The Young Pope: la fotografia di Gianni Fiorito a Palazzo Reale

The Young Pope

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Il 10 Aprile, nel suggestivo spazio dell’Ambulacro di Palazzo Reale di Napoli, è stata inaugurata la mostra fotografica di Gianni Fiorito “The Young Pope/la mostra”, a cura di Maria Savarese. Un omaggio che la Regione Campania, in collaborazione con il Polo museale della Campania, ha voluto fare al premiatissimo regista napoletano e a Gianni Fiorito, fotografo e suo collaboratore. La mostra sarà aperta fino al 13 Giugno.

Trentotto grandi foto raccontano la prima regia televisiva del Premio Oscar Partenopeo.

Un percorso di immagini tra personaggi, scene, ricostruzioni di quello che è stato il più importante evento televisivo dell’anno, realizzato sul set durante i lunghi mesi in cui Gianni Fiorito – fotografo di scena – ha seguito la lavorazione della serie tv, una produzione internazionale (Wildside, Shy, HBO, Canal +) con un pubblico diffuso in 110 paesi.

The Young Pope/la mostra” è la sintesi fotografica della famosa saga televisiva e dei suoi personaggi. Scatti fatti ad arte per raccontare immagini di scena, immagini di backstage, dove si evidenzia il rapporto tra registi e attori. Un lavoro meticoloso, quello di Fiorito, per ripercorrere la creazione del Papa rivoluzionario firmato Sorrentino.

The Young Pope: un Papa rivoluzionario

Maria Savarese, storica e critica d’arte, e il fotografo di scena Gianni Fiorito, ci hanno concesso una breve intervista.

The Young Pope/ la mostra”, riflessione di Maria Savarese.

“Torno a lavorare con il maestro Gianni Fiorito dopo tre anni, curai la prima mostra antologica dedicata alla filmografia di Paolo Sorrentino. Young Pope è stato l’evento televisivo del 2016 con 15 milioni di telespettatori solo in Italia. La scelta dell’Ambulacro di Palazzo Reale non è casuale, la lunghezza è di 36 metri come un rollino fotografico srotolato; sono state allestite 38 fotografie che raccontano immagini di backstage, immagini di scena, maraccontano anche l’uso scenografico del notevole patrimonio architettonico e paesaggistico italiano, e narrano la creazione in studio di ambienti non utilizzabili dal vero (la Cappella Sistina e altri ambienti vaticani). La mostra è corredata da un catalogo edito da Arte’m, più che un catalogo, un vero e proprio libro che ripropone le immagini in mostra e non solo. L’esposizione fotografica sarà itinerante per l’Italia e presto lo sarà anche all’estero”.

Il rapporto tra cinema e fotografia di scena per il maestro Gianni Fiorito.

“La mia narrazione fotografica, anche se parte da strumenti tecnici simili a quelli cinematografici, è un racconto completamente diverso. Un luogo, un dialogo, lo stato d’animo di un personaggio possono essere raccontati in cinematografia con un movimento di macchina, un cambiamento di fuoco, un tempo di ripresa, lungo o breve, in ogni caso beneficia dell’uso della parola.

In fotografia lo stesso luogo, lo stesso stato d’animo o dialogo dev’essere racchiuso unicamente in uno scatto, e senza colonna sonora. Da qui nasce la necessità della sintesi”.

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