I Falling In Reverse sono senza dubbio una delle band heavy-metal più interessanti degli ultimi anni. Recentemente hanno rilasciato il loro ultimo album in studio, Popular Monster, un progetto che è figlio di anni di lavoro.
Siamo in un periodo storico dove i generi pop e rap dominano le classifiche nazionali e mondiali. Guardando alle classifiche mondiali, artisti come Taylor Swift, Drake, Travis Scott e The Weeknd primeggiano incontrastati. Sembrano lontani i tempi in cui la scena musicale era dominata dalle band hard-rock e heavy-metal. Tuttavia, esistono ancora dei gruppi che continuano a portare la musica più pesante in alto nelle classifiche. Uno di questi è il gruppo Falling In Reverse, del cantante Ronnie Radke. La band si è formata negli Stati Uniti nel 2008 e nel corso della loro carriera ha spaziato molto nella sperimentazione del sound, passando dai primi lavori, i quali avevano un’impronta decisamente più pop punk, ai recenti singoli con un’impronta sempre più heavy-metal, rap-metal e metalcore, fino ad arrivare al loro ultimo progetto, pubblicato questo 16 agosto. Vediamo la recensione di “Popular Monster” dei Falling In Reverse.
Popular Monster dei Falling In Reverse è un disco frutto di anni di lavoro. È senza dubbio il lavoro più maturo e articolato del gruppo. Sebbene l’impronta metal sia molto forte e presente, al suo interno sono udibili numerose influenze derivanti da svariati generi come rap, hip-hop, elettronica e addirittura, in un brano, country.
Il fil-rouge che unisce i brani di Popular Monster è la rabbia di Ronnie, il cantante dei Falling In Reverse, e i suoi problemi legati alla salute mentale. Singoli come Watch The World Burn o ZOMBIFIED, per non parlare dell’emozionante cover di Last Resort, brano storico dei Papa Roach e vero inno del nu-metal anni 2000, ci permettono di entrare all’interno della testa del cantante, in continua lotta con i propri demoni interiori, le proprie ansie e la depressione. Non è un caso che uno dei singoli ad aver anticipato l’uscita del disco, nonché quello con cui la band ne ha annunciato il rilascio, sia intitolato Ronald, come non è un caso che la copertina dell’album sia semplicemente una foto del cantante.
Il brano che apre Popular Monster è Prequel, dove Ronnie parla al suo diario, dicendo che sta cercando di raggiungere una nuova versione di sé stesso e di migliorarsi, ma anche delle difficoltà e i problemi che questo percorso comporta, specie in una società come quella contemporanea. La sua voce si fa pian piano più carica di rabbia, che sarà possibile ascoltare in tutto il disco.
Seguono poi numerosi singoli rilasciati nel corso degli anni e che già contano centinaia di milioni di streaming come la title-track, Voices In My Head, Watch The World Burn, ZOMBIFIED, brani che dimostrano l’incredibile versatilità del cantante, che passa dagli scream e growl metalcore a velocissimi extrabeat rap. Interessanti sono inoltre i singoli All My Life, brano che unisce il metal al rap e al country realizzato in coppia con Jelly Roll, e Ronald, che vede la partecipazione di Tech N9ne e Alex Terrible. Questi singoli più i brani inediti Bad Guy, Trigger Warning e NO FEAR fanno di Popular Monster un progetto vario e capace di avvicinare al metal estimatori di altri generi e, viceversa, di far conoscere ai metallari puri musica diversa.
Se si può attribuire un difetto a Popular Monster dei Falling In Reverse è il fatto di aver praticamente pubblicato la maggior parte dei brani come singoli nei precedenti anni. Ciò porta il disco a suonare più come una playlist di brani già ascoltati che come un album coeso, oltre a far perdere all’ascoltatore quel senso di attesa e curiosità che dovrebbe accompagnare l’uscita di un lavoro discografico. Aldilà di questo, i brani funzionano e la sensazione è che la band di Radke abbia altro da raccontare.
Fonte immagine: Spotify