Tenuta Bianca, vince il Premio Italia Cheese Awards 2018

Tenuta Bianca

La Tenuta Bianca nasce a metà dell’Ottocento fra i boschi della Cascina Reale Borbonica di Persano, residenza di caccia di Re Carlo III di Borbone.
L’azienda situata nel cuore della Piana del Sele è specializzata nell’allevamento della Bufala Mediterranea Italiana.
La passione e il costante impegno di tutto lo staff ha fatto sì che essa rientrasse tra le prime 30 aziende italiane del settore.
Oggi la rinomata Tenuta Bianca è guidata dal capofamiglia Giovanni, ma è sempre suo figlio Salvatore, agronomo, zootecnico ed esperto di formaggi, a gestire le attività di comando, con la collaborazione della sorella Annalisa, producendo formaggi di eccellenza e consolidando l’antica tradizione di famiglia.
Il complesso comprende 350 animali, tutti alimentati in modo naturale, grazie al foraggio prodotto sul territorio dell’azienda stessa, con grano, avena, e mais, e tanto altro, che permettono di ottenere un latte gustoso, ma soprattutto genuino, apprezzato dai consumatori e premiato dalla critica specializzata.
Infatti, è proprio grazie ai prodotti d’eccellenza che la Tenuta Bianca si è posizionata sul podio come vincitrice del primo premio Italian Cheese Awards 2018.
La Tenuta Bianca, ha vinto con il suo Annutolo, un freschissimo fagottino di mozzarella di latte crudo di bufala, ripieno di ricotta sempre di bufala; una vera e propria leccornia, grazie alla quale, l’azienda campana ha vinto, lo scorso 13 ottobre, il primo premio della categoria Freschissimo.

Il Direttore Di Masi ha rilasciato un’intervista ad Eroica Fenice, rispondendo in modo gentile e cortese alle domande poste.

Come prima cosa preme chiederLe cosa si prova a vincere un premio così importante?

Ad esserle sincero fin quando non ho ricevuto il premio tra le mani, ancora non ci credevo. Sicuramente è una bellissima soddisfazione arrivare ad un traguardo simile, sia personale, sia per la mia famiglia che per la mia azienda. Al tempo stesso per la Campania visto che sono stato l’unico campano a vincere il premio dell’Italian Cheese Awards 2018 e ad esser definito il miglior produttore di formaggi in Italia nella mia categoria. Dal punto di vista professionale è un raggiungimento di un obiettivo, ma allo stesso tempo un punto di partenza. La mia idea è stata sempre quella di produrre i migliori formaggi di Bufala del mondo e dare la massima trasparenza possibile al consumatore; per quello abbiamo scelto la ”Filiera Corta”. In questo modo tutto ciò che arriva in tavola, dalla scelte delle essenze in pieno campo di cui si nutrono i nostri animali fino al prodotto finito viene controllato da noi.

I prodotti artigianali rappresentano il fiore all’occhiello del nostro Paese, ma, produrre un formaggio che sia al 100% artigianale, quanto costa in termini di impegno e tempo?

Fare formaggio è un’arte, perché ogni giorno in caseificio si lavora un qualcosa di vivo e di diverso… cioè il “Latte”. Farlo in maniera artigianale, ovvero completamente a mano oppure per alcuni formaggi nel rispetto di vecchie tradizioni è molto difficile ma soprattutto richiede molto più tempo rispetto alle lavorazioni industriali. Ciò che permette di migliorarti sempre di più e di raggiungere ottimi risultati è sicuramente la Passione per questo lavoro, che ormai si tramanda da ben cinque generazioni. Ho scelto, insieme alla famiglia, mia sorella e mio padre in primis, di voler arrivare direttamente al consumatore ed essere apprezzati per ciò che riusciamo a produrre meglio “degli ottimi formaggi”.

Come si diventa imprenditori di questo settore? Qual è la storia della Sua azienda?

Nasciamo come allevatori da ormai cinque generazioni, il mio trisnonno allevava gli animali tra i boschi della Cascina Reale di Persano, dove sorge attualmente La Tenuta Bianca. Nel corso negli anni la forte passione di mio nonno e di mio padre ha portato alla nostra affermazione tra le migliori 3 stalle di Bufala mediterranea in Italia e nel Mondo. Io ho solo voluto completare la loro opera, ciò che è la mia passione “Il Formaggio”. Cosi è nata l’idea della Formaggeria Artigianale, produrre oltre ai formaggi della tradizione anche formaggi stagionati 100% al latte di bufala. Quando ho iniziato molti produttori mi dicevano che era impossibile fare stagionati da un latte con determinate caratteristiche come quello bufalino, ma si sbagliavano. Il mio bagaglio universitario e tanta passione mi hanno permesso di creare qualcosa di nuovo e di innovativo.

Il Made in Italy continua a premiare, soprattutto nel settore alimentare; cosa pensa a tal proposito?

Penso che noi Italiani a livello di qualità, di sicurezza alimentare e di patrimonio enogastronomico possiamo dare lezione al mondo intero. Credo sia un settore molto importante nel nostro Paese, ma soprattutto ci differenzia nel mondo; le aziende alimentari italiane, a mio avviso, dovrebbero puntare molto sulla qualità, che premia sempre: il consumatore è disposto a spendere di più purchè mangi un prodotto sano.

Come si distingue un formaggio di qualità? E in particolar modo, cosa denota la qualità di un prodotto, oltre alle materie prime?

L’artigianalità è sicuramente un primo sinonimo di qualità, perché riguarda prodotti di nicchia, molte volte con garanzie date da certificazioni, quali marchi, consorzi di tutela, ma sicuramente la migliore qualità è “la trasparenza”. Quando si ha la tracciabilità e la rintracciabilità di un prodotto si riesce a risalire alla storia di quel prodotto e credo che quello sia il punto fondamentale per un consumatore. Oggi in commercio troviamo prodotti di ampia scala, in cui di qualità si parla solo a livello salutistico come prerequisito; alla fine è il consumatore che consapevolmente deve scegliere. Oltre a materie prime perfette, credo che un buon produttore deve informare il cliente di ciò che sta acquistando e soprattutto delle caratteristiche dei sui prodotti, per dare un valore aggiunto che un prodotto industriale non riesce a fornire.

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