L’intelligenza come si misura? Il test Wechsler

l'intelligenza come si misura

Gli psicologi che si occupano di intelligenza animale e umana hanno cercato di dare una definizione del concetto di intelligenza, ma soprattutto hanno cercato di capire l’intelligenza come si misura.

Comunemente viene definita come la capacità di affrontare con successo le sfide che il mondo esterno ci mette di fronte ma, bisogna specificare che questa capacità non è posseduta da tutti allo stesso modo.
È vero che tutte le persone sono considerate intelligenti, ma non allo stesso livello o allo stesso modo, proprio per questo motivo, l’interesse degli psicologi è stato rivolto anche alla progettazione di tecniche per misurare tali capacità.

Il test Wechsler è un test ideato dallo psicologo e medico americano David Wechsler (1896-1981) a metà degli anni Trenta, per capire come l’intelligenza si misura.
Certamente, i test d’intelligenza possono aiutare a misurare specifiche abilità cognitive e possono essere utili in determinate situazioni, ad esempio per orientare gli studi o la carriera professionale di una persona, o per monitorare le capacità intellettive di persone svantaggiate in fase di riabilitazione.

Tuttavia, per la loro stessa struttura, non possono testare completamente le capacità intellettive di una persona.
Infatti, molti test tendono a trascurare la valutazione di alcune abilità, ad esempio quelle relazionali ed emotive, e soprattutto quelle logiche e matematiche.
È stato dimostrato che il QI cambia nel tempo ed è stato dimostrato che i punteggi del QI sono associati allo status sociale dei genitori e al QI biologico dei genitori.
Nella società moderna, il QI è ampiamente utilizzato per l’ammissione agli istituti scolastici, per la valutazione delle capacità intellettuali e per la valutazione dei candidati al lavoro.

Ciò che chiamiamo intelligenza è il risultato di diversi processi mentali e abilità cognitive, alcuni studiosi preferiscono descriverla al plurale.
Lo psicologo americano Howard Gardner ha sviluppato una teoria delle intelligenze multiple basata sull’osservazione delle capacità individuali e sulle scoperte delle neuroscienze.

Esse sono:

  1. intelligenza linguistico-verbale: è la capacità di esprimersi in lettere, linguaggio scritto e parlato;
  2. intelligenza logico-matematica: è la capacità di manipolare i numeri, concetti e formule tipiche di matematici, fisici e scienziati;
  3. intelligenza spaziale: la capacità di valutare, misurare e muoversi nello spazio circostante, tipica di navigatori e piloti;
  4. intelligenza corporea cinestesica: la capacità di sentire il proprio corpo e di dirigerne i movimenti, tipica di atleti, ballerini e attori;
  5. intelligenza musicale: la capacità di manipolare note e suoni e di riprodurli su uno strumento specifico, tipica di musicisti e cantanti.
  6. intelligenza interpersonale: la capacità di capire gli altri, di emozionarli, di ascoltarli e di capirli;
  7. intelligenza naturalistica: la capacità di riconoscere gli oggetti in natura e le loro caratteristiche;
  8. intelligenza esistenziale: la capacità di riflettere sulle questioni fondamentali dell’esistenza, tipica dei filosofi.

Le nostre scuole si concentrano su quella linguistica, logica e matematica, ma ogni studente dovrebbe essere aiutato a sviluppare la propria intelligenza senza doversi conformare a un unico modello di apprendimento.

Fonte immagine: Pixabay

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