fascino proibito.
Il diavolo è il leitmotiv di questo periodo storico, fatto di piacere miscelato col nichilismo: il piacere del godimento fine a se stesso, dell’edonismo, delle arti, del cibo e della musica, e il nichilismo, che sull’altare di quello stesso piacere, polverizza e annulla ogni responsabilità.
Il diavolo è la torre di Babele, il caos atavico della nostra epoca che spinge le genti nel suo vortice,  seducendole col fascino distruttivo degli oggetti corruttibili e delle gioie materiali. Ma il diavolo non potrà mai prendersi pienamente l’anima di tutte le cose, e non potrà mai prendersi l’amore.
Bisogna ripartire proprio dall’amore, non quello banalizzato e mercificato e sulla bocca di tutti, ma l’amore ancestrale che sgorga dalla musica, il mezzo di comunicazione più innocente e scandaloso che ci sia. L’unico a poter combattere “‘o diavolo”.
Lo scorso 18 ottobre, è uscito, in anteprima su Fanpage, “’O Diavolo”, il video del singolo che ha anticipato l’album, la cui etichetta è “La Canzonetta Records”.
La tracklist è la seguente:
‘O Diavolo
Scinne Ambresso
Stella nera
Rivelazione
Il giardino nascosto
Rub-a-dub style
Canzone ‘e carcerate
Sulo pe’ te
Notte senza luna

Non rimane che lasciarsi sedurre dalla voce di Di Bella il 12 dicembre al Teatro Sannazaro, e farsi inebriare da una nuova, interessante storia, che ha del misterioso e del suggestivo.

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A proposito di Monica Acito

Monica Acito nasce il 3 giugno del 1993 in provincia di Salerno e inizia a scrivere sin dalle elementari per sopravvivere ad un Cilento selvatico e contraddittorio. Si diploma al liceo classico “Parmenide” di Vallo della Lucania e inizia a pubblicare in varie antologie di racconti e a collaborare con giornali cartacei ed online. Si laurea in Lettere Moderne alla Federico II di Napoli e si iscrive alla magistrale in Filologia Moderna. Malata di letteratura in tutte le sue forme e ossessionata da Gabriel Garcia Marquez , ama vagabondare in giro per il mondo alla ricerca di quel racconto che non è ancora stato scritto.

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