Automobili elettriche: tra sostenibilità e sfruttamento

Automobili elettriche: tra sostenibilità e sfruttamento

Negli ultimi anni, l’industrie automobilistiche hanno compiuto passi da giganti per favorire la transizione verso i veicoli elettrici. Facilitare l’acquisto e l’utilizzo di automobili elettriche permette di ridurre drasticamente le emissioni di CO2 e di contribuire a limitare notevolmente l’inquinamento. Tuttavia, dietro questo progetto rivoluzionario, si nasconde una complessa rete di problemi: se da un lato è evidente il beneficio dal punto di vista ambientale, dall’altro è preoccupante non solo lo sfruttamento delle risorse, ma anche le condizioni di lavoro degli operai che si occupano dell’estrazione di quest’ultime. 

Le automobili elettriche sono davvero sostenibili per l’ambiente?

I veicoli elettrici funzionano esattamente come un’ordinaria automobile a carburante. La differenza sostanziale tra le due – come si può evincere dal nome – è che le automobili elettriche utilizzano l’energia elettrica per alimentare il motore: è infatti dotata di una batteria (non troppo diversa da quelle dei nostri smartphone) che può essere ricaricata anche attraverso un’ordinaria presa domestica. Ovviamente il funzionamento dell’automobile elettrica è molto complesso e la sua fabbricazione può spesso richiedere il dispendio di enormi quantità di materie prime come il litio, il cobalto e il nichel. Le batterie, ad esempio, non solo richiedono grandi entità di energia per essere prodotte (energia che spesso proviene da fonti non rinnovabili) ma sono anche molto difficili da smaltire. Le batterie al litio hanno una vita limitata e il riciclo non è sempre possibile a causa dei costi elevati. Inoltre, se quest’ultimo non viene svolto correttamente, può portare a problemi ambientali legati all’accumulo di rifiuti pericolosi.

L’estrazione delle materie prime e lo sfruttamento minorile

Il continente più proficuo per l’estrazione del litio, del cobalto e del nichel è senza dubbio l’Africa. Tra le più ricche in assoluto per il prelievo di materie prime, vi è la Repubblica Democratica del Congo che da quasi due decenni fornisce ai maggiori produttori di telefonia, tra cui Samsung e Apple, i materiali per la realizzazione dei loro smartphone. Con lo sviluppo delle automobili elettriche, si è registrato un incremento sconsiderato dell’estrazione del cobalto che, ad oggi, si può definire insostenibile. Nella RDC, infatti, ha destato molta preoccupazione il coinvolgimento di bambini e adolescenti nella catena di produzione del cobalto, obbligati a svolgere mansioni oggettivamente dannose per la loro salute. Il problema non è passato in sordina: diversi gruppi di attivisti per i diritti umani hanno lanciato campagne di sensibilizzazione sui diritti dei lavoratori, con l’obiettivo di migliorare le condizioni degli operai e limitare lo sfruttamento minorile nelle miniere di estrazione di materie prime per la fabbricazione di automobili elettriche. Anche le maggiori aziende coinvolte nella fornitura di cobalto, stanno cercando di gestire il problema con maggiore trasparenza, garantendo l’applicazione delle leggi internazionali in fatto di diritti umani. Nonostante questo significativo miglioramento, il lavoro minorile rimane una piaga difficile da eliminare, soprattutto nelle zone meno soggette ai controlli e al monitoraggio. 

Come il mondo si sta muovendo per promuovere la sostenibilità dell’elettrico?

  1. Sviluppo di batterie più sostenibili: le ricerche continuano a cercare modalità alternative per sviluppare batterie più sostenibili, indipendenti di materiali critici come il cobalto e il litio. Inoltre ci si sta impegnando per trovare un metodo di riciclo efficace per le batterie delle automobili elettriche già esistenti.
  2. Energie rinnovabili per la produzione di energia elettrica: oggigiorno l’energia elettrica viene spesso ricavata da combustibili fossili, che, essendo fonti non rinnovabili, incidono particolarmente sulla salute del pianeta. Le ricerche stanno cercando di favorire una transizione completa verso le energie rinnovabili, con il fine di diminuire l’impatto ambientale della fabbricazione delle automobili elettriche.
  3. Trasparenza nelle catene di fornitura del cobalto: le aziende stanno lavorando per cercare di garantire i diritti base ai lavoratori, cercando di limitare qualsiasi forma di sfruttamento minorile, attraverso l’applicazione di leggi internazionali. 

La strada da fare è sicuramente ancora molto lunga e le automobili elettriche potranno definirsi sostenibili solo una volta che avranno raggiunto questi tre obiettivi.

Fonte immagine: Pixabay

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