Irpinia Poetica, festival 2025 | Intervista

Irpinia Poetica intervista

Irpinia Poetica 2025, manifestazione culturale multi-artistica, avrà luogo ad Avellino e in alcuni paesi dell’Irpinia (Atripalda, Cesinali e Lapio) nelle date del 25 Maggio, in anteprima, e poi dal 28 Maggio al 1 Giugno. La manifestazione è stata pensata per promuovere la divulgazione e l’interscambio culturale tra l’Irpinia e altre regioni italiane che verranno rappresentate da innumerevoli artisti (non solo italiani) che hanno aderito al progetto.  Gli incontri si terranno nel corso di più appuntamenti giornalieri e in più sedi, tra le quali in Avellino Villa Amendola, il Museo Irpino, Biblioteca Provinciale, Archivio di Stato, piazza Libertà, Palazzo Filangieri a Lapio, Chiesetta della Confraternita di Santa Monica a Atipalda; Centro polifunzionale a Cesinali.  Attraverso l’intervista che segue il team di Irpinia Poetica 2025 illustra come i movimenti artistici siano ancora propulsivi e aggregativi, nonostante gli importanti cambiamenti di approccio all’arte dettati ad esempio dal digitale.  Irpinia Poetica inoltre, attraverso quest’intervista, sottolinea come anche i giovani artisti avranno posto durante la manifestazione e suggerisce come farsi spazio nelle numerosissime realtà artistiche non solo italiane.

Intervista

Nella realtà odierna anestetizzata dai social, l’organizzazione di un festival dedicato all’arte teatrale, musicale, poetica e letteraria sembra quasi un invito a “rallentare”. L’arte possiede ancora questo potere secondo voi?

Né la lentezza né la velocità sono un valore assoluto ma piuttosto una misurazione del tempo relativa alla profondità, alla non superficialità dell’esperienza. L’arte consente questo: è uno scandaglio che permette di andare a fondo, di incidere la superficie delle cose e di osservarne la radice naturale, originaria. Organizzare un festival di arte letteratura, poesia, musica, teatro, cinema, in un intreccio multiculturale, può essere utile a farci ritrovare e approfondire il nostro legame con l’originarietà, con la spiccata tendenza artistica della natura umana, farcela esprimere. 

L’idea dell’interscambio culturale certamente arricchisce e ispira da sempre gli artisti. Gli incontri che avete programmato che tipo di confronto prevedono?

Si tratterà di talk reading intrecciati con espressioni musicali teatrali di balletto, di cinema, di cantautorato, di performance. Cerchiamo di offrire una festa che coinvolga potenzialmente qualsiasi tipo di fruitore, sia coloro che siano già assidui frequentatori del mondo dell’arte e delle arti, sia chi potrà scoprire qualcosa che non conosceva e magari appassionarsene.

Questo festival è pensato anche per dare la possibilità ad artisti emergenti di presentare i loro lavori?

Assolutamente sì, specialmente tra gli artisti residenti ci sono molti giovanissimi. Personalmente ho trovato sempre enormemente fecondo l’incontro con i maestri, e con coloro che in generale mi avevano preceduta sulla strada dell’arte. In questo festival, oltre ai momenti dedicati ad eventi pubblici, ci sono vari momenti conviviali che sono proprio quelli che rendono ravvicinati  gli incontri, tra gli artisti più giovani e quelli più maturi, e lo scambio sarà naturale.

Nel programma sono incluse varie visite archeologiche, passeggiate, librerie, scuole…il tutto pensato per un’esperienza immersiva nell’arte e nel territorio. Che tipo di impatto prevedete abbia il festival Irpinia Poetica sul territorio irpino?

La speranza, l’intento sotteso, è proprio quello di far conoscere questo bellissimo territorio, di renderlo soggetto e ripeto, soggetto non oggetto, di un turismo di qualità, dedicato ai viaggiatori, a coloro che non vanno in un posto per arricchire il proprio frigorifero di calamite ma per conoscerlo, intrecciare i legami con la gente del posto, assaporarne la tavola, arricchirsi gli occhi della bellezza paesaggistica, diventarne parte e allo stesso tempo portarne con sé una parte di Irpinia che è un territorio straordinariamente ricco, vario che rende l’esperienza di visitarla davvero degna di essere vissuta.

Come ente che si occupa della promozione e divulgazione dell’arte in tutte le sue espressioni, cosa consigliate ai giovani che cercano di inserirsi in questo settore?

È un settore in cui, l’Italia in particolare, il nostro Pil dovrebbe essere basato sulle enormi ricchezze artistiche paesaggistiche culturali di cui l’Italia è un forziere copioso di ricchezze. Ai giovani consiglio di formarsi in questa direzione, di viaggiare anche per comprendere e poter confrontare, di specializzarsi nelle relazioni con gli enti finanziatori dei progetti culturali, non solo italiani, anzi, soprattutto europei ed internazionali. L’arte e la cultura ed il turismo che ne possono derivare sono un giacimento d’oro, un’esperienza che arricchisce da ogni punto di vista, quello economico e soprattutto quello della crescita del valore pubblico.

La colonna sonora di Irpinia Poetica 2025 è la canzone “Risveglio“, scritta da Andrea Pinto (testo e musica).

L’intervista di Irpinia Poetica chiarisce quindi quanto sia a cuore di enti che si occupano delle varie correnti artistiche di promuovere e diffondere l’arte e il suo valore.

Immagine in evidenza: locandina dell’evento 

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