In Cina, le città del futuro non sono solo un sogno lontano, ma una realtà che si sta sviluppando a grande velocità. In un Paese dove la tecnologia avanza a ritmi pazzeschi e l’urbanizzazione non si ferma mai, il concetto di Smart City in Cina si traduce in progetti concreti che stanno trasformando intere metropoli. Dalle strade intelligenti di Shenzhen ai quartieri a zero emissioni di Hangzhou, passando per i sistemi di sorveglianza automatizzata e i semafori gestiti dall’intelligenza artificiale, la Cina sta creando città super connesse, in grado di gestire traffico, inquinamento, sicurezza e servizi pubblici attraverso reti digitali all’avanguardia. Ma una Smart City non riguarda solo la tecnologia: è soprattutto una nuova visione della vita urbana, dove sostenibilità e qualità della vita sono al centro di essa. Con il supporto del governo centrale e gli investimenti di grandi colossi tecnologici come Huawei e Tencent, la Cina sta portando questa trasformazione su una scala mai vista prima. Studiare le Smart city in Cina significa osservare da vicino come si può o si potrebbe vivere in una città dove tutto è connesso, automatizzato e progettato per il bisogno dei cittadini.
Smart City in Cina: il caso di Hangzhou e l’intelligenza artificiale
Hangzhou, capitale della provincia del Zhejiang, spicca come un esempio davvero emblematico di città urbana, dove l’intelligenza artificiale viene impiegata per gestire in tempo reale il traffico, i servizi pubblici e la sicurezza. Questo progetto è chiamato City Brain: un sistema di gestione urbana che sfrutta l’intelligenza artificiale raccogliendo enormi quantità di dati da telecamere di sorveglianza, GPS, semafori intelligenti e altri dispositivi. Questi dati vengono analizzati in tempo reale per perfezionare il funzionamento della città. Tutto è monitorato costantemente e regolarmente per prevenire ingorghi stradali, segnalando incidenti o rallentamenti; in caso di emergenze, l’IA avvisa subito i soccorsi, accorciando i tempi di intervento. City Brain è inoltre integrato con sistemi di riconoscimento facciale utilizzati per identificare persone sospette, gestire la sicurezza durante grandi eventi pubblici e/o rintracciare persone scomparse. Tuttavia, questa parte del sistema ha sollevato preoccupazioni riguardo alla privacy, data l’ampia diffusione di telecamere e dati biometrici in giro, anche se per il governo cinese la sicurezza e l’efficienza rimangono priorità fondamentali. Il successo di City Brain ha catturato l’attenzione di altre città, sia in Cina che all’estero, e il progetto è stato replicato in oltre 20 città cinesi.
Xiong’an: la città del futuro voluta da Xi Jinping
Nel 2017, il governo cinese ha dato il via a un ambizioso progetto chiamato Xiong’an, fortemente voluta da Xi Jinping, una nuova città intelligente che rappresenta una vera e propria introduzione della visione cinese per il futuro: sostenibile, digitale e progettata. Xiong’an è concepita come un cervello urbano: una città che integra energia pulita, mobilità intelligente e gestione efficiente delle risorse. Tutto sarà monitorato in tempo reale: traffico, inquinamento, servizi pubblici, consumi energetici e sicurezza. Edifici, trasporti e spazi pubblici sono stati progettati per essere a zero emissioni, alimentati da energie rinnovabili, e dotati di una rete 5G che ottimizzano ogni funzione della città. Nella visione di Xiong’an, vengono promossi i trasporti pubblici come biciclette, veicoli elettrici e reti ferroviarie ad alta velocità. Le strade saranno quindi progettate per favorire pedoni e ciclisti, contribuendo a ridurre il traffico e soprattutto l’inquinamento. Questo approccio consente di creare un sistema urbano in cui la tecnologia è parte integrante della città stessa. I dati raccolti saranno poi analizzati e utilizzati per migliorare regolarmente l’efficienza e la qualità della vita.
AI City a Chongqing: una città intelligente e sostenibile
Chongqing è la sede di uno dei progetti più all’avanguardia dell’urbanistica tecnologica: AI City. Questa città intelligente è stata creata per essere alimentata da intelligenza artificiale, big data e un forte impegno per la sostenibilità ambientale! L’iniziativa è stata guidata dal Terminus Group, una delle startup cinesi più innovative nel settore della smart technology. Ogni suo elemento è pensato per comunicare in tempo reale attraverso una rete di sensori, intelligenza artificiale e sistemi automatizzati. L’obiettivo è creare un ecosistema urbano che si autogestisce: monitora l’inquinamento, offre servizi pubblici su richiesta. Uno degli aspetti più innovativi di AI City è la sua attenzione all’ambiente: gli edifici sono realizzati con materiali eco-compatibili e dotati di sistemi di isolamento intelligenti. Si sfrutta l’energia solare, il verde urbano è parte integrante della struttura architettonica, progettato per migliorare la qualità dell’aria. AI City mira a offrire ai cittadini un’esperienza urbana senza precedenti, in cui la robotica diventa parte della vita quotidiana.
Le Smart City in Cina rappresentano un vero e proprio modello di sviluppo, dove l’innovazione digitale si intreccia con la visione politica e sociali di un Paese in costante evoluzione. In un mondo sempre più connesso e urbanizzato, osservare le Smart City in Cina significa non solo capire come sta avanzando l’innovazione, ma anche riflettere sul tipo di società che vogliamo costruire attorno a essa.
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