Giardino Romantico: iniziato il restauro a Palazzo Reale di Napoli

Giardino Romantico di Palazzo Reale

Il Giardino Romantico di Palazzo Reale, uno dei più importanti parchi della città di Napoli, famoso per la sua bellezza, l’importanza storica e l’impatto estetico, chiuderà per alcuni mesi in vista di un’importante serie di lavori, parte di un progetto di restauro articolato che prevede la risistemazione delle opere sia arboree che architettoniche. Nel corso della conferenza stampa, tenutasi il 24 settembre nella Sala Conferenze di Palazzo Reale, il progetto è stato presentato dal Direttore del Palazzo Reale, Mario Epifani, dalla responsabile del progetto, l’Archittetto Almerinda Patricelli e dall’Architetto Paesaggista Marco Ferrari che ha progettato i lavori e ha spiegato, dopo un intervento del direttore Epifani e dell’Architetto Patricelli, tutto l’iter che coinvolgerà il rinnovo del meraviglioso spazio verde. 

Giardino Romantico di Palazzo Reale - Interviste A Mario Epifani, Marco Ferrari e Almerinda Patricelli
Giardino Romantico di Palazzo Reale – Interviste A Mario Epifani, Marco Ferrari e Almerinda Patricelli

Il Direttore Mario Epifani, ha raccontato: Finalmente avviamo il progetto dei restauri del Giardino Romantico che è frutto di approfidite ricerche storiche, dalla costruzione del giardino ai suoi cambiamenti nel corso dei decenni. L’idea – così come all’interno di Palazzo Reale –  è quella di dare alla reggia l’assetto che aveva quando era abitata dai reali e riportarla a quanto più è possibile al suo aspetto originale. Dopo la fine della Monarchia, con una maggiore apertura verso il pubblico e con l’usura del tempo, molte delle strutture hanno subito cambiamenti che non sempre hanno giovato agli elementi architettonici e arborei. Il progetto rientra nel Piano Strategico Grandi Progetti Culturali, per i quali abbiamo ricevuto dal Ministero oltre 20 milioni di finanziamento. Abbiamo scelto la stagione invernale per iniziare perché i giardini sono meno frequentati, rispetto alla bella stagione e contiamo di riaprire al pubblico per la primavera 2025. 

Le principali difficoltà di un restauro importante come quello del Giardino Romantico sono concentrate soprattutto nel confrontarsi con un ambiente in continuo mutamento e con una realtà diversa rispetto all’assetto originale della Reggia – dichiara Marco Ferrari – Si lavora su più fronti per preservare la componente botanica già presente del giardino, come la presenza di alcuni alberi importanti come i due Ficus Magnolioides presenti nel giardino già dall’800, dei quali ci prenderemo cura tenendo presente gli effetti del cambiamento climatico e anche per introdurre nuovi elementi arborei, sempre da preservare e proteggere. Va considerato che questi giardini nascono per pochi – erano concepiti come parchi  privati, per nobili e reali – mentre ora sono a disposizione di tutti e quindi cambia la destinazione d’uso. Lavoreremo inoltre sulle pavimentazioni che devono essere ripristinate, sull’impiantistica che include sistemi antincendio, sanitari e nuovi sistemi di irrigazione del giardino. Abbiamo quindi molti cambiamenti da affrontare. 

Abbiamo affrontato infine con l’Architetto Almerinda Patricelli, l’argomento sulla gestione dei fondi e anche la diffusione, a lavori ultimati, di una serie di regole che dovranno permettere al nuovo assetto del Giardino Romantico di rifiorire, letteralmente. Dei 23 Milioni di euro di finanziamento ricevuti dal Ministero, 900 mila sono destinati all’intervento relativo al restauro dei giardini, sia nella parte arborea, come l’Architetto Ferrari ha spiegato, ma anche all’impiantistica e ai lavori architettonici, dal rifacimento della pavimentazione dei viali, rendendoli più accessibili, alle strutture architettoniche storiche, che si sono via via deformate a causa del tempo e del clima. Lavoriamo inoltre anche agli impianti: l’ adeguamento della parte impiantistica, garantirà una migliore rete antincendio e strutturale, che includerà anche una maggiore accessibilità digitale, legata all’infrastruttura della rete dati che abbiamo inserito e che stiamo completando. In questo modo, i visitatori potranno utilizzare il sistema wi-fi anche all’interno del parco. 

In primavera, ai visitatori sarà restituito uno spazio rispettoso delle necessità degli alberi, prima ancora che dei suoi fruitori, con bordure fiorite che andranno ad arricchire i giardini con un stupendi fiori variopinti, scelti da una lunga lista di specie candidate per il progetto del Giardino Romantico – arbusti e piante erbacee, la cui selezione attinge a sua volta dagli elenchi redatti da Friedrich Dehnhardt, «giardiniere botanico» di Re Ferdinando II di Borbone –  in base alla composizione, alla cura e alla fioritura e alla resistenza al clima di Napoli. Questo anche grazie ad un approfondito lavoro di  riprofilatura delle aiuole, che miglioreranno le condizioni chimiche e fisiche del terreno, rendendole adatte alla crescita ottimale delle piante e al rifacimento dei tappeti erbosi.

Giardino Romantico di Palazzo Reale - Conferenza stampa
Giardino Romantico di Palazzo Reale – Conferenza stampa

I lavori di restauro del Giardino Romantico porteranno alla sua temporanea chiusura ma non cambieranno nulla nelle attività museali di Palazzo Reale, come il museo permanente dedicato al grande Enrico Caruso e l’uso della splendida Biblioteca Nazionale, per la quale si stanno studiano nuovi accessi e un incremento degli nimpianti di sorveglianza. La chiusura comporta un piccolo sacrificio, sì, ma per un grande rinnovamento. Il direttore Mario Epifani afferma che per il grande impatto antropico da parte di un pubblico sempre più numeroso ed eterogeneo è necessario un alto livello di manutenzione sul patrimonio vegetale, nonché di un servizio di sorveglianza che lo preservi nel prossimo futuro. Inoltre, anche  il Giardino Pensile e il Giardino Italia saranno coinvolti in un analogo restauro basato su uno studio approfondito dei documenti d’archivio dall’Ottocento al Novecento. 

Ultimo, ma non meno importante, è stato predisposto un capitolo nel progetto di restauro anche per la cancellata che recinta il Giardino Romantico dal lato di via San Carlo, fino ai Cavalli di Bronzo. Durante la visita al Giardino Romantico, parlando delle nuove disposizioni di cespugli e fiori, nonché della cura stessa dei giardini spesso trascurati da alcuni visitatori, si è discusso anche dell’applicazione di nuove regole affinché la bellezza del nuovo assetto venga rispettata il più possibile. La diffusione avverrà certamente attraverso l’utilizzo del linguaggio moderno più diffuso, ovvero Internet e mediante la scansione di QR code dove trovare informazioni di servizio e cura degli spazi comuni, finanche all’uso dei social media e si pensa a guide “in miniatura” pensate apposta per insegnare ai bambini delle scolaresche in visita, le regole del parco in modo semplice e divertente. 

Si ringrazia per l’Invito Diana Kühne e l’ufficio Stampa del Palazzo Reale di Napoli.  Immagine di copertina e foto conferenza stampa per gentile concessione dell’Ufficio Stampa di Palazzo Realei. Foto collage delle interviste di Adelaide Ciancio 

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