Legge Bacchelli: supporto e tutela economica agli artisti

Legge Bacchelli: supporto e tutela economica agli artisti

La Legge Bacchelli, particolarmente nota tra gli artisti, prevede la tutela di quest’ultimi, su ampia scala, in caso di necessità.

Una Legge che aiuta “Coloro che hanno dato fama al Paese”

Il nome della norma, approvata in Italia durante il Governo di Bettino Craxi, l’8 agosto 1985, nasce in relazione allo scrittore italiano Riccardo Bacchelli, la cui condizione ispirò il legislatore ad approvare la disposizione salva-artisti.

La legge Bacchelli consente al Presidente del Consiglio dei Ministri, dopo una comunicazione ufficiale al Parlamento, di concedere un assegno straordinario vitalizio a favore dei cittadini italiani, di chiara fama, che abbiano dato lustro alla Patria con i meriti acquisiti nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’economia, del lavoro, dello sport e nel disimpegno di pubblici uffici o di attività svolte a fini sociali, filantropici e umanitari e che versino in stato di particolare necessità.
È importante precisare il fine ultimo di tale norma che prevede un sussidio non di carattere pensionistico, pronto ad aiutare coloro i quali hanno dato il proprio appoggio alla Patria.

La Legge Bacchelli garantisce un sostegno economico ai cittadini (artisti, attori, autori, poeti, scienziati e artisti) di chiara fama.
Tra i primi beneficiari di questo sussidio la poetessa ed autrice Alda Merini, in grave crisi economica, morosa nei confronti di una nota compagnia telefonica; la Merini, lesse un articolo incentrato proprio su questa legge, e decise di chiedere aiuto a Pippo Baudo. Aiuto che arrivò dopo molto tempo, ma che le permise di saldare i debiti contratti.
Situazione analoga anche per il campione italiano del ciclismo, Gino Bartali al quale fu proposto il vitalizio (che ricordiamo si affianca alla pensione ma non si sostituisce ad essa) ma rifiutò, consigliando di darlo a persone più bisognose.

Legge Bacchelli: cosa è cambiato dall’approvazione del 1985?

Nell’elenco dei beneficiari della legge, compaiono circa venticinque persone, tra le quali scrittori, cantanti, ma anche giornalisti, registi, poeti e sportivi. Tra questi non tutti sono volti conosciuti, infatti alcuni sono noti, altri meno, ma ognuno si è distinto per attività a favore della Nazione e per i benefici arrecati al Paese. In realtà coloro che potrebbero usufruire del “sussidio” sarebbero complessivamente ventisette, ma, il fondo stanziato a sostegno degli artisti, non è sufficiente a coprire tutte le richieste, poiché sarebbe necessario un incremento.

La somma di denaro concessa grazie alla Legge Bacchelli, (circa 24mila euro annui) può essere revocata qualora venga meno lo stato di necessità o intervengano condanne penali definitive.

Il Fondo è stato recentemente incrementato con il Decreto legge dello scorso 14 agosto 2020.
Una legge importante, soprattutto perché si configura come un vero e proprio “soccorso pubblico” in caso di decadenza economica. Un tempo, gli artisti potevano confidare nella gentilezza e “carità” di parenti ed amici qualora avessero avuto problemi finanziari, ma con l’approvazione della Legge Bacchelli tutto cambiò.
Qualcuno un tempo affermò che “Con la cultura non si mangia”, considerazione opinabile, però è pur vero che quanti hanno contribuito ad accrescere il vasto patrimonio artistico, culturale, storico del Paese meritano un riconoscimento, che grazie ad attività varie arriva a risollevare gli animi.
Si può affermare che l’approvazione della norma (dopo vari passaggi politici) consenta all’Italia di prendersi cura di tutti quegli artisti che, impegnati a seguire il proprio genio, completamente travolti dal successo e dalla fama, si siano improvvisamente trovati in situazioni economiche precarie.

 

Immagine in evidenza: Pixabay.

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