Sportello psicologi S.P.UN.TO: intervista agli ideatori

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Sportello Psicologi UNiti sul TerritoriO!

S.P.UN.TO è un’iniziativa che unisce le professionalità di un gruppo di giovani psicologi decisi a mettere la loro esperienza al servizio della collettività per fronteggiare uno dei lati più oscuro che un’emergenza drammatica come quella del COVID-19 si porta dietro, il senso di smarrimento e di fragilità psicologica che deriva dal prolungato isolamento sociale e dalla perdita di certezze materiali e ideali. La diffusione del coronavirus ha stravolto l’esistenza di moltissime persone colpendole nella sfera sociale ed economica quanto in quella emotiva e personale; la perdita o l’allontanamento forzato dalle persone care, le difficoltà economiche e la distanza sociale hanno amplificato le fragilità portando con sé conseguenze emotive che spesso vengono coperte da più clamorose urgenze materiali. Per offrire supporto alle persone in difficoltà un gruppo di giovani psicologi ha unito le forze per aprire uno sportello psicologi gratuito e aperto a tutti. Attraverso le parole dei suoi ideatori proviamo a farvi conoscere e vivere il loro progetto.

Intervista agli ideato dello Sportello Psicologi UNiti sul TerritoriO

La pandemia ha amplificato in maniera drammatica le fragilità sociali e psicologiche degli individui ad ogni latitudine, in un contesto così delicato e in un territorio, come quello campano, contraddistinto da criticità pregresse, a chi si rivolge l’iniziativa di S.P.UN.TO e quali obiettivi si prefigge?

Come hai giustamente osservato, il territorio campano presenta già forti criticità per quanto riguarda l’accesso all’assistenza psicologica pubblica e gratuita. Con l’impatto che la pandemia ha avuto sul benessere mentale di molti la richiesta di assistenza è aumentata e il servizio pubblico non ce la fa sempre ad offrire supporto, perciò spesso rivolgersi ai privati resta l’unica soluzione. Il problema è che un percorso di supporto psicologico nel privato ha un costo che molti non riescono a sostenere. S.P.UN.TO quindi vuole rivolgersi a chiunque senta di aver bisogno di un supporto psicologico ma non ha grandi disponibilità economiche per intraprenderlo. Noi non abbiamo come obiettivo quello di eliminare una criticità presente, anzi, i problemi nella gestione della salute mentale, e in senso più generale nella sanità pubblica, restano e sono stati indubbiamente amplificati dalla pandemia. Noi vogliamo che questi problemi siano ben visibili perché è arrivato il momento che la politica se ne faccia carico. Iniziative come la nostra o come quella di tanti sportelli di supporto psicologico gratuito che stanno nascendo in questo periodo non possono bastare da sole. Non si può ancora una volta delegare tutto alla buona volontà di singoli, gruppi o associazioni. Serve una presa in carico collettiva e globale, soprattutto a livello governativo. Il nostro obiettivo è semplicemente quello di fornire una terza alternativa a chi sta vivendo un momento difficile e ha come uniche due alternative quella di rivolgersi a un professionista con costi relativamente elevati oppure di non rivolgersi a nessuno.

Chi c’è dietro S.P.UN.TO e come nasce questa collaborazione che ha portato all’ideazione di un’iniziativa così importante?

Dietro c’è un gruppo di giovani psicologi dislocati su tutto il territorio campano. Ci siamo conosciuti tra i banchi della scuola di specializzazione dove ci stiamo formando come psicoterapeuti. La pandemia ha colpito anche noi, ci siamo trovati catapultati in una situazione di immobilità in cui sembrava che non potessimo fare niente. Storie di sofferenza ci attraversavano, raccontate da amici e conoscenti. Abbiamo capito allora che dovevamo trasformare l’immobilità in movimento verso gli altri, per arginare tutta questa sofferenza che avevamo intorno. Abbiamo capito che dovevamo fare qualcosa. La nostra idea è piaciuta a due associazioni partenopee, Nives e La livella, che hanno deciso di aiutarci nell’organizzazione dello sportello.

Qual è stata la risposta del territorio alla creazione dello sportello psicologi di S.P.UN.TO?

La risposta è stata abbastanza positiva. Molte persone ci hanno contattati e ci stanno aiutando a diffondere la nostra iniziativa. Credo che ci sia un bisogno di ascolto diffuso e spesso inespresso, per cui iniziative come la nostra possono incontrare l’interesse di molti.

Quali sono le fragilità che emergono più frequentemente nelle persone che si rivolgono agli psicologi di S.P.UN.TO?

Non esiste un’unica risposta a questa domanda, perché le persone che si stanno rivolgendo a noi differiscono molto tra di loro sia per età che per esperienze di vita. Tra i nostri utenti ci sono persone che si trovano ad affrontare crisi di coppia, o che hanno iniziato a sviluppare fobie relative al rischio di un contagio, adolescenti che si rifiutano di andare a scuola, oppure persone che presentano sintomatologie ansiose e depressive. Non è facile quindi circoscrivere le fragilità che emergono più frequentemente. Quello che posso dirti, però, è che in tutti la pandemia ha avuto un peso enorme, portando difficoltà, accentuando situazioni problematiche preesistenti o costringendo molti a fermarsi e interrogarsi su alcuni problemi che fino ad allora riuscivano a ignorare.

In che modo ci si rivolge allo sportello di S.P.UN.TO e con che modalità si svolgono i consulti?

Per rivolgersi a S.P.UN.TO basta inviare una mail all’indirizzo [email protected] oppure un messaggio alla pagina Facebook Spunto- Psicologi Uniti Sul Territorio. Immediatamente uno di noi risponderà lasciando il recapito telefonico di un nostro professionista a cui poter chiamare per comprendere meglio la richiesta e fissare un primo colloquio. A quel punto la persona verrà assegnata allo psicologo di Spunto più vicino e insieme valuteranno anche l’opportunità di svolgere i colloqui in presenza o in modalità online.

S.P.UN.TO è un’iniziativa che nasce per venire incontro alle esigenze di tutti e per questo prevede consulti iniziali gratuiti, in che modo è possibile sostenere l’iniziativa?

I consulti iniziali sono totalmente gratuiti, ovviamente però le spese ci sono ed è proprio per far fronte a queste spese che abbiamo lanciato una campagna di raccolta fondi. Basta un minuto per dare un piccolo contributo e aiutarci a portare avanti le nostre attività.

Fonte immagine: https://www.facebook.com/psicologispunto/

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A proposito di Rossella Siano

Napoletana di nascita e per vocazione. Appassionata di letteratura e scrittura nonostante la scelta di una professione molto poco poetica. Provo ad aggiungere poesia attraverso la condivisione di pensieri ed emozioni in queste pagine.

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