DDL Zan: intervista a I’m Gay/Trans, Any Problem?

DDL Zan: intervista a "I'm Gay/Trans, Any Problem?"

In moltissime città Italiane sono previste per domenica manifestazioni in sostegno del DDL Zan, il disegno di legge del deputato del Partito Democratico Alessandro Zan, attivista LGBT, al centro di numerose polemiche nel corso delle scorse settimane.

A Napoli, il flash-mob si terrà in Piazza Dante, a partire dalle 10.30, con la partecipazione di Arcigay, ATN (Associazione Trans Napoli) e Pride Vesuvio Rainbow.

Ne abbiamo parlato con Raffaele di “I’m Gay/Trans, Any Problem?”, organizzatore dell’evento.
 
 

Di cosa si occupa, specificatamente, il vostro collettivo?

Il nostro collettivo si occupa principalmente di informazione, lotta alla discriminazione, sensibilizzazione verso la comunità LGBTQIA+, sia sul web che con eventi dal vivo.

Domenica sarete in piazza a Napoli in sostegno al DDL Zan. Cosa prevede il disegno di legge e perché è importante che venga approvato?

Il disegno di legge prevede una reclusione fino a 18 mesi o una multa fino a 6.000 euro per chi commette atti di discriminazione fondati “sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere o sulla disabilità”; il carcere da 6 mesi a 4 anni per chi istiga a commettere o commette violenza per gli stessi motivi; la reclusione da 6 mesi a 4 anni per chi partecipa o aiuta organizzazioni aventi tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per gli stessi motivi.

È importante che venga approvato perché siamo, innanzitutto, fra i pochi Paesi Europei – o forse l’unico – a non essere civilizzato e sensibile verso certi argomenti. Nel 2021 le persone LGBTQIA+ vengono ancora discriminate, non accettate, cacciate di casa e subiscono violenza solo per quel che sono, ed è assurdo rischiare ogni giorno la propria vita solo per essere se stess*. È importante che chi usa violenza, verbale o fisica, venga punito con la giusta pena e chi viene cacciat* di casa abbia un supporto dallo Stato, che non tutela adeguatamente le “minoranze”.

Il DDL Zan ha ottenuto l’appoggio da parte di moltissimi artisti nel nostro Paese. Tra questi, Fedez, che lo ha espresso pubblicamente sul palco del Primo Maggio a Roma, riscuotendo moltissime polemiche. Qual è la vostra opinione sulla vicenda?

Credo che Fedez credo sia stato forse una delle voci più rare e sensibili ad affrontare nel migliore dei modi un determinato tipo di tematica. Purtroppo è stato anche la dimostrazione di quanto questo Paese sia ancora indietro e tenti di “censurare” per paura del giudizio altrui. Appoggiamo pienamente Fedez e lo ringraziamo da parte della nostra comunità.

In merito all’utilizzo del linguaggio, invece, rispetto a quanti dicono che non contano le parole, ma l’intenzione con cui vengono pronunciate, come vi ponete?

Crediamo che l’utilizzo del linguaggio e delle parole, soprattutto nell’era moderna, sia fondamentale, dato che si hanno tutti i mezzi a disposizione per potersi informare e provare ad essere delle persone empatiche verso gli altri. Poi l’utilizzo delle parole e del linguaggio può aiutare anche nei rapporti personali. A volte le parole possono essere vitali ed evitare di spezzare vite.

Qualche anticipazione sul Pride 2021 in Campania?
Fonte immagine: Facebook

A proposito di Maria Laura Amendola

Nata a Potenza il 28 giugno 1993, madre australiana e papà Irpino. Impegnata, per diversi anni, in organizzazioni a carattere sociale e culturale, ho prediletto come ambito il femminismo e le battaglie contro le disuguaglianze di genere. Nel 2021, è nata la mia prima opera letteraria, "Una donna fragile", Guida Editori.

Vedi tutti gli articoli di Maria Laura Amendola

Commenta