REDFRA: Controllo | Intervista

REDFRA

A partire da venerdì 29 novembre il singolo Controllo di REDFRA sarà in rotazione radiofonica e disponibile su tutte le piattaforme streaming a partire dall’8 novembre. Brano che si colloca a metà strada tra punk e pop, il singolo di REDFRA cerca di toccare con mano una tematica molto importante dei nostri giorni: la salute mentale. Ecco l’intervista a REDFRA, che ci spiega il significato del suo nuovo singolo.

REDFRA, da cosa nasce il singolo Controllo e qual è l’obiettivo che si propone con la sua pubblicazione?

Controllo non era previsto, è nato in maniera completamente naturale! Un giorno, mentre ero in studio con il mio insegnante abbiamo pensato che fosse arrivato il momento di mettere giù qualche idea per un qualcosa di più grande, che sarebbe stato mio a tutti gli effetti! E così è andata, alla fine. Il suo significato è stato sin da subito chiaro, non ci sono state altre parole o situazioni che in qualche modo avrei potuto collegare ad esso. E sono felice per questo, perché la tematica che ho voluto trattare all’interno di questo brano è stata determinante nel corso dei miei anni e non mi aspettavo che sarei riuscita a parlarne pubblicamente perché il concetto di salute mentale per me era qualcosa che vedevo da una prospettiva che in qualche modo, me la faceva percepire troppo grande rispetto a me ed a quello che avrei potuto sopportare e affrontare! Il mio obiettivo con Controllo è quello di entrare negli animi impauriti e nelle menti sofferenti, di chi come me ha urlato pur restando in silenzio per paura di non essere capito, di dare speranza a chi si trova sempre ad un passo dal mollare tutto e lasciare all’ansia ed ai pensieri intrusivi di avere la meglio su se stessi, che nulla è scontato e che è importante parlare e non isolarsi in quei momenti e di trovare rifugio in ciò che si ama fare e nelle proprie passioni, come ho fatto io del resto!

Crede che, nella frenesia della generazione attuale, venga riservato sufficiente spazio e attenzione nei confronti della salute mentale?

Io credo che purtroppo non si dia il giusto peso a questa problematica che, seppur triste da ammettere, anno dopo anno si estende sempre di più tra noi giovani. Basta osservare le statistiche degli ultimi anni, specie in Italia che contano più di cento suicidi all’anno e questa dovrebbe essere ritenuta dal proprio paese come una grande sconfitta! Perché ciò, è il risultato di una società che viene abbandonata a sé stessa, dove tutto segue sempre e solo una direzione, dove una ragazzina che a modo suo cerca di chiedere aiuto e assistenza mentale non viene creduta! Non viene aiutata! Dove nelle scuole prevale la violenza e il bullismo e quindi non c’è spazio per aiutare ma solo per denigrare e uccidere il prossimo! Quindi no, non credo che si dia il giusto spazio alla salute mentale ma spero che un giorno questo cambierà e forse chissà, la gente non avrà più così paura di essere giudicata e si lascerà aiutare.

Molti giovani di questa generazione si sentono travolti proprio come delle ‘’trottole’’. Cosa si sentirebbe di dire a chi non vede una via d’uscita?

Io all’inizio non vedevo neppure una via d’uscita e forse ancora oggi a volte vengo così tanto travolta da questo tumulto di emozioni contrastanti, che quasi mi manca il fiato e i pensieri corrono così veloci che la razionalità a quel punto lascia sempre spazio al baratro che contorna la mia condizione. Ma semplicemente, è un qualcosa che bisogna assorbire dentro di sé, è un qualcosa che forma e completa la nostra persona ed il nostro modo di vedere le cose e di conseguenza di viverle! Io ad oggi, posso solo dire a chi si trova in questa condizione psichica, che la risposta è sempre lì, dentro di noi, perché certe cose te le senti dentro. Semplicemente, dobbiamo ascoltarle e non fuggire da esse, perché è proprio nel momento in cui ci lasciamo travolgere da tutto quel caos che ritroviamo la nostra luce. E voi vi starete chiedendo: “è follia!” Ebbene sì, magari proprio in quella risiede la risposta.

Il suo brano ha una forte potenzialità di risonanza tra i giovani che si sentono sopraffatti dalle abitudini frenetiche della vita quotidiana. Qual è stato il suo modo di allontanarsi dalle pressioni costanti di una società che ci vuole sempre più veloci?

Questa è una bella domanda! Semplicemente non ho rispettato le “regole”! Ho sempre fatto tutto di testa mia e continuerò a farlo fino a quando riuscirò a sentire ancora della buona musica con delle cuffie nelle orecchie, a cantare il mio ultimo brano prima che l’aria nei miei polmoni finisca e che il mio spirito abbandoni il mio corpo! Ho sempre disprezzato il concetto di “copia e incolla”, per me non esiste! Mi sono sempre dissociata da ciò che andava di moda o dalla mentalità generale, ho sempre seguito il mio di ritmo, le mie di pressioni ma soprattutto i miei gusti e le mie ideologie. Anche a scuola adottavo questo comportamento un po’ da “ribelle” e proprio per questo non rimanevo in un istituto per più di sei mesi! Cambiavo sempre, perché tutto mi annoiava e perché avevo fame di trovare la mia strada!

REDFRA, da cosa nasce la sua passione per la musica? Potrebbe illustrare ai nostri lettori alcuni dei suoi progetti futuri?

La mia passione per la musica è nata sin dalla mia tenera età. Io l’ho sempre ritenuta un dono che, come una rosa, nata tra le spine è riuscita a sbocciare col tempo. Io, così incasinata dentro, ma con una forza ed una grinta incontrastabile! La musica è dentro di me da sempre. Non smetterò mai di dirlo. E credo che in fondo sia intrinseca alla storia dei miei antenati e della mia famiglia. Devo molto a mio zio, conosciuto da tutti come DJ MARCIO, fu il primo a captare questa mia predisposizione da piccola. È stata una figura molto importante nella mia vita, grazie a lui mi sono avvicinata sempre di più a questo mondo e non riuscirò mai a ringraziarlo per questo. Rimarrà per sempre un’immensa fonte d’ispirazione per me.

Ho in testa mille cose che vorrei portare a termine e spero pian piano di riuscirci. Sicuramente vorrei realizzare in futuro un album (uno per iniziare) ma spero di farne cento. Sto già lavorando al prossimo inedito e non vedo l’ora, spero di riuscire a fare sempre di più e che la mia musica e la mia storia riesca ad entrare nel cuore di tutti ma soprattutto in chi è solo con sé stesso. SMACK dalla vostra REDFRA!

Fonte immagine: Ufficio Stampa

A proposito di Alberta Palermo

Laureanda magistrale in Letterature e culture comparate presso l'Università L'Orientale di Napoli.

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