L’appello gira già da qualche settimana: “Aiutiamo Luigi”.
Luigi Colannino è un bambino napoletano di 7 anni, con una patologia congenita rara: la pseudoartrosi tibiale, ovvero una gamba fragile, che è soggetta a fratture e si consolida difficilmente.
Luigi vive giorno e notte portando un’ingessatura, a scuola l’accompagna la mamma, in carrozzina. Cammina con l’ausilio di un tutore e, nonostante la giovanissima età, si è già sottoposto a 7 interventi chirurgici, di cui 3 presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma e, purtroppo, al termine dell’ultimo intervento, alla mamma è stata prospettata l’amputazione dell’arto.
Poi la notizia di un chirurgo americano, specializzato in casi come quello di Luigi, che opera in Polonia, applicando un protocollo particolare, Cross-Union Surgery sec. Paley: l’unico in grado di risolvere in maniera definitiva la patologia.
Per affrontare l’intervento e il post operatorio, occorrono tanti soldi: poco meno di 100 mila euro. E così la mamma, Maria Morra, determinata e combattiva, ha dato immediatamente avvio ad una raccolta fondi, “Aiutiamo Luigi”, per l’appunto, attiva sulla piattaforma gofundme.
La staffetta di solidarietà dei ristoratori campani
Le donazioni stanno arrivano alla spicciolata da parte di privati e cittadini comuni ma, con lo scopo di raggiungere l’obiettivo entro l’estate, alcuni ristoratori campani hanno deciso di far partire una staffetta di solidarietà.
Ha iniziato Errico Porzio lanciando l‘appello e passando il testimone a Mauro Espedito, titolare delle Pizzerie Owap, di Napoli, e Mauro consegnerà il testimone a Pasqualino Rossi, della Pizzeria Elite di Alvignano, in provincia di Caserta.
La staffetta funzionerà così: in ciascuno di questi locali, si potrà ordinare il piatto destinato alla raccolta e, segnatamente, la “Margherita Owap” da Mauro Espedito e ci sarà la pizza “Luigi” da Pasqualino Rossi, il cliente pagherà 1 euro in più e i proprietari ne aggiungeranno 2 per ogni euro versato.
E così fino alla fine di agosto, quando l’intera la somma confluirà nella raccolta, con la certezza di riuscire a raggiungere la cifra utile.
L’importanza della ricerca e del crowdfunding
Storie come quella di Luigi evidenziano quanto siano fondamentali la ricerca scientifica e il crowdfunding per i pazienti affetti da malattie rare.
La ricerca è la base per il futuro e rappresenta la speranza più concreta per sviluppare nuove terapie. Per patologie come la pseudoartrosi congenita della tibia, una condizione rara e di difficile trattamento, i progressi nella ricerca medica e chirurgica sono essenziali per trovare soluzioni definitive ed evitare esiti drammatici come l’amputazione. Studiare le basi genetiche e i meccanismi biologici di queste malattie può portare alla scoperta di trattamenti innovativi.
Tuttavia, la ricerca ha costi molto elevati e spesso i fondi pubblici non sono sufficienti, soprattutto nel campo delle malattie rare che colpiscono un numero limitato di persone. Qui entra in gioco il crowdfunding, o raccolta fondi online. Piattaforme come GoFundMe permettono di raggiungere un vasto pubblico e di raccogliere rapidamente le risorse economiche necessarie per affrontare cure costose e innovative, spesso disponibili solo all’estero.
Il crowdfunding non ha solo un valore economico; crea una rete di solidarietà e supporto attorno al paziente e alla sua famiglia, sensibilizzando l’opinione pubblica. Permette a chiunque di dare un contributo, trasformando la speranza in un aiuto concreto e dimostrando che l’unione può davvero fare la differenza nella vita di una persona. Iniziative come quelle di Fondazione Telethon, che utilizza il crowdfunding per sostenere la ricerca e assistere le famiglie, dimostrano l’efficacia di questo strumento per finanziare progetti che altrimenti rimarrebbero irrealizzati.
Per effettuare versamenti e donazioni, è attivo il link: https://gofund.me/bd14dabc