Le ricette di Carnevale napoletane rappresentano una vera e propria festa per il palato, una celebrazione culinaria da non perdere. I dolci più golosi di questa stagione sono tipici della tradizione partenopea e sono conosciuti in tutta Italia. Queste preparazioni regalano un viaggio sensoriale a tutti i buongustai che decidono di cimentarsi nella preparazione di chiacchiere, graffe e sanguinaccio. Ci concentreremo sulla parte dolce e fritta della tradizione napoletana, ma anche per gli amanti del salato le possibilità non mancano, con preparazioni come le famose lasagne. Ogni ricetta racconta una storia e porta con sé i sapori autentici di una cucina che affonda le radici nella cultura popolare.
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Le specialità dolciarie napoletane per carnevale
Il martedì grasso viene reso ancora più appetitoso dalle specialità rigorosamente fritte delle ricette di carnevale napoletane. I dolci che si preparano in questo periodo dell’anno richiamano la tradizione e l’allegria di una festa che coinvolge intere famiglie.
Dolce | Caratteristiche principali |
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Chiacchiere | Sfoglie sottili, croccanti e friabili, ricoperte di zucchero a velo. |
Graffe | Ciambelle fritte estremamente soffici e morbide grazie all’impasto con le patate. |
Sanguinaccio | Crema densa e speziata al cioccolato fondente, ideale per accompagnare le chiacchiere. |
Le chiacchiere: la ricetta tradizionale
Una delle preparazioni più rappresentative è quella delle chiacchiere. La loro storia risale all’Antica Roma, durante i Saturnali, quando venivano preparati i frictilia, dolci fritti nel grasso di maiale. Secondo una tradizione più recente, la loro diffusione a Napoli è attribuita alla Regina Margherita di Savoia. Fu lei a chiedere al proprio cuoco di creare un dolce per accompagnare le conversazioni pomeridiane, le “chiacchiere” appunto. Questo dolce è diventato un simbolo della pasticceria napoletana.
Ingredienti e preparazione delle chiacchiere
Ingredienti: 500g di farina 00, 50g di burro fuso, 20g di vino bianco, 2 tuorli, 130g di latte, 50g di zucchero a velo, la scorza di un limone, un pizzico di sale e olio di semi di arachide per friggere.
Disponete la farina a fontana e grattugiate la scorza di limone al centro; unite i tuorli, il burro fuso, lo zucchero a velo, il sale e il latte. Cominciate ad amalgamare e lavorate l’impasto a mano per circa 10 minuti, finché non sarà omogeneo. Copritelo con pellicola e lasciatelo riposare in frigorifero per almeno 2 ore. Dopodiché, stendete il panetto con una macchina per la pasta fino a ottenere sfoglie spesse circa 1mm. Tagliate le sfoglie in rettangoli con una rotella dentellata e praticate un taglio centrale su ognuno: questo passaggio è fondamentale per una cottura perfetta. Friggete i rettangoli in olio bollente (circa 170°C) per 30 secondi per lato, finché non risultano dorati. Scolateli su carta assorbente e, una volta freddi, spolverateli con abbondante zucchero a velo.
Sanguinaccio: un classico da riscoprire
Non si può parlare del Carnevale napoletano senza menzionare il sanguinaccio. Si tratta di un’antica ricetta della cucina povera: in origine, dopo la macellazione del maiale, il suo sangue veniva raccolto e unito a cacao, zucchero e spezie, creando una crema energetica. La vendita del sangue di maiale per uso alimentare è stata vietata in Italia nel 1992 per motivi sanitari. La ricetta odierna, quindi, non ne prevede l’utilizzo, ma il sapore ricco e la consistenza cremosa rimangono un simbolo della tradizione, come documentato da fonti autorevoli sulla storia della gastronomia italiana.
Ingredienti e procedimento per il sanguinaccio
Ingredienti: 500ml di latte intero, 200g di zucchero, 80g di cacao amaro, 120g di cioccolato fondente, 50g di amido di mais, 30g di burro, 50g di cedro candito a cubetti e cannella in polvere q.b.
In una ciotola mescolate le polveri: zucchero, cacao, cannella e amido di mais. Aggiungete il latte a filo, mescolando con una frusta per evitare grumi. Trasferite il composto in una pentola e cuocete a fuoco lento. Aggiungete il cioccolato fondente a pezzi, il burro e il cedro, continuando a mescolare finché la crema non si addensa e diventa lucida. Versatela in una pirofila, lasciatela raffreddare e servitela con le chiacchiere.
Le graffe: la sofficità delle patate
Insieme alle chiacchiere, le graffe sono le protagoniste indiscusse del Carnevale napoletano. Si tratta di morbidissime ciambelle fritte e passate nello zucchero, la cui straordinaria sofficità è data da un ingrediente segreto nell’impasto: le patate lesse. Sono una vera delizia a cui è impossibile resistere.
Ingredienti e procedimento per le graffe
Ingredienti: 250g di farina 00, 250g di farina Manitoba, 200g di patate lesse e schiacciate, 50g di burro morbido, 2 uova, 80g di zucchero, 10g di lievito di birra, 50ml di latte, la scorza di un’arancia, un pizzico di sale, olio per friggere e zucchero semolato per guarnire.
Lessate le patate, pelatele e schiacciatele ancora calde. Sciogliete il lievito nel latte tiepido. In una ciotola capiente, unite le farine, lo zucchero, le patate schiacciate, le uova, la scorza d’arancia e il latte con il lievito. Iniziate a impastare e aggiungete il burro morbido e il sale. Lavorate l’impasto per circa 15 minuti fino a renderlo liscio ed elastico. Fatelo lievitare in una ciotola coperta fino al raddoppio (circa 2-3 ore). Stendete l’impasto a uno spessore di 1 cm e ricavate dei dischi con un coppapasta. Con uno più piccolo, create il buco al centro. Disponete le ciambelle su una teglia infarinata e fatele lievitare per un’altra ora. Friggetele in abbondante olio caldo (160-170°C) fino a doratura su entrambi i lati. Scolatele e passatele ancora calde nello zucchero semolato.
Fonte immagine per l’articolo sulle Ricette napoletane di Carnevale: wikipedia
Articolo aggiornato il: 05/09/2025