Lotta di guerrieri e animali è considerata la Guernica della fumettistica italiana. L’opera è rappresentativa della mano creativa e sempre fluida di Andrea Pazienza, l’artista di questo capolavoro. Tuttavia, questo murale mastodontico non riesce a mantenere la visibilità che merita.
Il murale: un pezzo raro
Lotta di guerrieri e animali è una vera e propria perla artistica dell’autore. Si tratta di un’opera unica nel suo genere. Per il fumettista, infatti, è uno dei progetti di estensione maggiore. La sua lunghezza è di diversi metri e si presenta come un murale non convenzionale, così come tutte le opere di Paz. Il capolavoro è frutto del movimento rapido della mano di un’artista del genere, unito alle visioni classiche, quasi mitologiche date dai suoi studi. Anche il contesto la contraddistingue. Il disegno è stato pensato come un’opera pubblica a lungo termine in una città piena di cultura e antinomie come è quella di Napoli. La Napoli del 1987, anno in cui è stata realizzata l’opera, non è la bella Napoli come oggi è conosciuta ma è ancora una Napoli che si distingue per la sua vivacità culturale, artistica e sportiva ma anche per un’urbanità abbandonata, un’edilizia abusiva, la scarsità di lavoro e la criminalità.
Lotta di guerrieri e animali: le sue caratteristiche
Molti ricordano Andrea Pazienza come un’artista che «disegnava come respirava». Ed è proprio così che era stata disegnata la composizione alla Fiera del Fumetto alla Mostra d’Oltremare: di getto. La realizzazione dell’opera era andata live dimostrando quanto l’esecuzione di Pazienza potesse essere rapida e geniale allo stesso tempo. La tecnica usata era quella della spugna su bastone. Il fumettista rappresenta uomini e animali in lotta. Il dinamismo in questa lotta è ben evidente. I corpi sono raffigurati allungati, tesi, in movimento, seppur plastici. L’ispirazione è l’arte classica romana sia da un punto di vista interpretativo che stilistico. L’influenza di un posterismo pop e del fumetto underground, tuttavia, sono elementi sempre immancabili nel suo modo di disegnare.
Perché non è stato valorizzato
Nonostante il gesto punk dell’improvvisazione e della bravura dietro un’esecuzione senza bozzetto, dopo il festival il murale viene dimenticato. Nel 2013, dopo un lavoro di valorizzazione, riscoperta e restauro, viene conservato in forma di pannelli mobili nel Padiglione America Latina della Mostra d’Oltremare ma non è accessibile al pubblico. Dopo il Comicon 2019, è stata inviata una lettera aperta al presidente della Mostra d’Oltremare per denunciare l’impossibilità di fruizione del murales. Il 26 aprile 2024 il murale è stato riaperto al pubblico in occasione del Comicon, come è stato riportato dal folto gruppo mittente della lettera. La petizione era stata supportata da numerosi artisti, fumettisti e personalità culturali importanti. Lo stesso gruppo riporta che era stato assicurato l’accesso all’opera anche per il resto dei giorni ma non vi sono aggiornamenti. Ciò che è certo è che è stato un capolavoro messo da parte per troppi anni.
Fonte immagine: Amore, è tutto ciò si può ancora tradire, Fandango Libri