Musica AI: cos’è e quali sono i pro e i contro?

Musica AI: cos'è e quali sono i pro e i contro?

“Musica AI” sembra il nome di un nuovo e assurdo genere musicale, ed infatti non siamo lontani da una descrizione simile. Cerchiamo di capire meglio però di cosa stiamo parlando.

L’Intelligenza Artificiale (artificial intelligence= AI) sta avendo un profondo impatto su numerosi settori e l’industria musicale non fa eccezione. In effetti, l’industria musicale è una delle industrie più suscettibili alle novità introdotte da tecnologie rivoluzionarie. Dai dischi, alle cassette, dai CD allo streaming, il modo in cui la musica viene ascoltata è in continua evoluzione, e lo stesso vale per come viene creata.

Come si genera la Musica AI?

I generatori di musica artificiale (artificial intelligence-music) sono programmi software che utilizzano algoritmi di apprendimento automatico per produrre musica. Sono progettati per analizzare i dati musicali esistenti e utilizzare tali informazioni per generare nuove composizioni musicali in tempo reale.
Il processo di generazione musicale artificiale inizia con il programma che analizza i dati musicali esistenti, come composizioni musicali, registrazioni audio e spartiti. Questi dati vengono utilizzati per addestrare gli algoritmi di apprendimento automatico, che quindi generano nuovi brani musicali in base ai modelli e alle strutture che hanno appreso dai dati esistenti.

I vantaggi di questo sistema

Uno dei maggiori vantaggi di questo nuovo sistema per i produttori è la capacità di produrre nuova musica in modo rapido ed efficiente. Gli algoritmi utilizzati da questi programmi possono essere programmati per generare musica in un’ampia gamma di stili, tra cui musica jazz, classica, hip-hop, rock, e dance elettronica. Ciò rende i generatori di musica AI uno strumento versatile per i produttori, che possono utilizzarli per creare stili musicali nuovi e unici che non sono possibili con i metodi di produzione musicale tradizionali.
Con questi generatori, i produttori di musica non devono più passare ore a scrivere e comporre musica da zero. Invece, possono semplicemente inserire alcuni parametri e lasciare che il generatore gestisca il resto. Ciò consente di risparmiare una notevole quantità di tempo e fatica e consente ai produttori musicali di concentrarsi su altri aspetti del loro lavoro, come ad esempio il marketing.

Ma quali sono gli svantaggi?

Nonostante i numerosi vantaggi che i generatori di musica artificiale offriranno all’industria musicale in futuro, ci sono anche diverse sfide che devono essere affrontate. Coloro che criticano la musica generata dall’intelligenza artificiale affermano che essa manca di emozione e vera creatività. Questo perché i software I si basano su dati musicali esistenti per generare nuovi brani e non hanno il tocco umano che è così essenziale nella buona musica.
La musica generata dall’intelligenza artificiale risulta dunque molto impersonale e generica per alcuni. Per affrontare questa sfida, i produttori di musica e gli esperti stanno lavorando per sviluppare algoritmi in grado di catturare gli elementi emotivi e creativi della musica, che contribuiranno a rendere la musica generata più accattivante.

Oltre a questo, c’è da dire che in molti utilizzano le intelligenze artificiali per creare musica con le voci di artisti già famosi, oltraggiando chiaramente le carriere dei suddetti artisti. Su internet stanno girando moltissime versioni di canzoni famose cantate da altri artisti, il tutto ovviamente generato a computer, e la credibilità di queste versioni ha già innescato l’ira di artisti come Drake, Jay-z, The Weeknd, per non parlare delle case discografiche.
La UMG (Universal Music Group) sta esortando le piattaforme di streaming a non consentire alle intelligenze artificiali di utilizzare canzoni chiaramente protette da copyright. In una lettera agli streamer, tra cui Spotify e Apple Music, l’etichetta discografica ha espresso il timore che i laboratori di intelligenza artificiale avrebbero raschiato milioni di tracce da utilizzare come dati per i loro modelli e versioni imitate delle hit di decine di pop star. L’UMG ha incaricato le piattaforme di bloccare tali download, affermando che non esiterà a prendere provvedimenti per proteggere i diritti degli artisti che promuove, così come i diritti della UMG stessa.

In conclusione, sicuramente questo tipo di tecnologia si evolverà e porterà molti benefici, ma bisogna anche stare attenti a non minimizzare e screditare il ruolo degli artisti.  

Fonte foto: Freepik

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