Le infezioni più pericolose trasmesse dagli alimenti

Le infezioni più pericolose trasmesse da alimenti

Le infezioni più pericolose trasmesse dagli alimenti sono causate da alcuni batteri patogeni vitali.
Hai mai sentito parlare di salmonellosi, listeriosi, shigellosi, e colera?
Ecco, queste ultime sono le più comuni, anche se il colera è endemico in alcuni paesi tropicali.

SALMONELLOSI
Una delle infezioni più pericolose è la salmonellosi che si diffonde in aree specifiche, in particolare dove vi è un grande consumo di alimenti a rischio come pollame, carne, uova, latte e derivati.
Queste vengono considerate le infezioni più pericolose perché si diffondono in particolare durante il periodo estivo, perché l’alta temperatura favorisce lo sviluppo dei batteri negli alimenti.
La trasmissione avviene per via oro-fecale.
Ma come avviene la contaminazione?
Essa può avvenire a causa dell’animale malato, o di un suo portatore, oppure potrebbe essere causata dalla contaminazione crociata in fase di lavorazione del prodotto.
Un esempio a noi vicino è la contaminazione da Salmonella enteritidis che ha come serbatoio le galline ovaiole e si trasmette all’uomo con le uova contaminate.
I sintomi che derivano dalle infezioni più pericolose sono vari, come gastroenterite con vomito, diarrea, dolori addominali e febbre.
Per prevenire questo tipo di infezione è necessario conservare e cuocere adeguatamente gli alimenti a rischio, separare gli alimenti da consumare crudi da quelli cotti, disinfettare le celle frigorifere, osservare una scrupolosa igiene personale (lavarsi bene le mani dopo l’uso dei servizi igienici).

LISTERIOSI
La listeriosi è una malattia provocata dal bacillo Listeria monocytogenes, gram positivo e aerobico.
Queste sono una delle infezioni più pericolose soprattutto per le donne in gravidanza, i bambini, gli anziani e i soggetti immunodepressi.
Gli alimenti a rischio che possono veicolare la Listeria sono numerosi: latte crudo, formaggi freschi, gelati, carni e pollami crudi o poco cotti, ortaggi crudi, pesci crudi e affumicati, insalate fredde etc.
Ma quali sono i sintomi causati dalle infezioni più pericolose? E come bisogna prevenirle?
I sintomi più diffusi sono febbre, dolori muscolari, nausea, diarrea, però bisogna tener presente che quando l’infezione si diffonde al sistema nervoso, si possono manifestare emicranie, irrigidimento del collo, perdita dell’equilibrio o anche convulsioni.
Per prevenire le infezioni più pericolose bisogna prestare attenzione alla cottura adeguata degli alimenti e alla pastorizzazione del latte.

SHIGELLOSI
La shigellosi è provocata dalle Shigelle, bacilli Gram negativi, aerobici o anaerobici facoltativi.
Ma che cos’è la Shigella? Esso è un batterio del quale l’uomo è la riserva naturale, e l’unica modalità di diffusione è il contatto personale o la contaminazione crociata.
Questa è stimata essere una delle infezioni più pericolose al mondo perché prevede un’incubazione di pochissimi giorni, e provoca gastroenterite con diarrea sanguinolenta, guaribile in una o due settimane.
I sintomi sono caratterizzati da vomito, febbre, diarrea e dolori addominali.
Gli alimenti a rischio sono costituiti da insalate, pollame, pesci, molluschi e carne e la prevenzione di queste infezioni avviene mediante una accurata igiene personale, e con una adeguata cottura degli alimenti.

COLERA
Il colera è un vibrione, infatti è causato dal batterio Vibrio cholerae. Esso è una malattia che scarica con violenza gli “umori del corpo”, nonché lo stato d’animo conseguente: la collera.
Questo vibrione si trasmette per contagio diretto, soprattutto tramite l’acqua inquinata da liquami umani. Gli alimenti a rischio sono pesci, molluschi e verdure crude contaminate.
Le infezioni e i virus che provoca questa malattia sono un improvviso attacco diarroico, rapida disidratazione e collasso, e senza alcun trattamento terapeutico si ha la morte nel 50-70% dei casi.
Per prevenire queste infezioni è necessaria la potabilizzazione delle acque e lo smaltimento igienicamente corretto dei liquami.

Fonte immagine: Wikipedia

A proposito di Angela Miranda

Vedi tutti gli articoli di Angela Miranda

Commenta