Alessandro Mahmoud, in arte Mahmood, è tornato ancora una volta ad essere tra le punte di diamante del Festival di Sanremo, pur non concorrendo quest’anno per il premio finale. Dopo aver accompagnato Carlo Conti in qualità di co-conduttore, assieme anche a Geppi Cucciari, durante la quarta serata del Festival, Mahmood calca di nuovo il palco dell’Ariston nella serata conclusiva per presentare il suo nuovo singolo Sottomarini. Al momento Mahmood non ha ancora rivelato la data d’uscita, ma sarà presto disponibile su tutte le piattaforme.
L’ultimo anno di successi dell’artista
Mahmood, vincitore del Festival di Sanremo nella categoria giovani nel 2018 con Gioventù Bruciata e vincitore tra i big nel 2019 con Soldi e nel 2022 con Brividi (assieme a Blanco), è stato uno dei protagonisti indiscussi della 74esima edizione con la viralissima e amata Tuta gold. Nonostante il cantante si sia classificato sesto, il brano ha riscosso molto successo, fino ad essere la canzone non solo più venduta dell’edizione, ma anche la canzone più venduta in Italia nel 2024. Tuta gold infatti ha ottenuto ad oggi ben 5 platini. Il brano ha anticipato l’uscita di Nei letti degli altri, suo ultimo album in studio. Mahmood ha poi rilasciato durante l’estate Ra Ta Ta, altra hit di grande successo che è certificata ad oggi doppio disco di platino.
Il cantante ha inoltre portato lo scorso autunno nelle principali città italiane il suo NLDA tour, collezionando sold out ed ottenendo un ottimo riscontro da parte della critica e del suo pubblico. Mahmood proseguirà a maggio il suo tour nei palasport, facendo tappa il 17 maggio all’Unipol Arena di Bologna, il 20 maggio al Palazzo dello Sport di Roma, il 21 maggio al Palapartenope di Napoli, il 24 maggio all’Inalpi Arena di Torino, per poi concludere il 25 maggio all’Unipol Forum di Milano.
Sottomarini di Mahmood: testo
Non ho mai scelto troppe cose nella vita da fare
Forse son sempre stato solo solo, solo particolare
Mi ricordo da bambino scene pericolose
Ora vedo i bimbi, han l’iPhone, mentre fanno le pose
Come fa ad andare in profondità chi non ha avuto coinquilini
Servirebbero sottomarini
Come sta mamma? Sembra rinascere
Come stavo io quando ti ho visto fuori dal carcere
Più che l’umanità, qui guardano l’incasso
Della virilità non me ne fotte un cazzo
Mi consolerò con te
Più semplicità che Chanel
Dimmelo chi sei
Non è solo il sesso che vorrei con te
Ma provare a capirti per ore, per ore
Ti trovo, poi resisti per ore, per ore
Alla fine basterà cadere negli abissi
Insieme, per ore, per ore, per ore
C’è chi sa ridere, come fosse tutto okay
C’è chi non vive se non prende un po’ di key
Ti fottono le idee, poi si credono artisti
Ti tolgono il rispetto ogni volta che tu non reagisci
Butti la tua relazione nel cesso
Impegnarsi non è la tua vibe
Cerchi privacy, ma non la dai
Che te ne fotte se amo lui o amo lei?
C’è chi ti giudica solo per un abbraccio
Nella fragilità vediamo sempre il marcio
Mi consolerò con te
Più semplicità che Chanel
Dimmelo chi sei
Non è solo il sesso che vorrei con te
Ma provare a capirti per ore, per ore
Ti trovo, poi resisti per ore, per ore
Alla fine basterà cadere negli abissi
Insieme, per ore, per ore, per ore
Scusami se non dico la verità
Ma se ricado nelle profondità
Resterei senza bling, bling, tu
Mi amerai come amano i bimbi
Io proverò a capirti per ore, per ore
Ti trovo, poi resisti per ore, per ore
Alla fine basterà cadere negli abissi
Per ore, per ore.
Sottomarini di Mahmood: significato
Sottomarini è una ballad che conserva lo stile urban e la freschezza del linguaggio di Mahmood. Il brano, che potrebbe far parte di un’edizione deluxe di Nei letti degli altri, è caratterizzato da serie di riflessioni intime dell’artista sull’amore e più in generale, sulla superficialità della società odierna. Mahmood racconta della sensazione di sentirsi diversi sin dall’infanzia, segnata da una serie di eventi e ricordi dolorosi. La canzone si apre con un’immagine che sottolinea la differenza tra la sua generazione e le più recenti:«Mi ricordo da bambino scene pericolose / Ora vedo i bimbi, han l’iPhone, mentre fanno le pose», mettendo in evidenza come sin dall’infanzia ci si concentri su ciò che è superficiale, estraniandosi dalla realtà.
Il sottomarino, che fa da titolo al brano, diventa una metafora per parlare della ricerca di sentimenti veri ed autentici. La relazione descritta da Mahmood sembra essere basata solo sull’attrazione fisica, ma il suo desidero è quello di conoscere la persona amata in profondità, cercando di leggerla nel profondo, nonostante l’altra persona si neghi al lasciarsi andare ed impegnarsi seriamente in un rapporto di coppia. Dunque, l’artista vorrebbe come un sottomarino poter esplorare la parte più profonda dell’animo umano, invitando l’altro a lasciarsi «cadere negli abissi» e scendere oltre la superficie.
Mahmood esprime anche un rifiuto nei confronti della mascolinità tossica e gli stereotipi di genere, la volontà di ignorare il concetto stereotipato della virilità. Il brano denuncia la società attuale, pronta a giudicare chi esprime liberamente la propria emotività e vede del marcio nel mostrare le nostre debolezze: «C’è chi ti giudica solo per un abbraccio / Nella fragilità vediamo sempre il marcio». Non manca inoltre un messaggio d’inclusività, un riferimento al diritto di poter vivere serenamente la propria sessualità senza dover subire il peso della discriminazione: «Che te ne fotte se amo lui o amo lei?»
Sottomarini è dunque un brano potente, che invita noi tutti a riflettere sull’importanza di costruire connessioni profonde e sincere, senza mai smettere di rimanere fedeli a noi stessi per paura dei giudizi altrui.
Fonte immagine: RaiNews.it