I cittadini onorari di Napoli: chi sono i più famosi e perché

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La cittadinanza onoraria costituisce un riconoscimento approvato da una città o uno stato nei confronti di un individuo, o gruppo di individui, che si sono particolarmente distinti per le proprie opere o per le proprie azioni in un determinato territorio. Chiamata anche cittadinanza onoraria per meriti speciali, essa non conferisce alcun cambiamento alla cittadinanza o alla nazionalità dell’individuo: è un segno di riconoscimento per figure illustri che, nel corso della storia, si sono distinte nelle diverse arti, nella musica, nello sport, nel cinema, negli impegni sociali e così via. I cittadini onorari di Napoli sono molti e tra loro appaiono nomi illustri, figure celebri ed alcune controverse. 

I cittadini onorari di Napoli

Tra i cittadini onorari più famosi della città partenopea figura Giuseppe Garibaldi, celebre politico e condottiero nato a Nizza, denominato il Re dei due mondi, con riferimento alle sua conquiste in Europa e America Meridionale. Con la presa del Regno delle Due Sicilie, Garibaldi fu in grado di unificare la penisola italiana e, nello stesso anno (1860), gli fu conferita la cittadinanza onoraria di Napoli in seguito al crollo di Francesco II, l’ultimo re del Regno.

Insieme a Garibaldi, Francesco Crispi, politico e Presidente del consiglio del Regno d’Italia di fine XIX secolo, ha partecipato alla spedizione dei Mille per l’unificazione territoriale dell’Italia. I suoi governi si distinsero sia per alcune importanti riforme, come quella Zanardelli, che abolì la pena di morte, sia per eventi fallimentari, come la campagna coloniale in Etiopia, che portò alla disfatta di Adua (1896). Dopo la sconfitta in Africa, fu sostituito dal suo più grande rivale politico, Giovanni Giolitti. Francesco Crispi fu nominato cittadino onorario nel 1894.

Nel 1924, Benito Mussolini fu proclamato cittadino onorario della città di Napoli. Egli definì la città partenopea come “la capitale del Fascismo”, così come Milano e Roma. Nel 1922, Mussolini radunò a Napoli un gran numero di camicie nere e, dalla piazza del Plebiscito, egli proclamò la Marcia su Roma (1922). Dopo la caduta del regime mussoliniano del luglio del 1943 e l’arrivo degli Alleati a Napoli, nel 1944 la cittadinanza onoraria all’ormai ex Duce fu revocata.

Come detto all’inizio, tra i cittadini onorari di Napoli non figurano soltanto singoli individui, ma anche gruppi di persone, in molti casi anche ignoti. Lo sbarco in Sicilia degli Alleati, nel luglio del 1943, spinge i nazifascisti ad una progressiva ritirata verso il nord Italia. Una delle grandi città italiane del meridione occupate fu Napoli: qui, gli occupanti ridussero la popolazione ad uno status di completa schiavitù. I partenopei, ormai esasperati, senza cibo e ridotti allo stremo per la guerra che perdurava ormai da 3 anni, si organizzarono e decisero di insorgere contro l’esercito nazifascista.

Fu un evento specifico che spinse ancor di più i napoletani ad insorgere: la fucilazione del marinaio Andrea Mansi, sulle scale della Federico II. Egli fu catturato ed accusato ingiustamente di aver attentato alla vita di un soldato tedesco, anche se, molto probabilmente, fu una mossa orchestrata dalla Wehrmacht per mostrare ai napoletani che fine faceva un ribelle: all’esecuzione, che avvenne al rettifilo, assistettero, infatti, almeno 100 persone che furono obbligate a guardare e ad applaudire.

Il 27 settembre iniziò l’insurrezione, guidata da cittadini comuni, eroi che imbracciarono le armi e combatterono contro l’opprimente invasore, e si concluse il 30 settembre: Napoli fu la prima città europea a liberarsi autonomamente dal nazifascismo, senza l’aiuto militare degli alleati. I partigiani che perirono in seguito agli scontri con la Wehrmacht, circa 600, sono cittadini onorari di Napoli dal 25 aprile 1947.

Tra i cittadini onorari di Napoli figurano anche molti artisti cinematografici: Toni Servillo, proclamato il 30 aprile 2014, in seguito alla produzione del suo capolavoro “La grande bellezza”, vincitore di moltissimi premi tra cui quattro European Film Awards e nove David di Donatello, rendendolo uno dei film italiani più riconosciuti al mondo; Lina Wertmüller, una famosa regista italiana riconosciuta cittadina onoraria il 22 dicembre 2015, la prima donna ad essere candidata all’Oscar come miglior regista, nel 1977, con il film Pasqualino Settebellezze; Sophia Loren, una delle attrici italiane più note nel mondo, che ha lavorato con registi e attori dal calibro di Frank Sinatra, Vittorio de Sica, Paul Newman, Totò, Marlon Brando e tante altre icone del cinema mondiale. La Loren fu insignita del riconoscimento il 7 luglio del 2016.

Nell’ambito sportivo, i cittadini onorari della città di Napoli sono numerosi. In primis, non possiamo non citare il più grande di tutti, Diego Armando Maradona. Una leggenda in campo, un rivoluzionario fuori; un’icona, un simbolo per tanti napoletani, egli è la figura che più spesso è associata al popolo partenopeo quando si parla di calcio. L’epoca sportiva d’oro per Napoli fu quella di Diego: la vittoria di ben 2 Scudetti e della Coppa UEFA, per una squadra del sud, in costante competizione con il predominio delle squadre del nord, rappresentò qualcosa in più di una semplice vittoria sportiva. Con Maradona, Napoli e la sua squadra, vissero un vero momento d’oro, segnando una rivincita per la città. Il grande campione fu nominato cittadino onorario di Napoli il 5 luglio 2017.

Più recentemente, nel 2022, un altro figlio di Napoli è stato proclamato cittadino onorario.  Parliamo di Dries Mertens, soprannominato Ciro per la sua integrazione con gli usi e i costumi della città partenopea, che ottenne il titolo nel settembre del 2022 dopo aver trascorso circa 9 anni a Napoli e con la squadra del Napoli, segnando valanghe di gol.

Nella stagione 2022/2023, il Napoli riesce nell’impresa di vincere il terzo scudetto della sua storia. L’allenatore Luciano Spalletti e tutti i 31 calciatori componenti della rosa dello Scudetto, diventano cittadini onorari della città di Napoli, il 30 maggio 2023.

Fonte immagine: Wikipedia

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