Bacco è una realtà artigianale veramente fuori dal comune, quasi un unicum se osserviamo la situazione dolciaria di un Paese, il nostro, ricco di materie prime che non sempre vengono sfruttate a dovere. Troppi processi industriali, troppi conservanti e poche idee (e ben confuse). Specialmente nella grande distribuzione troviamo un’offerta vasta ma decisamente poco sana, iper satura di conservanti, coloranti e ingredienti di dubbio valore nutrizionale. Per fortuna da contraltare a questo tracollo qualitativo ci sono aziende, come Bacco, che hanno scelto di puntare sull’eccellenza e su una filiera estremamente corta. Questa fabbrica di meraviglie dolciarie, infatti, gestisce autonomamente ogni fase della produzione: dalla raccolta al packaging, dalla coltivazione del pistacchio Verde DOP di Bronte alla realizzazione di creme, panettoni e cioccolate. Tutto è gestito con perizia, in una sinfonica alternanza di lavoro manuale e industriale. Il risultato di questa sinfonia, frutto di un’iniziativa imprenditoriale di Claudio Luca, è una line-up che può accontentare tutti, soprattutto chi non ama scendere a compromessi.
Di questo e di tanto altro abbiamo parlato con Ilary Rey – Responsabile Marketing e Comunicazione di Bacco.
1 – Dalla raccolta al prodotto finito. La vostra azienda ha come punto di forza il lavoro di squadra e il controllo di ogni singolo componente della filiera. Come nasce l’idea e quali sono i processi produttivi dietro un Panbacco?
Bacco è stata la voglia di riscatto di una terra, la passione per la tradizione, il desiderio di innovare e l’ambizione di condividere sulle tavole di tutto il mondo i sapori che ci regala il territorio etneo. Fare impresa in Sicilia non ha rappresentato solo l’occasione di coltivare un’eccellenza, ma anche di dare un’opportunità e un futuro a molti giovani che si dimostrano sempre più preparati, efficienti e con tanta voglia di fare.
L’idea di questa azienda nasce nel 2006, quando ancora i vari prodotti al pistacchio erano poco conosciuti fuori dai confini siciliani e spesso commercializzati da bar di paese e piccoli rivenditori. Il nostro obiettivo era rendere il pistacchio un prodotto conosciuto in Italia e all’estero e non solo confinato nell’utilizzo della cucina siciliana, creando prodotti unici al pistacchio che potessero entrare nelle case degli italiani con la stessa facilità di consumo di altre famose creme spalmabili o panettoni classici milanesi.
Ogni piccolo particolare presente nelle nostre preparazioni ha come focus quello di creare un’esplosione di piacere al palato svelando ad ogni assaggio nuove sfaccettature di gusto, ecco perché l’omaggio a Bacco, il chiassoso dio delle feste, della convivialità, del godere della compagnia e dei piaceri della tavola.
Ogni giorno la nostra passione ci guida verso orizzonti sempre nuovi, pur non abbandonando mai gli insegnamenti del passato: amiamo fare le cose per bene, semplici e genuine come facevano le nostre nonne, ma guardando sempre al futuro e all’innovazione. Non è un caso che abbiamo scelto come simbolo di Bacco un tridente da cui nasce un albero di pistacchio. Il tridente, che richiama la forma del forcone utilizzato dai contadini nelle campagne, porta con sé il significato simbolico della triplice essenza della natura: il Passato, l’Essere e il Divenire.
L’azienda continua ad avere un’anima artigianale lavorando a mano molte fasi della produzione dei nostri Panbacco: dalla pezzatura alla farcitura, dalla glassatura al confezionamento dei panettoni, con una doppia lievitazione e ben 56 ore di lavorazione artigianale.
Per questo il mercato ci ha premiati e oggi ci sentiamo pronti a cogliere le sfide e le possibilità di crescita per garantire ad numero sempre maggiore di “buongustai” prodotti che mantengono la stessa qualità e le stesse caratteristiche di una produzione di nicchia.
2 – Natale è ormai alle porte. Quali delizie avete in serbo per quest’anno?
Quest’anno, accanto ai classici panettoni farciti che ci accompagnano da anni, proporremo nuovamente la rivisitata linea Elite’, un tributo alla Sicilia, terra generosa e capace di regalare fragranze mediterranee e frutti dal sapore unico. Dolci da ricorrenza speciali, a doppia lievitazione naturale, nati dopo mesi di sperimentazioni e ricerche delle migliori materie prime, che trasportano il palato in un viaggio sensoriale alla scoperta di gusti e profumi mediterranei ed esprimono l’eccellenza di casa Bacco.
I panettoni della linea Elite’ presentano un pack con un’ elegante veste grafica che trae ispirazione dalle antiche maioliche, in questo caso personalizzate con il logo-tridente identificativo dell’azienda, proponendo un fondo a vassoio che all’apertura consente di apprezzare l’aspetto voluttuoso del dolce. Ingredienti freschi, come le uova di gallina allevate a terra e burro da panna di montagna, si uniscono alla pregiata qualità del pistacchio, dei limone e delle arance di Sicilia e dei mirtilli, rispettando caratteristiche e profumi che solo la natura può dare e che solo la lavorazione artigianale può preservare.
Saranno disponibili per questo Natale ancora i nostri panettoni premium nelle latte celebrative da collezione. Il PanBacco Oro, farcito con 200 g di crema al pistacchio, ricoperto con glassa di cioccolato bianco colombiano e decorato con una cascata di pepite oro realizzate con pistacchi e cioccolato, e il Panbacco Platinum, regalo unico e prezioso, un panettone gioiello ricoperto con cioccolato bianco colombiano e una cascata di perle e decorazioni color platino. Un impasto soffice, con pistacchi e pepite di cioccolato fondente.
3 – Il Covid e la guerra hanno sicuramente cambiato il vostro settore. Quanto effettivamente pesano i rincari?
Con la prima chiusura e il lockdown del 2020, quando tutte le attività commerciali hanno segnato una flessione significativa, le vendite di prodotti alimentari hanno tenuto sia nella grande distribuzione che nei piccoli esercizi. Tuttavia, la mancanza di sbocco nel settore HoReCa (hotel, restaurant, cafè) e l’assenza di turisti nel successivo periodo estivo hanno pesato complessivamente in negativo sul fatturato di molte aziende italiane. Il Covid ha sicuramente prodotto nella filiera agroalimentare l’incremento dell’e-commerce e l’impennata della digitalizzazione e ha comunque lasciato in eredità un maggiore apprezzamento dei prodotti agroalimentari italiani e a chilometro zero. Oggi la vera difficoltà è legata all’approvvigionamento delle materie prime, in particolare farine, zucchero, cartonaggio per i pack, vasi in vetro e capsule in alluminio, che già prima del conflitto in Ucraina avevano subito importanti aumenti. Adesso si aggiungono le quotazioni del gas e dell’energia elettrica che fanno alzare vertiginosamente le bollette e spingono ulteriormente i prezzi al rialzo. La carenza di materie prime, un problema che la guerra in Ucraina ha reso ormai cronico, contribuisce facendo la sua parte ma da non sottovalutare il costo dei carburanti e dei trasporti che incidono sicuramente sul prezzo finale del prodotto.
4 – Parlateci del Bacco Tour
Bacco è espressione di un legame indissolubile con l’imponenza dell’Etna, la nostra amata terra che ci regala delle eccellenze uniche nel loro genere. L’idea del Bacco tour nasce qualche anno fa dalla voglia di trasmettere e far conoscere i metodi di raccolta e lavorazione del Pistacchio di Bronte DOP. Infatti, il tour prevede una passeggiata nel pistacchieto, dove durante il percorso si ha modo di far conoscere sul campo le tecniche utilizzate per coltivare e raccogliere il prezioso frutto. Immersi in un ambiente incontaminato alle pendici dell’Etna, saranno raccontati i valori ed i significati culturali che la coltivazione del pistacchio ha nel territorio di Bronte. Subito dopo la passeggiata nel pistacchieto il tour prevede la visita del laboratorio produttivo, dove vengono mostrate dal nostro personale le tecniche di trasformazione del pistacchio in prodotti finiti sempre nel rispetto delle autenticità delle materie prime. L’obiettivo del tour è quello di trasmettere ai visitatori i valori ed i significati culturali che la coltivazione del pistacchio di Bronte hanno nel territorio etneo, valorizzandone il potenziale sui mercati nazionali ed internazionali nella continuità della tradizione pasticcera rivisitata in chiave moderna.
Il periodo migliore per realizzare il tour nei pistacchieti brontesi è durante la raccolta del pistacchio, negli anni dispari tra la fine di agosto e la prima metà di settembre. In quel particolare momento si potrà apprezzare totalmente il lavoro manuale di raccolta secondo le antiche usanze contadine e vedere le varie fasi di smallatura e asciugatura del pistacchio partecipando quindi non solo a una semplice visita aziendale ma un viaggio ricco di emozioni, ricordi ed esperienze.
5 – Come e dove è possibile acquistare i vostri prodotti?
Nel nostro piccolo showroom a Bronte, in provincia di Catania, dove è possibile degustare le nostre prelibatezze prima di acquistarle ma riusciamo a raggiungere tutti i clienti nel mondo attraverso il nostro sito web e diverse piattaforme di ecommerce con cui collaboriamo da anni. È inoltre possibile trovare alcuni dei nostri prodotti nei migliori supermercati della Grande Distribuzione Organizzata e la linea Elite’ e Premium nelle enoteche e nei rivenditori specializzati.