4 maggio 1494: Cristoforo Colombo avvista la Giamaica

4 maggio 1494: Cristoforo Colombo avvista la Giamaica

Il 4 maggio 1494, due anni dopo la ben più nota scoperta dell’America, Cristoforo Colombo è partito per un altro viaggio, che lo ha portato all’avvistamento dell’isola della Giamaica

La Giamaica: caratteristiche, il prima e il dopo l’arrivo di Cristoforo Colombo il 4 maggio 1494

La Giamaica è un’isola appartenente all’arcipelago delle Grandi Antille, situata nel mar dei Caraibi. La popolazione locale è costituita soprattutto da discendenti di popolazioni dell’area sub-sahariana, rese schiave dai britannici. Gli indigeni Taino di lingua arawak l’hanno chiamata Xaymaca, che significa terra delle sorgenti o terra del legno e dell’acqua.

Questi ultimi si stabilirono sull’isola tra il 1400 e il 1000 a. C. Dopo l’arrivo di Cristoforo Colombo il 4 maggio 1494, nel 1655, l’isola fu conquistata dall’ammiraglio britannico William Penn e dal generale Venables. Divenne quindi colonia britannica con il trattato di Madrid del 1670, con cui la Spagna riconobbe la sovranità degli inglesi su quel territorio.

L’importazione di schiavi da parte degli inglesi, all’inizio dell’Ottocento, portò all’aumento della popolazione nera, e questo evento provocò numerose rivolte da parte dei bianchi. Dopo diverse insurrezioni, la schiavitù fu formalmente abolita nel 1834, mentre nel 1838 venne abolita la schiavitù dei beni mobili.

In seguito, la Giamaica cominciò a guadagnarsi l’indipendenza dal Regno Unito, diventando nel 1958 provincia della Federazione delle Indie Occidentali; otterrà l’indipendenza definitiva dal Regno Unito il 6 agosto 1962.

Nel XX secolo, il governo di Michael Manley portò ad un peggioramento delle condizioni economiche. Inoltre, a causa degli interventi della CIA, dovuti al socialismo internazionale del presidente giamaicano, e alla sua amicizia con Fidel Castro, si tenne una campagna di rielezione tra il partito del presidente, il Partito Nazionale del Popolo, e quello dell’opposizione, il Partito Laburista Giamaicano. Nell’isola si vide un aumento delle violenze, sia per l’alleanza tra partiti e bande armate della capitale, Kingston, sia a causa dello stato di emergenza dovuto al fatto che la Giamaica accumulava cocaina negli anni Ottanta. Seguì quindi una serie di sparatorie avvenute a Kingston negli anni novanta, per le quali anche i poliziotti locali vennero accusati di essere complici.

La scoperta di Cristoforo Colombo il 4 maggio 1494

Tutto cominciò quando Cristoforo Colombo partì per il suo secondo viaggio verso le Americhe, nel 1493. In sette giorni sbarcò a Gomera, un’isola appartenente all’arcipelago delle Canarie. In seguito, il 3 novembre 1493 la flotta raggiunse Dominica, chiamata così perché è stata avvistata nel giorno di domenica. Cristoforo Colombo attraversò le piccole e le grandi Antille; quindi, il 19 novembre 1493, lui e i suoi uomini arrivarono a Porto Rico. Il navigatore genovese decise di ritornare nell’isola Hispaniola, dove purtroppo scoprì che gli uomini dell’equipaggio lasciati in quel luogo erano stati uccisi e la fortezza era stata rasa al suolo.

All’inizio del 1494, Colombo fondò un nuovo avamposto, La Isabela, sulle rive del fiume Rio Bahonito. Gli uomini dell’equipaggio si ammalarono a causa del luogo pessimo e del cibo indigesto; quindi il navigatore genovese fece partire Antonio de Torres con 12 navi verso l’Europa, cariche di pochissimo oro, affinché tornasse con medicinali e cibi freschi. Cristoforo Colombo stabilì un avamposto, chiamato San Tomàs, per esplorare il territorio alla ricerca di oro.

Il 24 aprile 1494, Colombò lasciò l’isola e il 30 si recò a Cuba, raggiungendo Puerto Grande, la baia di Guantanamo e Cabo de Cruz. Finalmente, il 4 maggio 1494, Cristoforo Colombo sbarcò sull’isola della Giamaica, approdando a Discovery Bay, fra Ocho Rios e Montego Bay. Il navigatore genovese la definì “La più bella isola che occhio umano abbia mai veduto“, e la battezzò Santiago, in onore del Santo Patrono di Spagna.

 

Fonte immagine in evidenza: Pixabay

 

 

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