My city is a World, la mostra: intervista a Gian Paolo Russo

My city is a World

Giovedì 11 luglio il Complesso Monumentale di Santa Maria La Nova, a Napoli, ospiterà la mostra fotografica My city is a World, di Gian Paolo Russo, fotografo napoletano, curata da Giuseppe Reale, Direttore del Complesso Monumentale di Santa Maria La Nova.

Per l’occasione, noi di Eroica Fenice abbiamo intervistato l’autore di My city is a World.

My city is a World: intervista a Gian Paolo Russo

My city is a World: come nasce il progetto?

Il progetto nasce in maniera quasi spontanea dall’esigenza di apprezzare ciò che tutti i giorni abbiamo sotto gli occhi. Parafrasando un celebre concittadino, Luciano De Crescenzo, ho voluto vivere il mio tempo di Napoli non solo in lunghezza, ma anche in larghezza, ricercando la bellezza di Napoli e le emozioni che essa sa offrire andando oltre il velo di quotidianità che a volte ci avvolge.

Le fotografie che ha scattato, in esposizione nel Complesso Monumentale di Santa Maria La Nova dal prossimo 11 luglio al 10 settembre, si troveranno a condividere gli spazi museali del Cappellone di San Giacomo della Marca: come pensa che dialogheranno le opere fra passato e presente?

Sebbene abbia una consistente autostima e consapevolezza di me stesso, mai e poi mai potrei pensare di paragonare le mie fotografie alle opere presenti nel Cappellone di San Giacomo della Marca. Con la sapiente regia di Giuseppe Reale, direttore del Complesso Museale di Santa Maria la Nova, siamo entrati in questo spazio ricco di storia in punta di piedi, rimanendo altro da esso. Ciò è testimoniato dalla scelta dei materiali con una struttura in ferro e la stampa delle fotografie su fogli di alluminio; un allestimento quindi essenziale, dallo spiccato carattere minimalista.

Napoli è la protagonista indiscussa dei suoi scatti: “My city is a World”, infatti, non a caso. Le sue fotografie rispecchiano momenti di quotidianità partenopea, in sospensione fra attesa e movimento: come riesce a coniugare il flusso vitale tipico della vita di Napoli alla cristallizzazione fotografica?

Alcuni sostengono che Napoli sia un grande palcoscenico su cui va in scena ogni giorno la commedia della vita; mi sono voluto concentrare sul palcoscenico, come un attore prima dello spettacolo, ho voluto calcare la scena vuota per gustarne le sensazioni, viverne le atmosfere, soffermarmi sui dettagli. 

I colori delle sue fotografie sono ciò che colpisce immediatamente l’occhio di chi le osserva: dai toni blu più profondi in cui annegare i pensieri, alle tinte gialle di un sole che nasce; come sceglie il momento da “catturare” nel suo scatto e i soggetti?

Generalmente preferisco la luce dolce di inizio e fine giornata che sfiora gli oggetti dando loro consistenza, ma non ne faccio una regola fissa. Molte volte cerco di immaginare la miglior luce possibile in base alla posizione di un determinato luogo, se ne ho la possibilità passo del tempo ad osservare i cambiamenti di un luogo al variare dei momenti della giornata. Da ultimo cerco di  utilizzare la tecnica fotografica per trasferire al meglio le sensazioni del momento.

Nei suoi scatti, l’immensità – penso al cielo, al mare, all’orizzonte – fluiscono attraverso strutture chiuse, riappropriandosi della libertà di fluire e di espandersi al di là di quelli: come la fotografia, nei suoi intenti, riesce a fondere in tal modo naturale e antropico?

Uno scatto è un racconto che invita l’occhio a seguirlo lungo un percorso. I miei scatti sono paesaggi urbani dove necessariamente l’elemento naturale e quello antropico convivono trovando un loro equilibrio.

Consuetudine che riesce sempre a regalare emozioni: questa è Napoli e questo emerge dalle istantanee di My city is a World; cosa rappresenta nel profondo Napoli per lei?

Se dovessi utilizzare una sola parola per descrivere Napoli non avrei dubbi nel definirla “emozionante”. Napoli è il mio posto nel mondo, il luogo cui appartengo, sono una sua particella e mi sono emozionato scattando, sentendomi parte dello spettacolo cui stavo assistendo.

Ringraziando Gian Paolo Russo, ricordiamo che la mostra sarà allestita nel Cappellone di San Giacomo della Marca, all’interno del Complesso Monumentale di Santa Maria La Nova a Napoli; per maggiori informazioni è possibile consultare il seguente collegamento ipertestuale:

https://www.facebook.com/events/1017956203341921/?_rdr

Fonte immagine in evidenza: Gian Paolo Russo

Altri articoli da non perdere
Natale a Napoli (2024): 5 eventi da non perdere tra città e provincia
Natale a Napoli

Natale a Napoli (2024), ecco ben cinque eventi previsti per le festività da non perdere sia in città che nel Scopri di più

Ibiza e il Flower Power in esclusiva al Nabilah
Ibiza

Il Flower Power è un evento ispirato al movimento hippie degli anni ’60 che da quasi 40 anni si svolge Scopri di più

Mostra Scrigno di Memorie: intervista a Cristina Fernandez
Mostra Scrigno di Memorie

La mostra Scrigno di Memorie: Arte nei tesori nascosti, è un progetto organizzato dall’Associazione culturale “Terra del Sole” e mira Scopri di più

Reiekta Project: intervista ad Alessia Autiero
Reiekta Project

Reiekta Project, ideato da Alessia Autiero e inaugurato, nella sua II edizione, presso lo spazio dello Scotto Jonno lo scorso Scopri di più

Il Calapranzi: teatro dell’assurdo
Il Calapranzi

È stato presentato presso il teatro dell'Accademia di Belle Arti di Napoli lo spettacolo Il Calapranzi dello scrittore e commediografo inglese Scopri di più

La leggenda di Piazza del Plebiscito: tra mito e storia
La leggenda di Piazza del Plebiscito: tra mito e storia

Secondo la leggenda di Piazza del Plebiscito, attraversare bendati questa piazza è “misteriosamente” difficile. Scopriamo il perché. Nel cuore del Scopri di più

A proposito di Roberta Attanasio

Redattrice. Docente di Lettere e Latino. Educatrice professionale socio-pedagogica. Scrittrice. Giornalista pubblicista. Contatti: [email protected] [email protected]

Vedi tutti gli articoli di Roberta Attanasio

Commenta