Ghemon presenta il nuovo album Scritto Nelle Stelle

Scritto Nelle Stelle

Dal 24 aprile, finalmente disponibile su tutte le piattaforme “Scritto nelle stelle”, il 6° album solista di Ghemon, ultimo progetto del rapper /bluesman avellinese

Dopo un’iniziale spostamento della data d’uscita (originariamente prevista per il 20 marzo), Scritto Nelle Stelle (Carosello Records / Artist First) giunge sul mercato discografico. Ormai a 3 anni dal suo ultimo lavoro, Mezzanotte, Ghemon  (pseudonimo di Giovanni Luca Picariello) ritorna con il suo inconfondibile stile e la naturale capacità di fondere rap, soul, blues, funky e cantautorato italiano in un solo elemento inscindibile. Il cantante aveva già ottenuto recensioni positive sia con i precedenti lavori, sia con la sua partecipazione al Festival di Sanremo del 2019.

Atteso dai fan, lo spostamento dell’uscita e del relativo tour (dal 4 aprile con partenza a Napoli, Common Ground) non hanno fermato l’artista campano, che arriva con un disco d’impatto, orecchiabile ma che non stanca, grazie anche al lessico ricercato e alle sonorità che variano dal jazz alla disco.

Tra instore digitali, videoparty ufficiali e tracklist ipotetiche

L’artista ha dimostrato un attaccamento ai fan non scontato, organizzando dirette Instagram e chiamate singole con coloro che hanno preordinato l’album.

Sulla stessa frequenza è il video ufficiale del terzo singolo Buona Stella, visibile su Youtube. Il video risulta infatti essere un collage di numerose videochiamate di amici, fan e componenti della band intenti a cantare il brano, ciascuno nella propria casa, riuscendo a trasmettere un grande senso di positività e leggerezza che in questo momento risultano sicuramente non scontati, permettendoci una riflessione sul ruolo della musica anche in situazioni fuori dal comune come quella attuale.

Durante la fase di rilascio dei singoli, l’artista aveva poi pubblicato sulla sua pagina Instragram diversi video in cui, raccontando il disco e la sua genesi, come un moderno Pollicino seminava briciole della tracklist da far indovinare ai suoi fan nei commenti, ricompensando i più intuitivi con pass backstage da utilizzare durante il tour.

Track by track di Scritto Nelle Stelle: un incontro atteso tra rap e soul

Il nuovo lavoro mette a nudo Ghemon come artista e persona, attraverso un album che ha come tema principale l’amore, le sue cause e relative conseguenze.

Questioni Di Principio è il brano di apertura, già conosciuto in quanto primo singolo che il cantante aveva diffuso. Un’analisi pungente che l’artista compie su di sé, spingendosi a non accontentarsi o giustificarsi musicalmente e umanamente.

In Un Certo Qual Modo: secondo brano, altro singolo. Ghemon tenta (e i numeri streaming gli danno ragione) la hit. La canzone ha chiare influenze disco, con un ritornello che entra in testa e fatica ad uscirne.

Nel terzo brano Champagne, il cantautore ripercorre i passi di una vecchia storia conclusasi, brindando alla fine della relazione su una produzione estremamente funky.

Segue nella tracklist Due Settimane, che riprende le vicende di un quotidiano diverbio di una coppia; traccia aiutata da una base particolarmente ricca, che rimanda ancora una volta alla disco anni ’70.

Cosa Resta Di Noi è forse il lavoro più riuscito della prima parte dell’album . Anche qui si riprende il tema della fine di un rapporto ma l’autore lo fa con maggiore lucidità, romanticismo e malinconia. Il ritornello esordisce con un drop che si fa ricordare facilmente.

Ghemon si dimostra un Inguaribile Romantico, come il titolo del sesto brano. Zero rap e tutto cantato soul in questa sincera dichiarazione d’amore.

Buona Stella, terzo singolo, brano estremamente particolare, si concentra sull’importanza di mettersi in gioco e la produzione molto variegata lo fa. Ancora una volta, da lodare la fantasia del cantante nella scelta del videoclip.

Il disco prosegue con Io e Te, esempio di come la casualità di un incontro possa riuscire a risollevare lo stato d’animo di due persone. Strofa rap e ritornello r’n’b nel classico stile Ghemon, molto vicino per sonorità a quelle caratterizzanti il suo quarto album, Orchidee.

Collegato strettamente con il brano precedente, Un Vero Miracolo ne riprende tema (anche testo, citandone il ritornello), su una produzione più lenta e riflessiva.

Penultimo brano del disco, Un’anima si candida ad essere il brano rappresentativo dell’evoluzione dell’artista e di tutto il disco. Chiudendo gli occhi ci si ritrova in un jazz club, con un whisky e una band che si esibisce in sottofondo. Pezzo toccante, interamente cantato. “Sei solo un’anima, chiusa in un angolo”.

Chiude il disco, KO, testo e produzione aggressive ma non invasive, invito a non gettare la spugna nei momenti difficili.

Il risultato finale…

…è Ghemon, Scritto nelle stelle: un album di piacevole ascolto, che nonostante sia quasi totalmente monotematico, si rigenera grazie alla penna elegante e fine del suo autore. Le sonorità fanno immediatamente pensare a Common (nella parte rap del disco), mentre nel cantato quasi impossibile non notare l’influenza di Neffa e, in particolare, di Joe Barbieri, con un timbro vocale che si avvicina molto all’artista napoletano.

Ideale sia per i fan, sia per chi si avvicina per la prima volta al rapper/cantautore.

 

Fonte immagine: https://www.facebook.com/ghemonofficial/

 

A proposito di Leonardo Falato

Studente di Giurisprudenza presso l'Università di Napoli Federico II. Classe '98, amante del cinema e della buona musica. Apprezza tutto ciò che di singolare e romantico il mondo ha da offrire, dai film di Woody Allen al piede destro di Dries Mertens.

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