Che la pillola del giorno dopo sia senza obbligo da prescrizione non è una novità, ma l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) lo ha formalizzato pochi giorni fa. L’approvazione del provvedimento riguarda nello specifico la Norlevo, uno tra i più famosi medicinali in commercio per la contraccezione d’emergenza, che dal 4 marzo può essere acquistata in farmacia dalle maggiorenni richiedenti senza ricetta, mentre l’obbligo rimane per le minorenni. Già da mesi, però, la stessa Agenzia aveva approvato la vendita di altre due pillole, Stromalidan ed Escapelle, senza attirare troppa attenzione.
Pillola del giorno dopo, pillola dei cinque giorni dopo e RU486: da non confondere
Nel maggio del 2015, era stato approvato dall’AIFA il provvedimento che prevede la vendita senza ricetta e senza test di gravidanza della “pillola dei cinque giorni dopo”, la francese EllaOne, a base di ulipristal acetato. La differenza con la pillola del giorno dopo, a base di levonorgestel, è che ha un effetto che dura un paio di giorni in meno, dato che “pillola del giorno dopo” è una dicitura in realtà erronea. Certo è che prima le si assumono, più l’effetto è garantito. La loro prescrizione, quando era ancora obbligatoria, risultava spesso e volentieri, nel Nord Italia così come nel Sud, difficoltosa, soprattutto se l’ospedale o la guardia medica di riferimento si dichiaravano “obiettori di coscienza”. Un atteggiamento che poteva rischiare di spingere le richiedenti (e l’opinione comune) verso la confusione: questi contraccettivi di emergenza non sono per principi attivi, scopi e azioni lontanamente paragonabili alla RU486, il medicinale per l’interruzione della gravidanza. L’azione che svolgono è semplicemente quella di bloccare l’effetto del progesterone, perché questo eviti di stimolare la produzione di proteine che inducono normalmente all’ovulazione.
Avere ben chiara la differenza non alleggerisce, però, il peso effettivo che hanno comunque tali pillole. Necessario, quindi, uno snellimento delle procedure? Quasi sicuramente sì. Efficace eliminare, allora, l’obbligo di prescrizione? Non propriamente. Decidere per la libera sessualità con il proprio partner è un diritto, ma il rischio di considerare la pillola come un’alternativa alla normale contraccezione può manifestarsi e non dovrebbe essere sottovalutato.