Sebastian Colnaghi: fusione tra natura e web

Sebastian Colnaghi: fusione tra natura e web

Intervista a Sebastian Colnaghi giovane ricercatore italiano, oltre che appassionato di web. Un lavoro bello quanto rischioso il suo, che lo ha portato a scoprire, con un team di biologi, la Vipera del Meridione.

Salve Sebastian, grazie per aver accettato questa intervista.  In cosa consiste il Suo lavoro?

“Il mio lavoro consiste nella ricerca di alcune specie di rettili presenti in Sicilia.
Nello specifico il mio impegno è volto all’individuazione delle vipere presenti sul territorio, per poi procedere alla misurazione e alla documentazione fotografica.
Da circa due anni collaboro con Matteo Di Nicola, un biologo ricercatore di Milano, un lavoro certosino che svolgo non solo in Sicilia ma anche in altre regioni d’Italia come la Lombardia, il Friuli Venezia Giulia e l’Abruzzo, che sono diventate per me meta privilegiata di spedizioni finalizzate alla ricerca dei rettili presenti sul territorio nazionale.
Il mio secondo lavoro che svolgo pienamente sui social è quello di sponsorizzare gadget e prodotti su Instagram”.

Un lavoro sicuramente molto impegnativo, soprattutto per il degrado ambientale che purtroppo sempre più affligge i diversi territori e ambienti naturali. Qual è stata la ricerca più difficile e dove?

“Molte volte stando sul campo sono esposto a tantissime intemperie come forti temporali e ad un clima molto variabile.
Una delle mie ricerche più difficili è stata l’anno scorso in un weekend sull’Etna alla ricerca della Vipera aspis con il mio amico biologo; abbiamo dormito in un bivacco, tra pioggia, vento ed intemperie che hanno messo a dura prova le nostre ricerche, è stata un’esperienza unica, sofferente ma nel contempo entusiasmante.
Nel lavoro di ricerca possono capitare pure delle disavventure come quando l’anno scorso, per una mia distrazione sono stato morso da una Vipera aspis, ma per fortuna è andato tutto per il meglio e con le dovute medicazioni il morso non ha prodotto nessuna conseguenza negativa”.

Sebastian, cosa può dirci della Vipera aspis?

“In Sicilia e nel Meridione è presente la Vipera aspis, nella sottospecie hugyi, un rettile estremamente importante per il controllo delle popolazioni di micromammiferi e, quindi, per l’equilibrio degli ecosistemi; una straordinaria specie, purtroppo minacciata dall’uomo che la teme inutilmente.
Il veleno della Vipera aspis è una complessa combinazione di tossine, proteine ed enzimi con un’azione emotossica, molto variabili in funzione della specie, in ogni caso ogni morso è molto soggettivo, dipende dallo stato di salute della persona e dalla quantità di veleno che ha in quel momento l’animale.
Normalmente negli ospedali, per tenere sotto controllo gli effetti del veleno vengono somministrati dei farmaci classici come cortisone, antibiotici o anticoagulanti nel caso di pazienti anziani più vulnerabili.
Solo in presenza di reazioni sistemiche importanti si inietta il siero, non tanto per un concreto pericolo di vita, quanto più per ridurre la durata e l’intensità del veleno”.

Quante specie ha trovato in Italia fino ad oggi?!

“Negli ultimi anni sono state tantissime le specie di rettili che sono riuscito ad avvistare come ad esempio decine di esemplari di Vipera aspis e Vipera berus, per quanto riguarda i serpenti appartenenti alla famiglia dei colubri ho trovato il Biacco, la Natrice dal collare, il Colubro leopardino, la Coronella austriaca e altri ancora”.

Da cosa nasce la passione per i social e quanto conta in ciò che fa?

“Fin da piccolo sono sempre stato spronato a condividere la mia vita e le mie avventure sui social come Instagram e YouTube, con l’obiettivo di condividere le mie passioni e sensibilizzare più persone possibili sul tema della bellezza del mondo, affinchè ognuno lo rispetti e lo ami, apprezzandone l’armonia e lo splendore.
Per me conta tantissimo avere già un pubblico di centinaia di migliaia di persone che mi incoraggiano ad andare avanti e mi supportano nelle attività che svolgo”.

Ringraziamo Sebastian Colnaghi, milanese di nascita ma siracusano di adozione, per l’intervista ma anche per l’impegno nella salvaguardia dell’ambiente.

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