Vacanze pluristellari e turismo spaziale? Ormai sembra non essere più un sogno ad occhi aperti. Il futuro sensazionale hotel nello spazio ha già una firma: Aurora Station. Un modulo spaziale con un diametro di 4 metri e 20 centimetri e una lunghezza di 10 metri, che dovrebbe appunto rappresentare il primo hotel di lusso nello spazio a 320 Km di distanza dalla Terra.
Dietro al progetto la Orion Span di Houston, una società texana fondata da Frank Bunger che dichiara di voler investire sul turismo spaziale, in quanto lo spazio rappresenterebbe l’ultima frontiera della civiltà umana. Il primo soggiorno rigorosamente stellare dovrebbe essere offerto tra pochissimo tempo, entro il biennio 2021/2022.
Prima di Aurora Station: il progetto del MIT premiato dalla NASA
Ma l’Aurora Station non è certo il primo progetto diretto verso le stelle. Un’idea simile, ancora irrealizzata, è stata partorita da giovani studenti laureati del MIT (Massachusetts Institute of Technology) ipotizzando Marina (Managed reconfigurable in-space nodal assembly). Un porticciolo spaziale per far attraccare moduli privati ospitante stanze con vista mozzafiato sul nostro pianeta.
Questa spaziale e fantasmagorica idea è stata premiata dalla NASA come miglior progetto in concorso tra le università, culle di nuove idee nel campo dei sistemi aerospaziali. Marina prevedeva otto stanze con bar, ristorante e palestra. Niente di nuovo per un’offerta standard di un comune hotel terrestre. Ma a rendere speciale ed irrinunciabile il progetto era senz’altro l’incredibile emozione di sorvolare il nostro amato pianeta soggiornando tra le stelle; privilegio finora di astronauti e pionieri spaziali.
Ma gli studenti del MIT hanno anche immaginato di andare oltre, presentando Marina come approdo e punto di partenza per altri viaggi verso Marte. Insomma, se con l’avvento di Internet le interconnessioni informatico-digitali viaggiano ormai alla velocità della luce, il futuro sembra non incontrare barriere nemmeno in campo fisico-aerospaziale.
Aurora Station: organizzazione e addestramento
Il geniale progetto della Orion Span prevede la possibilità di soggiornare su Aurora Station per dodici giorni, per un costo pari a 9,5 milioni di dollari a persona, per quasi 800.000 dollari a notte. Frank Bunger apre le prenotazioni, con possibilità di versare un acconto di 80.000 dollari, per quanti intendano sperimentare una vacanza elitaria, all’insegna di emozioni mozzafiato mai vissute prima.
Il modulo sarà in grado di ospitare sei persone, di cui due membri dell’equipaggio. Ma i futuri turisti spaziali potranno immergersi in questa sensazionale avventura non prima di essersi sottoposti ad un addestramento, ridotto alla durata di tre mesi, contro i ventiquattro di norma necessari, così da contenere ulteriormente le spese. È fondamentalmente prioritario infatti acquisire alcune nozioni di meccanica orbitale, volo spaziale e soprattutto di microgravità, trovandosi in ambienti pressurizzati.
Costi stellari e lavoro d’addestramento. Ne varrà davvero la pena? Per una delle esperienze più incredibili per l’esistenza umana assolutamente sì. Se finora era inimmaginabile poter tenere la mano del nostro partner fluttuando tra le stelle, al cospetto del panorama più spettacolare di cui l’uomo abbia mai fatto esperienza, adesso ciò non è più fantascienza.
La vacanza dei sogni diviene realtà, salvo imprevisti. Già con il Galactic Suite, progetto precedente, ne era stata ipotizzata l’apertura nel 2012, e per il quale il miliardario Dennis Tito aveva addirittura lanciato le prenotazioni nel 2008 ad un costo di 3 milioni di dollari per quattro notti. Ma il progetto non è mai decollato.
I benefici del soggiorno nello spazio
Le premesse per Aurora Station sembrano comunque promettenti. E ciò che offrirà avrà dell’incredibile.
Possibilità di provare l’assenza di gravità, causata dalla fortissima velocità di spostamento dell’hotel interstellare lungo la propria orbita per 25.000/30.000 Km/h, offrendo la sensazione dunque di un effetto “caduta libera” continuo. Un po’ come spostarsi all’infinito sul Katun di Mirabilandia o con un volo in aliante, ma con effetti ed emozioni di gran lunga sbalorditive ed elettrizzanti.
Osservare per la prima volta nella vita la Terra dall’esterno.
Soggiornare nel primo hotel di lusso tra le stelle del Sistema Solare, potendo al contempo sperimentare la possibilità di osservare ogni giorno dagli oblò panoramici del modulo suite circa trentasei tra albe e tramonti, grazie al giro che Aurora Station completerà attorno alla Terra ogni novanta minuti.
Ma non è tutto. Interessanti e divertenti saranno anche i diversi esperimenti relativi alla coltivazione di piante, che poi potranno essere riportate a casa come ricordo, e quelli relativi alla realtà virtuale con il ponte a ologrammi. L’holodeck, termine originale inglese, conosciuto in Star Trek è una realtà nella quale è possibile interagire con gli ologrammi (Dinosauri nella Preistoria o viaggi nel Sistema Solare).
Ma Aurora Station non dimentica le attuali esigenze comunicative; pertanto fornirà ai turisti un accesso Internet wifi ad alta velocità, consentendo contatti in streaming con la Terra.
Insomma un’esperienza unica e sicuramente solo la prima di altri futuri progetti stars direction. Risvegli stellari offerti dall’aurora del turismo del futuro.