Fare innovazione sociale a Napoli: è possibile?

innovazione sociale a Napoli

Fare innovazione sociale a Napoli: è possibile?

Negli ultimi anni il termine innovazione sociale è entrato nel linguaggio quotidiano fino a essere quasi svuotato del suo significato.
Eppure, l’innovazione sociale si stratifica nella vita di ogni giorno, generando un impatto positivo, attraverso azioni che innestino un processo di cambiamento e che portino a uno sviluppo sociale, ambientale ed economico.

Dare una definizione che riesca a ricoprire tutte le sfere che investe l’innovazione sociale non è semplice.

Project Ahead cooperativa impresa sociale, che si occupa da più di vent’anni di innovazione sociale a Napoli con l’obiettivo di generare un impatto positivo in maniera sostenibile e valorizzare l’imprenditorialità innovativa come strumento di cambiamento sociale, ha messo in campo nuove strategie di innovazione sociale provando, sin dal 2012, insieme con altre realtà attive nel settore come Impact Hub Roma, Kublai, I-SIN ed altri a sintetizzare un concetto che è piuttosto trasversale.

“Le innovazioni sociali sono nuove idee per risolvere le pressanti sfide sociali ed ambientali che ci circondano. Possono consistere in un nuovo prodotto, un processo, una tecnologia, ma anche un principio, un atto normativo, un movimento, un’azione o le combinazioni di queste. Soprattutto, rappresentano la capacità, l’abilità, la forza di una società di comprendere, analizzare, affrontare e risolvere i propri problemi.”

Si è delineata dunque un’ampia definizione di innovazione sociale come sviluppo di nuove pratiche e soluzioni per problemi della comunità.
Il termine innovazione si traduce esattamente nell’introduzione di nuovi sistemi, ordinamenti o metodi di produzione che, in ambito sociale, sono afferenti ai campi dell’istruzione e formazione, riduzione dell’inquinamento, economia circolare, miglioramento delle condizioni di lavoro, valorizzazione territoriale.
Le questioni citate non sempre trovano un sostegno adeguato da parte delle strutture governative, per una soluzione definitiva e adeguata e i modelli consolidati sono risultati insufficienti rispetto alla loro complessità.
I processi di innovazione sociale nascono in risposta a problemi tradizionali condivisi, con la volontà di arrivare a soluzioni fuori dagli schemi.

Napoli è terreno fertile per mettere in pratica azioni di innovazione sociale. Si tratta di un territorio fortemente orientato alla solidarietà, alla socialità e alla costruzione di tessuti comunitari, che hanno permesso a Project Ahead di diventare un punto di riferimento per le imprese che vogliono operare nel campo dell’innovazione sociale.

Cosa vuol dire operare nel settore dell’Innovazione sociale a Napoli?

Fare innovazione sociale a Napoli e nel Sud Italia, è sicuramente un’impresa!
Marco Traversi CEO di Project Ahead, racconta il suo punto di vista:

“Da una parte ci sono problemi sociali molto forti: c’è molta povertà, abbandono scolastico, criminalità e microcriminalità.
Abbiamo un problema molto forte di homeless, ma anche di rifugiati e richiedenti asilo che sono stati concentrati in alcune zone della città.
C’è dunque molto spazio per l’innovazione sociale, però il problema di Napoli è che non ha sviluppato una rete di supporto agli innovatori sociali. La maggior parte delle organizzazioni sono ubicate al nord Italia, concentrate soprattutto tra Milano e Torino.
A Napoli ci siamo solo noi, e inoltre mancano le risorse finanziarie. Mentre a Milano e Torino c’è un ecosistema fatto dalle fondazioni e da grandi aziende private che mettono delle risorse per sostenere questo tipo di interventi, al Sud, dunque anche a Napoli, si fa tutto con i fondi pubblici e chiaramente lavorare con i fondi pubblici vuol dire avere tempi molto lunghi per recuperare le risorse.
Questo implica fare il progetto, la gara, e per l’affidamento delle risorse ci vogliono a volte anche due anni e, da una parte la risposta al bisogno sociale non può essere spostata di due anni, ma dall’altra l’innovazione è tale proprio perché si sta facendo una cosa diversa in un determinato momento. Dopo due anni potrebbe non essere più un’idea innovativa, perché ormai le situazioni sono cambiate, perché altri hanno introdotto altre soluzioni.
Per essere innovativi nel sociale bisognerebbe avere risorse significative nel momento in cui servono e a Napoli e più in generale nel Sud questo è abbastanza difficile.”

Immagine a cura di Project Ahead

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A proposito di Dana Cappiello

Classe 1991, laureata in Lingue e specializzata in Comunicazione. Ho sempre sentito l’esigenza di esprimermi, impiastricciando colori sui fogli. Quando però i pensieri hanno superato le mie maldestre capacità artistiche, ho iniziato a consumare decine di agende. Parlo molto e nel frattempo guardo serie tv e leggo libri.

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