Don Giovanni Steakhouse, buono fino all’osso

Don Giovanni Steakhouse

Il ristorante Don Giovanni Steakhouse si trova al primo piano del supermercato Sole 365 in Via Francesco Giordani 20/28, quartiere Mergellina di Napoli, dove l’iconico ex cinema Empire torna a splendere in una veste nuova.

La scalata da un semplice supermercato all’eccezionalità dove ingredienti “qualunque” diventano capolavori: nasce il gusto e il lusso dell’inaspettato.

Don Giovanni Steakhouse sembra quasi uno speakeasy all’inglese, nascosto all’interno di un supermercato, ma dove il lusso incontra il popolo e incanta i palati dei più. La nuova proposta gastronomica promette di essere un vero e proprio viaggio sensoriale, un connubio tra l’eccellenza delle carni selezionate, da sempre fiore all’occhiello della Steakhouse, e i sapori intensi e avvolgenti che solo la terra, in autunno, sa offrire.

Il fuoco dell’eccellenza: una storia di famiglia

Don Giovanni è gusto internazionale con un’anima napoletana. Qui si mangia come a Tokyo, si respira il fuoco di New York, ma il cuore è a Napoli.

L’arte della brace si tramanda dai proprietari, allevatori e produttori che poi sono arrivati ai banchi della GDO.

Una storia di famiglia: il nome del ristorante è quello del capofamiglia, dietro ogni taglio c’è la stessa passione di generazioni, il rispetto per la materia prima e l’amore per il fuoco”. – annuncia entusiasta il caposala e sommelier. Non solo carne, ma anche apertura alle tradizioni e alla qualità. L’introduzione di antipasti e primi piatti fortemente stagionali assicura un’offerta completa e sofisticata, perfetta per un’esperienza conviviale e di gusto.

Un menù che sa di viaggio

Chef della steakhouse, Enrico Cortese.

Dall’Argentina al Brasile fino all’Asia passando per Napoli. Il nuovo menù autunnale nasce dal fuoco della brace, con tagli selezionati e cotture d’autore, gusto e voglia di condividere. Lo chef tra fornelli e brace è Enrico Cortese, già avviatore di varie bracerie, che porta la stagione autunnale a tavola proprio come un abbraccio di sapore.

Nel ristorante si utilizzano carboni originali Josper provenienti dall’Uruguay e realizzati con legno di Quebracho, una delle essenze più pregiate per la brace. Questo garantisce una cottura stabile, uniforme e con una resa perfetta, ma soprattutto rilascia l’aroma e un profumo inconfondibile che avvolge ogni piatto e racconta la vera arte della griglia.

Un assaggio di Pão de Queijo, una polpettina brasiliana di manioca dal cuore di formaggio, adagiata su una salsa dal sapore mediterraneo è il giusto entrée per la serata. Accompagnato da una bollicina di spumante DòRè di Tenuta Sorrentino.

Ad aprire le danze l’antipasto: una tartare di scottona marinata al limone, con stracciatella di bufala, rucola e tarallo alle mandorle homemade sbriciolato; semplice ma golosa.

Continuando con un assaggio di un mini bao con baccalà impanato nel panko, fiordilatte e friarielli con un tocco extra di maionese sriracha, accompagnato da un Rosè pugliese San Marzano, Amai, susumaniello del Salento IGP.

Bao di baccalà impanato al panko, fiordilatte e friarielli con maionese sriracha.

Proseguendo con una vellutata di zucca mantovana, curcuma, peperoncino e crostini al guanciale con ceci fritti e semi di zucca tostati al sale e pepe.

Per poi continuare con una Picanha con salsa chimichurri e verdure partenopee accompagnata da un vino rosso francese Cru Monplaisir del 2021.

Per finire con un tris di carne: pork belly in salsa di soia, pulled pork e salsiccia a punta di coltello.

Infine due cheesecake, una fredda con frutti di bosco e una al forno con caramello mou, servite da un fine pasto di espresso Martini.

Cheesecake ai frutti di bosco fredda con base di cioccolato e cheesecake al forno, dressing di caramello mou con ricotta e digestive.

Questa è stata solo una breve introduzione del menù autunnale che non può prescindere da una carta dei vini all’altezza. La selezione autunnale di Don Giovanni verte un’attenzione particolare ai rossi di corpo e struttura, ideali per accompagnare le carni rosse e i piatti ricchi. Il sommelier Stefano Aprea ha selezionato vini campani dando spazio ai grandi nomi come Aglianico, al Taurasi DOCG e ai rossi del Vesuvio, che con la loro mineralità e acidità equilibrano perfettamente la ricchezza dei piatti. Ma anche ad etichette internazionali, non mancano le eccellenze con focus su Merlot e Cabernet Sauvignon, noti per la loro capacità di esaltare i sapori intensi della carne alla griglia.

In definitiva, Don Giovanni Steakhouse eleva l’esperienza gastronomica a un vero e proprio racconto. Un racconto di famiglia, passione e fuoco a cui abbiamo avuto il piacere di assistere. La degustazione descritta in questo articolo ci è stata gentilmente offerta, e per questa splendida opportunità ringraziamo tutto lo staff di Don Giovanni per l’invito e la magnifica accoglienza.

Fonte foto: canali social e archivio personale.

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