13 maggio 1867: il primo golf club solo al femminile

13 maggio 1867

Il 13 maggio 1867 13 donne hanno fondato il St. Andrews Ladies’ Putting Club, in Scozia, determinando la nascita del primo club dedicato al golf tutto al femminile. 

13 maggio 1867: origini 

Prima del 13 maggio 1867 le attività ricreative dedicate alle giovani donne erano esigue, ad esempio il croquet, il volano o il tiro con l’arco. Laddove le donne praticassero il golf, esso avveniva sottoforma di «pitch and putt», che privilegia la bravura del gioco corto, e quindi per la sua velocità d’esecuzione. 

Così, un gruppo di donne, decise di ritagliarsi un pezzo di terreno per cominciare a giocare, il che creò una linea di tensione con i cosiddetti caddie, che maneggiavano le sacche da golf, timorosi che le donne cercassero di sostituirli sui collegamenti.  

L’archivista del club Eve Soulsby dichiarò «a loro non è piaciuto affatto, e non credo che sia piaciuto molto nemmeno ai membri».  

Si raggiunse, così, un compromesso, che porterà poi alla fondazione del proprio club il 13 maggio 1867, e che consisteva nella concessione di un pezzo di terreno a nord del ponte Swilcan, di cui le donne avrebbero usufruito per avere un campo da golf da nove buche. 

Questa zona, tuttavia, non era minimamente paragonabile a quella dedicata agli uomini, in quanto accidentata, utilizzata dalle lavandaie per asciugare i panni, piena di fossi, sabbia, e tane di conigli. Uno degli ostacoli principali, inoltre, fu il sentiero dei pescatori adiacente ad essa, che spesso si allagava e che quindi impediva alle donne di giocare.  

Questa zona esiste ancora ed è denominata «Jordan»; oggi è verde ed asfaltata. 

Tuttavia, questo fu solo l’inizio. 

13 maggio 1867: l’inaugurazione del campo 

Un mese dopo tale accaduto, Tom Morris, definito «padre fondatore del golf», allestì un campo da golf in miniatura, chiamato « Ladies’ Putting Green», il che diede vita, il 13 maggio 1867, al campo da golf femminile «St Andrews Ladies’ Golf Club», anche conosciuto come «The Himalayas», per richiamare alla struttura altalenante del percorso. 

Esso è senza alcun dubbio il golf club femminile più antico del mondo. 

Ancora oggi i suoi membri ne usufruiscono, e non solo, esso è scelto come meta dai turisti.
Si pensa, inoltre, sia il primo campo da minigolf mai realizzato
.  

Nonostante le critiche e lo sdegno iniziale, il signor Morris mostrò fin da subito il suo sostegno per tale attività, ed anzi fu il custode del campo fino al suo ritiro nel 1895. Ne divenne, infatti, membro onorario. 

Il primo concorso che si tenne dopo il 13 maggio 1867, fu il 5 ottobre dello stesso anno, con il quale venne stabilito che in palio al primo premio c’era un medaglione d’oro, e al secondo una spilla di ciottoli d’argento. Entrambi i premi sono in possesso del club e ogni anno vengono giocati o smistati tra spille, anelli, binocoli o bracciali d’oro.  

La prima donazione reale del club venne dal principe Leopoldo, Edoardo VIII e Re Giorgio VI.

13 maggio 1867: il cambiamento 

Il successo di tale club fu fenomenale fin dall’inizio, tant’è che la sua fondazione, che si deve principalmente a donne quali Ellen Boothby, la signora Robert Todd Boothby, Miss Skipworth, la signorina Deane e la signora Chambers, raggiunse oltre le cinquecento iscritte e i duecento soci uomini.  

Il Ladies’ Golf club inaugurato il 13 maggio 1867 rappresenta sicuramente un evento epocale che è funto da pioniere per numerosi casi che da esso hanno tratto ispirazione, ad esempio il nuovo club tutto al femminile fondato negli Stati Uniti, in New Jersey, in cui le colleghe americane raggiunsero in breve tempo il livello delle compagne britanniche. 

Tutto ciò a dimostrazione del divario creatosi col passato, quando l’inaugurazione del 13 maggio 1867 fu vissuta come uno sdegno. 

La signora Soulsby, sopracitata, ricorda infatti che inizialmente, le buche designate per le donne vennero coniate «The Duffers Course», il che designa un’immagine derisoria nei confronti delle donne. Ella afferma «facciamo finta che ciò non sia accaduto». 

Oggi c’è una lista d’attesa in continua crescita per le costanti domande date dalla volontà di unirsi ai 140 membri; numero ridotto a causa delle difficoltà riscontrate nell’organizzare i tornei, che si svolgono da aprile a settembre ogni mercoledì pomeriggio. 

In conclusione, è possibile affermare che il golf ha seguito una lunga strada per raggiungere la modernità e soprattutto la parità tra uomini e donne, ma, dopotutto, ne è sicuramente valsa la pena. 

Fonte Immagine articolo “13 maggio 1867: il primo golf club al femminile”: Wikipedia

Altri articoli da non perdere
9 febbraio, giornata mondiale della lingua greca
9 febbraio, giornata mondiale della lingua greca

9 febbraio 2020: giornata mondiale della Lingua greca e della Cultura Ellenica  Corfù, 9 febbraio 1857. La Grecia dà l'estremo Scopri di più

18 agosto 1995, Mortal Kombat debuttò nei cinema statunitensi
18 agosto 1995

Era il 18 agosto 1995, quando nei cinema statunitensi debuttò l'adattamento cinematografico di un videogioco popolare in quegli anni: Mortal Scopri di più

15 febbraio 1898, è nato Totò: un attore da riscoprire
15 febbraio 1898, è nato Totò: un attore da riscoprire

Accadde oggi: il 15 febbraio 1898 è nato Antonio De Curtis, in arte Totò Il 15 febbraio 1898 è nato Scopri di più

Ettore Majorana: la misteriosa scomparsa del fisico italiano
Ettore Majorana: la misteriosa scomparsa del fisico italiano

Era il 5 agosto del 1906 quando, a Catania, nacque una delle menti più geniali e tormentate della storia della Scopri di più

27 marzo: Giornata mondiale del Teatro
27 marzo

La Giornata Mondiale del Teatro è stata introdotta durante un congresso dell'Istituto Internazionale del Teatro nel 1961 su proposta del Scopri di più

14 giugno 1971. Apre il primo Hard Rock Cafe
14 giugno 1971. Apre il primo Hard Rock Cafe

14 giugno 1971. Nasce il primo Hard Rock Cafe a Londra, grazie all’idea di Isaac Tigrett e Peter Morton di Scopri di più

Condividi l'articolo!

A proposito di Marianna Piroddi

Classe 1998, nata e cresciuta a Napoli. Da sempre amante della scrittura, sento di aver vissuto in più mondi: dalla musica, all’arte, fino ad arrivare al cinema, alle serie tv e ai libri. Tutti estremamente importanti per la realizzazione della mia persona, senza la quale non avrei potuto viaggiare e vivere più vite simultaneamente. Da poco laureata magistrale in Relazioni Internazionali presso l’Università la Sapienza di Roma.

Vedi tutti gli articoli di Marianna Piroddi

Commenta