Questa è una delle domande più delicate che una donna può porsi nella vita. Quando il desiderio di essere madre si scontra con la fisiologia, possono nascerne grandi dispiaceri, soprattutto se la propria vocazione alla maternità è sentita in modo profondo. Ci sono in effetti dei sistemi per poter diventare madre anche se la natura sembra non essere dalla nostra parte, e uno di questi è il cosiddetto utero in affitto, o maternità surrogata.
Infertilità femminile: quando la fisiologia impedisce di avere figli
La sterilità femminile, più correttamente definita infertilità nella prima fase, consiste nell’impossibilità di concepire. Affinché vi sia una diagnosi in tal senso è necessario che la donna abbia provato per almeno 2 anni a concepire con rapporti regolari nei momenti del ciclo mensile più idonei. Sono diverse le cause di questa condizione, che affligge molte donne con conseguenze psicologiche anche pesanti.
Si comincia naturalmente dall’infertilità fisiologica al sopraggiungere della menopausa, che in alcune donne però può essere precoce.
Vi sono anche cause ormonali o traumatiche, o dovute a malattie o ancora a terapie farmacologiche. Quando però le cause non possono essere determinate e quindi risolte, si parla di sterilità, cioè della totale mancanza della possibilità di concepire.
Cos’è l’utero in affitto (maternità surrogata)?
Quando si vive un conflitto del genere, si sarebbe disposte a tutto pur di poter stringere tra le braccia un bimbo. In questi casi si può considerare la maternità surrogata (o gestazione per altri, GPA), comunemente nota come utero in affitto. La maternità surrogata è una pratica in cui una donna (la madre surrogata) porta avanti una gravidanza per conto di una o più persone (i genitori intenzionali), che diventeranno i genitori legali del bambino dopo la nascita.
Come funziona la maternità surrogata: il processo
La tecnica consiste nell’impianto di un embrione nell’utero di un’altra donna fertile (la madre surrogata), che porta avanti la gravidanza al proprio posto. L’embrione può essere ottenuto tramite diverse tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA):
- Fecondazione in vitro (FIVET) con ovociti della madre intenzionale e spermatozoi del padre intenzionale.
- FIVET con ovociti donati e spermatozoi del padre intenzionale.
- FIVET con ovociti della madre intenzionale e spermatozoi donati.
- FIVET con ovociti e spermatozoi donati.
È importante sottolineare che, nella maggior parte dei casi, la madre surrogata non ha legami genetici con il bambino.
Utero in affitto: la situazione legale in Italia e all’estero
Benché sia possibile avere un bambino grazie alla gravidanza portata avanti da un’altra donna, ci sono delle accortezze molto importanti che tutelano tutte le parti, compreso il bambino.
In primo luogo, è fondamentale sapere che in Italia la maternità surrogata è vietata dalla legge 40/2004. Chiunque organizzi, pubblicizzi o realizzi la maternità surrogata in Italia è punibile con la reclusione da tre mesi a due anni e con una multa da 600.000 a un milione di euro.
La situazione legale varia notevolmente da Paese a Paese. Alcuni Stati, come alcuni Stati degli USA, Canada, Regno Unito, Grecia, Ucraina e altri, regolamentano la maternità surrogata, prevedendo requisiti specifici per le madri surrogate e per i genitori intenzionali, e garantendo tutele legali per tutte le parti coinvolte. Altri Paesi, invece, la vietano completamente.
Aspetti etici della maternità surrogata: un dibattito complesso
La maternità surrogata solleva importanti questioni etiche, che sono oggetto di un acceso dibattito a livello internazionale. Tra i principali temi di discussione:
- Il diritto del bambino a conoscere le proprie origini.
- Il rischio di sfruttamento delle donne, soprattutto nei Paesi in cui la pratica non è regolamentata o dove le condizioni socio-economiche sono precarie.
- La commercializzazione del corpo femminile e della procreazione.
- La definizione di genitorialità e i diritti dei genitori intenzionali e della madre surrogata.
- L’impatto psicologico su tutte le parti coinvolte (madre surrogata, genitori intenzionali, bambino).
Maternità surrogata: un percorso delicato che richiede informazione
Data la complessità legale ed etica della maternità surrogata, è fondamentale informarsi in modo approfondito prima di intraprendere questo percorso. È imprescindibile rivolgersi ad agenzie specializzate e autorizzate, che operino in Paesi dove la pratica è legale e regolamentata, e avvalersi della consulenza di legali esperti in diritto internazionale e in diritto di famiglia. È altrettanto importante essere consapevoli delle implicazioni etiche e psicologiche di questa scelta, e valutare attentamente tutte le opzioni disponibili. Se stai considerando la maternità surrogata, parlane apertamente con il tuo partner, con un medico specialista in infertilità e con un legale esperto.