10 ottobre: giornata mondiale della salute mentale

 

Si celebra, come ogni anno il 10 ottobre, la giornata mondiale della salute mentale, “World Mental Health Day”, istituita nel 1992 dalla Federazione Mondiale per la Salute Mentale e riconosciuta dall’organizzazione mondiale della sanità (OMS), per promuovere la consapevolezza e la difesa contro il pregiudizio e lo stigma sociale. 

I sintomi delle patologie mentali

I sintomi di patologie mentali si suddividono in nevrotici e psicotici. Nevrotici, sono i sintomi che possono essere considerati forme gravi di esperienze emotive normali quali l’ansia, la depressione o il panico. Meno comuni sono i sintomi psicotici che interferiscono con la percezione della realtà e possono includere le allucinazioni, come vedere o provare cose in assenza di uno stimolo esterno. Ansia e depressione però sono i problemi più comuni per circa 1 persona su 10 mentre 1 o 2 persone su 100 sperimentano una grave malattia mentale come il disturbo bipolare o la schizofrenia. 

Nella nostra società soprattutto con l’avvento dei social, siamo stati protagonisti di tanti episodi che hanno portato molti giovani a chiudersi in loro stessi, a non esporre i propri problemi non solo ad un amico ma soprattutto alla propria famiglia. “Sei troppo magra”, Sei troppo grassa”, “Ti devi laureare in tempo”, “Devi studiare”, “Il tuo profilo non è in linea non i nostri canoni”: queste sono solo alcune delle frasi che possono cambiare la vita di una persona che può addirittura arrivare a togliersi la vita. Il suicidio rappresenta la seconda causa di mortalità nei giovani su scala mondiale. L’ansia o la depressione, quindi, sono delle patologie molto serie che non vanno assolutamente sottovalutate. 

Altri fattori da considerare quali la condizione socioeconomica, l’alcolismo e lo stress si riscontrano comunemente sia nei disturbi mentali che in altre malattie e spesso possono essere accompagnati dall’uso di sostanze psicoattive. Lo stress è una causa molto comune del disturbo mentale: soprattutto quando si vivono momenti di difficoltà durante la propria vita, come la perdita del lavoro, un lutto, un trauma molto forte, l’individuo può essere sottoposto a periodi debilitanti sia fisicamente che mentalmente e tutto ciò può portare ad una condizione di ansia con conseguenti attacchi di panico.

Il panico è un evento caratterizzato da un’ansia molto intensa, tachicardia, fiato corto e paura di morire o di impazzire questi sono accompagnati anche da sintomi fisici e cognitivi, ad esempio palpitazioni, sudorazione improvvisa, tremore, sensazione di soffocamento, dolore al petto, vertigini, brividi e vampate di calore. Chi li ha provati li descrive come un’esperienza terribile.  

Anche la pandemia da covid-19 ha avuto un forte impatto sulla salute mentale delle persone. Alcuni gruppi quali operatori sanitari ed altri lavoratori in prima linea, sono stati particolarmente colpiti. Il peggioramento dello stato di salute mentale nelle persone nel corso del 2020-21 ha reso le prestazioni del sistema di salute mentale più importanti che mai. Il nuovo piano d’azione per la salute mentale WHO 2013-2030 stabilisce leadership e governance più efficaci, fornitura di servizi completi e integrati, assistenza sociale in contesti comunitari e attuazione di strategie di prevenzione.

Infine, ciò che è davvero importante se si parla di salute mentale è sicuramente CHIEDERE AIUTO, parlare con uno specialista e spiegare quello che si prova, emozioni, sensazioni, paure, tutto quello che ci portiamo dentro ed a cui non riusciamo a dare una spiegazione e cosa più importante a trovare una soluzione. L’ASCOLTO, ancora più rilavante perché ascoltare vuol dire accogliere l’altro, aiutarlo a superare il problema cosa che oggi viene sempre di più a mancare perché non si ascolta, non si dialoga e ci si nasconde sempre e costantemente dietro uno smartphone. 

In letteratura è stato dimostrato che l’esercizio fisico e regolare può aiutare molto sia a livello fisico che psichico, perché agisce sul tono dell’umore riducendo gli stati d’ansia e favorendo la vita di relazione. Secondo uno studio statunitense pubblicato sulla rivista Brain Imaging and Behaviour, l’esercizio fisico riesce a moderare anche i comportamenti alimentari sbagliati e per questo motivo anche una buona alimentazione contribuisce ad un buon livello di salute mentale. 

Per concludere, quando ci si trova di fronte a questo tipo di situazioni, bisogna chiedere aiuto agli specialisti del settore e non avere paura di farlo perché non significa che si diventa “pazzi”, affatto: tutto accade perché c’è un motivo nel profondo che va affrontato ed accettato. Inoltre, un valido aiuto può essere anche la Pet Therapy: i migliori amici dell’uomo sono proprio gli animali, che ci tengono compagnia, migliorano l’umore, ed è dimostrato che aumentano le difese del sistema immunitario contribuendo alla diminuzione di rischio di malattie cardiovascolari, alleviando lo stress e l’ansia e facendoci sorridere. 

La salute mentale è un diritto di tutti, non dimentichiamolo!

Fonte immagine in evidenza: stock adobe

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