M83 e la musica evocativa

M83 e la musica evocativa

Gli M83 sono un gruppo di origini francese, fondato nel 1999, e produce musica di genere DreamPop/Shoegaze/IndietronicaIl loro nome è ispirato ad una galassia che si trova nella costellazione dell’Idra, la Galassia Girandola del sud, conosciuta anche come M83, è una delle galassie più brillanti e più facilmente visibili dalla terra. 

I loro brani, spesso strumentali, sono stati usati per la realizzazione di numerosi film e pubblicità, come Divergent, the Fault in Our Stars ed Oblivion, la cui colonna sonora fu scritta appositamente per il film dopo essere stati ingaggiati dalla Universal. I membri del gruppo non sono rimasti sempre gli stessi, ma è proprio questo che ha reso la loro produzione discografica molto variegata. 

Il loro album di esordio si intitola come il gruppo stesso, M83 , è prevalentemente strumentale, ebbe molto successo e la cosa che colpì, oltre allo stile così particolare, fu che leggendo i titoli dei brani in sequenza si ottiene una frase narrante una breve storia: Last Saturday night at the party, Kelly, sitting facing that violet tree, staring at me. I’m getting closer. She stands up, caresses slowly my face. “I’m happy”, she said.

Questo evidenzia la loro propensione verso la creazione di qualcosa che stupisca, la metanarrazione di sicuro è qualcosa che non passa mai inosservata. Un primo album quasi dimostrativo delle loro capacità, in cui sperimentano suoni, motivi ed effetti, ponendo le basi per quello che sarà il loro inconfondibile stile; è come se gli M83 avessero creato un genere tutto loro, i loro brani sono come un’impronta digitale nel mondo della musica: decisamente unici.

Saturdays = Youth è il 5 album del gruppo, We Own the Sky e Kim & Jessie sono tra i brani più iconici. We own the sky è un brano che riesce a trasportaci in una dimensione metafisica ma allo stesso tempo ci fa sentire a contatto con noi stessi. La melodia è lo specchio del suo titolo, un crescendo che ci conduce fino alle stelle.

Hurry up we’re dreaming: il doppio cd degli M83 che ha decisamente ampliato la loro fama. Le tracce sono 11 per ciascuno dei 2 cd, più un interlude.

Nel novembre 2012 è stata pubblicata un’edizione deluxe del disco, comprendente un terzo CD che racchiude diversi remix dei brani Midnight City, Reunion e Steve McQueen.

I brani di questo ultimo album hanno una comune caratteristica, quella del sperimentare. Lo facevano già inizialmente ma più si evolve il loro stile più comincia a prendere forma ed in quest’album ne danno prova: una compilation di brani che dolcemente ci invita a far parte del loro mondo onirico, “hurry up, we’re dreaming” è come il richiamo del fanciullo interiore che ci tende la mano per continuare a sognare, creare mondi fantastici attraverso l’immaginazione

Anche in quest’album i titoli letti in successione sono delle piccole frasi che narrano, come in un copione, lo svolgersi di una storia. C’è l’introduzione (brano “Intro“) seguito da titoli nominali, di cui alcuni in francese, che descrivono un evento. «Midnight city Reunion Where the boats go, Wait, Reconte-moi une histoire (raccontami una storia)» questo titolo in francese segna l’inizio della storia che si sta raccontando attraverso i titoli, ma allo stesso tempo la canzone stessa racconta all’ascoltatore una diversa storia: gli M83 attraverso l’espediente della metanarrazione raccontano di un alieno che si innamora di un umano, entrambi vogliono incontrarsi un’ultima volta (train to Pluton, Claudia Lewis, This Bright Flash, When will you come home? Soon, my friend.). Questi i brani del cd1, che riprendono la narrazione nel secondo, facendo intendere che ne è passato di tempo dall’ultima frase del primo disco, “soon, my friend“, infatti il primo brano del secondo è “My Tears Are Becoming a Sea”.

Ma la speranza non è svanita, il brano successivo intitolato “New Map” ci fa presagire una svolta in positivo. La melodia è un crescendo di speranza. Il coro in sottofondo, la polifonia e la leggera influenza rock alternativo, sono la carica necessaria perché noi potessimo rimetterci in gioco, ricominciando a cercare la nostra meta.

“When will you come home?”. Gli M83, in una composizione di giochi sonori che dura solo un minuto e ventitré, è come se fossero riusciti a tradurre in musica il messaggio di questa domanda, quelle parole che chiunque abbia amato conosce bene. “Quando tornerai a casa?” domandiamo, dopo aver sentito il nostro amore troppo lontano per lungo tempo. «When will you come home», parole piene di speranza e malinconia. La melodia comincia soave, delicata, come il canto di un uccellino che tenta di ritrovare la sua famiglia, come la richiesta di un bambino ad una stella, prega sottovoce, immagina uno scenario migliore, felice, e per un attimo riesce a percepirlo vicino a sé, una preghiera che verso la fine si incupisce, concludendosi con suoni stridenti, come se il bambino scoppiasse in lacrime sul finale.

Il penultimo brano dell’album è un happy ending, si intitola “Klaus I love you“, seguito da Outro, la storia d’amore si conclude con una dolce dichiarazione.

Fonte immagine in evidenza: Amazon.it

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