Presentata a Napoli la nuova commedia di Bognetti, I Babysitter
La magica cornice dell’Hotel Vesuvio fa da sfondo a I Babysitter, in sala da mercoledì 19 ottobre. Diretto da Giovanni Bognetti, sceneggiatore di Fuga di cervelli e Tutto molto bello, il film è un remake del successo francese Babysitting. Il cast comprendi attori noti della scena comica italiana, in particolare Francesco Mandelli e Paolo Ruffini, che continuano il loro sodalizio professionale nato ai tempi di MTV. Fra gli attori principali figurano anche l’esperto Diego Abatantuono oltre che i già noti Andrea Pisani, Simone Peracido e Simona Tabasco. Presenti nella sala Puccini dell’albergo, Mandelli, Ruffini e la Tabasco, che da napoletana verace quale è prova il difficilissimo compito di essere profeta in patria. All’appello risponde presente anche il regista Bognetti.
I Babysitter racconta la storia di Andrea, interpretato da Mandelli, un trentenne imbranato e timido, che sogna di diventare un importante procuratore sportivo. Egli è un impiegato nello studio del celebre agente di campioni Gianni Porini (Diego Abatantuono). Quando il suo capo gli chiede una sera di fare da babysitter al pestifero figlio Remo, Andrea, che quel giorno festeggia il compleanno, accetta, non immaginando che gli amici Aldo e Mario (rispettivamente Ruffini e Pisani) abbiano in mente per lui un party scatenato, video filmato minuto per minuto.
“È il film più divertente che abbia mai girato” dichiara Bognetti. “Durante la consueta première prima della distribuzione nelle sale non potevamo non passare da Napoli: la presenza di una partenopea DOC come Simona non può che aumentare il successo della pellicola in Campania”.
Ruffini, interpellato sul film, si sofferma invece sulla tecnica cinematografica del found footage. “È la prima volta che una produzione italiana adotta questa tecnica, sono sicuro che sarà di grande attrattiva per i giovani che vedranno Babysitter“. La tecnica del found footage, letteralmente “filmato ritrovato”, si usa per descrivere film realizzati parzialmente o interamente con un metraggio preesistente, successivamente riassemblato in un nuovo contesto. Il comico livornese, cultore come pochi di cinema, cita Blair Whitch Project e Cannibal Olocaust come esempi da cui Babysitter ha tratto spunto per l’aspetto del montaggio.
Anche Mandelli si dichiara entusiasta della tecnica cinematografica adottata nel film. “I Babysitter ha un ritmo pazzesco e travolgente, veloce e scatenato, grazie ai lunghi piani di sequenza del found footage che creano un ritmo estremamente serrato“. Il creatore del personaggio di Ruggero De Ceglie si sofferma poi sul rapporto con Paolo Ruffini, amico oltre che collega, avendo collaborato con lui sia su MTV che in Natale col boss. “C’è sempre stata grande complicità tra me e Paolo, non siamo il comico e la sua spalla ma lavoriamo alla pari, ci basiamo su comicità diverse. In questa occasione poi Giovanni Bognetti è stato un ottimo coach che, spero, abbia fatto al giocare al meglio la sua squadra“.
I Babysitter è una commedia giovane, frizzante, che magari ha il difetto di peccare in qualche punto di originalità, rifugiandosi in battute apparentemente scontate. Purtroppo questo è un vizio di fondo del cinema italiano degli ultimi anni. Interpellato sull’argomento, Ruffini guarda il bicchiere mezzo pieno: “fare un remake può essere un’occasione per prendere il meglio dall’estero, tenendo però ben presente il fine di trasformare ciò in qualcosa di nuovo e originale”. I Babysitter non lascerà un segno indelebile nella storia del cinema, ma è un film che merita di essere visto, per il cast, per la storia, anche per il solo scopo di “staccare” semplicisticamente la spina.