Cosa si cela dietro il botulismo alimentare?

botulismo

L’Italia è uno dei paesi europei con il maggiore tasso di incidenza del botulismo alimentare. Andiamo a vedere cosa è e come si manifesta questa malattia.

L’origine del termine 

La malattia prende il nome dal termine latino botulus (salsiccia), perché la sua insorgenza fu associata inizialmente al consumo di salsicce preparate in casa.

Ma che cos’è il botulismo?

Il botulismo è descritto dal CDC come una rara malattia paralizzante causata dall’esposizione a una potente tossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum. Non è direttamente il batterio a causare l’intossicazione, ma le tossine che rilascia sotto forma di spora. Non si tratta di una malattia infettiva: per questo non è trasmissibile da persona a persona. 

In passato era ancora più temuta di oggi perché molto diffusa in cibi mal conservati, in particolare nelle salsicce.

In Europa, i casi di botulismo sono stati registrati con maggiore frequenza in Polonia, Romania, Francia e in Italia. Proprio in Italia, secondo Iss, dal 1986 al 2022 sono stati confermati in laboratorio 406 incidenti di tale malattia che hanno coinvolto 599 persone.

Diverse forme di questa malattia

  • botulismo alimentare
  • botulismo pediatrico
  • botulismo da ferita
  • botulismo intestinale dell’adulto 

Il botulismo alimentare è provocato dall’ingestione di cibi contaminati dalla tossina botulinica. 
Il botulismo pediatrico è provocato dall’ingestione di tossina botulinica, in questo caso specificamente per l’ingestione da parte di neonati, di alimenti in scatola contaminati o di latte crudo non pastorizzato.
Il botulismo da ferita è causato dalla produzione di tossina botulinica direttamente all’interno dei tessuti del corpo, solitamente per contaminazione di una ferita chirurgica da arma da fuoco da parte del Clostridium.
Il botulismo intestinale dell’adulto è una forma ancora più rara di botulismo causata dalla colonizzazione intestinale da parte del Clostridium botulinum.

I sintomi più comuni

I sintomi  compaiono mediamente nell’arco di 24-72 ore dopo il consumo dell’alimento contaminato. Nel caso di un’intossicazione alimentare da tossina botulinica, i sintomi più comuni sono:

  • Annebbiamento e sdoppiamento della vista
  • Difficoltà nel tenere aperte le palpebre o ad articolare frasi
  • Nausea
  • Vomito
  • Diarrea

Le condizioni favorevoli per lo sviluppo delle tossine botuliniche alimentari sono: 

  • Un ambiente povero o privo di ossigeno
  • Una certa quantità di acqua
  • Una bassa acidità, un basso contenuto di sale e di zucchero

Non tutti gli alimenti hanno lo stesso rischio di sviluppare batteri che portano al botulismo.

I cibi molto acidi o freschi non sono a rischio (tipo insalata, pasta, pane…). Le spore di batteri si possono sviluppare in conserve e in prodotti che non sono stati trattati in maniera adeguata (olive nere in acqua, funghi sott’olio, carne e pesce).
Non tutte le conserve hanno condizioni ideali per lo sviluppo delle tossine botuliniche. Ad esempio, le conserve con aceto e sale creano un ambiente ostile allo sviluppo delle tossine del botulino.

Oggi meno di 5 persone su 100 affette da questa malattia muoiono.

Se tu o qualcuno che conosci presentate uno dei sintomi di questa malattia, è utile consultare il proprio medico o andare al pronto soccorso.

Fonte dell’immagine in evidenza: Pixabay

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