Choi Seung-hyun, in arte T.O.P, è tra i rapper più famosi della Corea del Sud e ha recitato il ruolo di Thanos, il giocatore 230, nella seconda stagione di Squid Game e in un breve cameo della terza. Il rapper però viene da un silenzio di circa 8 anni dovuto al coinvolgimento in uno scandalo che ne ha tranciato la carriera: nel 2017, infatti, T.O.P è stato condannato a 10 mesi di reclusione sospesa e due anni di sospensione del servizio militare obbligatorio per uso di marijuana, reato severamente stigmatizzato in Corea. La forte pressione dei media e la reazione negativa dei fan lo hanno portato a isolarsi dalla vita pubblica: si è ritirato dalla scena, passando il suo tempo tra casa e studio di registrazione. È stato solo nel dicembre del 2024 che Netflix ha annunciato la sua partecipazione alla famosissima serie e da allora T.O.P è ritornato alla ribalta.
T.O.P e i BigBang
T.O.P è entrato in scena agli inizi degli anni 2000 raggiungendo la fama mondiale con i BigBang, band kpop formata da lui, rapper principale, G-Dragon, Taeyang, Dae-sung e Seungri. I 5 ragazzi hanno raggiunto vette di popolarità quasi ineguagliabili, rimanendo ancora oggi tra le band più influenti della scena asiatica e non solo. Brani come Bang bang bang, Fantastic baby e Bae Bae sono tra i più iconici. Parallelamente ai BigBang, T.O.P ha pubblicato anche singoli da solista come la straordinaria Doom Dada (2013) e Turn it up (2010).
Lo scandalo
Nel 2017, mentre svolgeva il servizio di leva, T.O.P fu coinvolto in un’indagine per uso di marijuana, sostanza che aveva fumato l’anno prima insieme ad una donna. Incriminato e condannato, il rapper ha visto sgretolarsi la sua carriera davanti agli occhi: la reazione negativa del pubblico e dei media tra l’altro non colpì solo lui, ma anche l’immagine dei BigBang e, nonostante le scuse pubbliche attraverso le quali ha espresso tutto il rammarico per le sue azioni, è stato tagliato fuori dalla scena artistica. Così nel 2022 ha lasciato la YG Entertainment (casa discografica che gestiva i BigBang) e nel 2023 ha lasciato ufficialmente il gruppo.
T.O.P e Squid Game
Il personaggio che T.O.P è stato chiamato a interpretare dal registra Hwang Dong-Hyul è Thanos, un rapper fallito, indebitato a causa di truffe per criptovalute e affetto da dipendenze che influiscono sul suo comportamento durante i giochi. Thanos non è un villain come quello che ci aspetteremmo pensando alla Marvel: è una caricatura del cattivo, che si presenta con i capelli viola e le unghie colorate (in riferimento ovviamente al celebre Thanos) ed è: «imbarazzante e ridicolamente patetico», dichiara lo stesso T.O.P. Come la maggior parte dei personaggi nelle serie coreane, Thanos è molto caratterizzato: sgradevole ma certamente memorabile e carico di un umorismo grottesco e provocatorio. T.O.P è riuscito a rendere un personaggio marginale, un’icona riconoscibile e indiscussa attraverso il suo rap infantile, le sue frasi scimmiottate in inglese, i suoi balletti nel gioco “Mingle” o “Ruota della morte” e il suo atteggiamento da “leader” del gruppo — elementi che oggi sono diventati parte della percezione di Squid Game e del personaggio stesso.
Per i fan dei BigBang, inoltre, è stato facilissimo riconoscere gli omaggi che il rapper ha dedicato ai suoi compagni: dall’iconico movimento del braccio sulla ruota del Mingle al «Bang, bang, bang» mentre chiacchierava con i suoi compagni di giochi; questi brevissimi gesti hanno inaspettatamente (ma non troppo) portato una nuova fetta di pubblico ai BigBang, incuriositi dal passato musicale dell’attore (nonostante quest’ultimo, durante una prima intervista per Netflix, si fosse distanziato da questa lettura non coinvolgendo la sua vecchia band).
L’accoglienza del pubblico per il personaggio di Thanos non è però stata positiva ovunque, soprattutto in Corea, dove è stataconsiderata quasi una provocazione: per molti l’ex-idol sarebbe stato riabilitato troppo presto. Anche la sua recitazione ha subito importanti critiche a causa dell’eccessiva caricaturalità ed è stata addirittura definita “scarsa” dalla critica coreana. Eppure l’accoglienza del pubblico globale è stata strabiliante ed è riuscita a superare e silenziare le critiche. In Occidente T.O.P ha potuto percepire tutto l’appoggio dei vecchi fan, ma soprattutto dei nuovi, e ha riacquistato coraggio in sé stesso come ha dimostrato durante la partecipazione all’evento “Tudum 2025” organizzato da Netflix a Los Angeles: manifestazione globale annuale dedicata ai fan (prende il nome dal caratteristico suono che si sente all’inizio di ogni contenuto Netflix) e gli offre la possibilità di vedere in anteprima le novità, i trailer e i dietro le quinte dei loro film/serie preferite, oltre all’opportunità di incontrare le loro star preferite. In quest’occasione T.O.P è apparso molto più a suo agio rispetto alle prime interviste (pochissime tra l’altro), ha giocato col pubblico e col suo personaggio, confermando che il lavoro fatto su Thanos ha colpito il bersaglio, risuonando a livello internazionale. Sarà stato anche per questo che il regista di Squid Game ha deciso di regalare ai fan un altro po’ di Thanos nella terza stagione della serie – una manciata di secondi che hanno tuttavia fatto saltare dalla sedia tantissimi fan.
La rinascita professionale ed emotiva
Così, dopo anni di silenzio e isolamento, il rapper è finalmente ritornato. L’esperienza Squid Game e l’affetto del pubblico globale, questa volta, hanno certamente avuto un effetto positivo su T.O.P, che ha descritto tutto ciò come un momento di rinascita che lo ha aiutato a guarire. L’artista e attore ha inoltre ringraziato ripetutamente il regista e il cast della serie per averlo coinvolto, come ovviamente i fan che lo hanno supportato. Molti si aspettano addirittura un ritorno ai BigBang, aiutati anche da G-Dragon che non perde occasione per ricordare ai fan che l’anno prossimo il gruppo tornerà insieme. Quello che è certo però è che T.O.P ha ricominciato a lavorare alla sua carriera solista e ha promesso a breve l’uscita di un nuovo album (il primo dopo quasi un decennio), che fan da tutto il mondo ormai aspettano con trepidazione e che andrebbe a sancire una seconda svolta nel suo percorso artistico.
Conclusioni
Thanos e T.O.P si raccontano una storia a vicenda: disgrazie, scandali e autoisolamento sono gli ingredienti che hanno scaturito una forza grottesca, condita di cruda ironia e tragedia, mescolando insieme esperienze di vita e finzione, regalando alla fine un un trionfo. T.O.P è riuscito a resistere alla severità delle critiche per quasi dieci anni, trasformando tutte le sue fragilità in forza espressiva, dimostrando che la perseveranza e l’umiltà possono trasformare un passato oscuro in rinascita, mostrando anche al pubblico i suoi lati più umani e vulnerabili e riuscendo alla fine a restaurare insieme la sua anima e la sua carriera.
Fonte immagine di copertina: Wikipedia (di Netflix)