Hit Me Hard and Soft di Billie Eilish | Recensione

Hit Me Hard and Soft di Billie Eilish | recensione

Billie Eilish torna con il suo nuovo album Hit Me Hard and Soft, un continuum di 10 tracce che confermano l’originalità della cantautrice statunitense. Decide di non rilasciare nessun singolo prima dell’uscita dell’album, ciò ha contribuito a spiazzare ancor di più il pubblico; ci aveva lasciati con Happier Than Ever (2021), che ha avuto un grande successo tra dischi d’oro e dischi di platino, ed un EP Guitar Songs (2022) composto da soli due brani.

Un successo nato a soli 13 anni con Ocean Eyes, oggi Billie ha 22 anni e dichiara che quest’album rappresenta la sua maturità, sia vocale che personale. Ha portato il suo talento anche nel campo della filmografia, rilasciando No Time to Die (2021) e What was i Made For (2023) per due film attesissimi: No time to die con James Bond e Barbie con Margot Robbie. Billie è apparsa al Coachella con un’esibizione iconica assieme a Lana del Rey, due generazioni che si sono unite portando sul palco due capolavori: Video Games e Ocean Eyes,  facendo sognare due fandoms interi.  

Hit Me Hard and Soft: curiosità

Hit Me Hard and Soft rilascia una versione autentica di Billie, la quale precisa che non sarebbe stato coerente con il suo progetto rilasciare un singolo prima di questo 17 maggio, le canzoni sono tutte collegate, raccontano una storia che richiede attenzione dalla prima traccia a seguire. Pubblicare una traccia avrebbe reso l’album frammentario, ma non meno sorprendete. Billie è caratterizzata da questo sound mutevole nelle sue canzoni, l’album contiene 10 tracce, ma è come se fossero il doppio, ogni canzone inizia in punta di piedi e ci guida alla seconda parte in modo ossessivo, ha un genere completamente unico e riconoscibile.
Billie ha festeggiato in modo molto riconoscente l’uscita di Hit Me Hard and Soft: ha organizzato un party a New York assieme ai suoi fans per presentare poco prima della mezzanotte il suo capolavoro.

Hit Me Hard and Soft: le canzoni più apprezzate 

1. The Greatest
The Greatest riporta un po’ a Happier Than Ever, un inizio confortevole che sembra cullarci fino a metà traccia, punto in cui la voce di Billie esplode in un canto di quasi disperazione. Scrive di un desiderio, quello di essere ricambiata in semplice amore, un amore per cui si è spesa senza condizioni e aspettative, forse questo è l’amore vero: dare e non pretendere nulla in cambio. Ma si arriva ad un certo punto della relazione in cui le mancanze si fanno sentire. Billie si congratula “My congratulations, all my love and patience” , ma non con l’uomo, ma con se stessa; lei sa di essere stata il meglio e lui poteva esserlo altrettanto per lei, ma ha scelto di non apprezzare nulla e, automaticamente, la voglia di dare cessa di esistere.

2. Blue
Blue è stata una sorpresa per tutti. Billie crea un mix tra una canzone inedita e True Blue, sua traccia di qualche anno fa, ripescata quasi come se non volesse dimenticare il passato e renderlo parte di un presente glorioso. Scrive di qualcuno incapace di empatizzare,  con un atteggiamento freddo, oramai impossibile da salvare: “I don’t blame you, but I can’t change you, don’t hate you, but we can’t save you”. L’inizio è quasi sussurrato e segue una seconda parte più insistente, una serie di parole incatenate che non lasciano spazio ai fraintendimenti. La canzone termina con una frase “But when can I hear the next one?” lasciando un dubbio: uscirà Hit Me Hard and Soft part.II ?

3. Wildflower
Wildflower è un triangolo amoroso che descrive angoscia, paura, ripensamenti e ricordi. C’è un desiderio di lasciarsi alle spalle ricordi ed emozioni, ma sembra una febbre che non passa. Il triangolo non è un’amante vero e proprio, è un’ombra di una terza persona che non lascia in pace la relazione: “I’d never ask who was better ‘cause she couldn’t be more different from me”. Le emozioni sono contrastanti, c’è un dolore che la protagonista cerca di non far pesare nella sua attuale relazione, sa che è tutto guidato dalle sue insicurezze che non vanno via: “I know you didn’t mean to hurt me, so I kept it to myself”.

4. Lunch
Lunch cambia scenario e sound, torna Billie con i suoi tormentoni. Aveva già spoilerato una strofa qualche giorno fa per darci un assaggio dell’album. Da qualche tempo la cantautrice ha fatto coming out ed il brano parla di un forte desiderio per una donna, e tutto è paragonato ad un succulento pranzo. L’attrazione fisica è così forte che potrebbe nascere qualcosa di serio: “but she might be the one”. Billie idolatra questa donna, dalla pelle chiara, dolce e saporita sotto ogni aspetto.

Hit Me Hard and Soft part II: indizi 

È appena uscito Hit Me Hard and Soft e il pubblico l’ha già divorato, ma pare sia in uscita una seconda parte del disco e non sappiamo davvero cosa aspettarci; se questa prima parte ci ha consumati in una notte, la seconda ci farà affogare in un mare di lacrime, proprio come la copertina dell’album. Billie ha condiviso degli indizi sui socials, in particolare, esattamente il giorno prima dell’uscita dell’album, pubblica un tweet: “albums” e, correlato al finale a sorpresa di Blue, pare essere plausibile una seconda parte con una copertina rossa, come se fosse la rappresentazione del suo alterego. Billie continua a sfamarci e dopo appena 18 ore dall’uscita di Hit Me Hars and Soft, pubblica il videoclip di Lunch.

Hit Me Hard and Soft è uscito da solo una notte e non si parla di altro: Billie è tornata. 

 

Fonte dell’immagine in evidenza: Spotify

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