Graunè, i sapori vesuviani rivisitati dallo Chef Enrico

Graunè

Graunè è una realtà alle falde del Vesuvio, un Garden aperto ma con dei posti al coperto. Un format di cucina grill-fusion che mescola sia sapori vesuviani che sudamericani ma anche prodotti locali. 

Un viaggio che parte dal Brasile e arriva nell’area Cajun, in un ambiente casual caratterizzato dal connubio tra natura e design, sempre con l’atmosfera giusta.

Il concept di Graunè è quello di una nuova proposta di braceria, situata alle falde del Vesuvio. Fondendo prodotti e tradizioni e rivisitando piatti tradizionali conosciuti in tutto il mondo. La selezione di carni è sempre diversa, assicurando prodotti di qualità e ricercati.
Un punto d’incontro dove fare aperitivo o post-cena in un  giardino, potendo scegliere tra una vasta proposta di drink, vini e birre. Inoltre propone anche musica dal vivo ed eventi, pensati per trascorrere serate sempre diverse e all’insegna dello svago.

Una braceria ma non solo, Graunè si trova a Ercolano, una terra che brucia ancora sotto al maestoso Vesuvio. Il 2022 ha visto turisti da tutto il mondo, attirati dagli scavi e un posto come la braceria ha saputo cogliere la rinascita di un territorio che è anche terra nobile per l’agricoltura. Così già all’inizio del 2023 è tra i ristoranti consigliati dal Touring Club Italiano, un traguardo a inizio anno che fa ben sperare.
 
Lo chef Enrico Cortese è l’anima della cucina, lo uno staff è giovane e vulcanico. Il locale colora la tradizione vesuviana con i piatti e la fusione dell’anima di chi sa cosa sta facendo, regalando delizie. Lo chef e anima di Graunè ha le redini di un posto che può solo che migliorare.  Il dettaglio distintivo di Enrico è la vena artistica, fa girare la giostra, facendo apprezzare anche culture diverse che si incontrano in sala. Italo brasiliano, un giovane ambizioso ma che non ha fretta, cucina mescolando continuamente le carte e conservando la sua arte raffinata .
 
Il nome Graunè deriva da “graunella” che nel dialetto napoletano è la carbonella che si utilizza per la brace, parola quindi non scelta in maniera casuale. Graunè parla di fuoco, passione, dell’ardore di questi ragazzi per la cucina. Una parola che racchiude la veracità del posto ma anche la vivacità di chi lo abita, dallo chef, al bartender e i ragazzi della sala. La cucina è in vista così da poter ammirare e apprezzare tutte le preparazioni. 
 

Graunè

 
La proposta è semplice ma dettagliata, come i bao con tartare di Marchigiana, maionese ai funghi porcini e castagne di Montella. Un altro cavallo di battaglia è la tajone con il cous cous e la tartarre.  I dolci arrivano dalla collaborazione con un famoso bar di Napoli, il Bar Vela , uno storico riferimento all’artigianalità per i golosi dei paesi Vesuviani. Anche la carta dei vini ha del suo, con abbinamenti ai piatti o se si vuol puntare sui cocktail ecco che ce ne sono di svariati.
 

Un viaggio nei sapori e nei paesi, tutto lo staff del Graunè è bravo a giocare di squadra con piatti non sempre semplici da abbinare a drink e vino.  Il rapporto qualità-prezzo è conveniente e si candida come un nuovo locale nella provincia di Napoli in cui andare. 

Quindi per chi è amante della carne e non solo, lo chef Enrico porta in tavola anche piccole ispirazioni di cucina creola, brasiliana e mediterranea, rendendo il menù molto interessante.  Lo spazio esterno e la musica  dal vivo completano l’offerta e fanno sì che ci sia qualcosa di speciale ogni sera. Sia d’estate che d’inverno l’ambiente del Graunè è climatizzato e la location permette di festeggiare eventi di vario tipo, come lauree e compleanni.

Fonte immagini: Graunè 

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