Spreco alimentare: 5 consigli per contrastarlo

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Pensi di fare il possibile per aiutare l’ambiente? Spesso non ce ne accorgiamo, ma nel quotidiano commettiamo moltissime disattenzioni.

Contrastare lo spreco di qualunque tipo è un imperativo e lo spreco alimentare la fa da padrone. Quindi, iniziare dall’ambiente domestico è necessario. Secondo l’UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente), nel mondo viene gettato il 17% di cibo disponibile al consumo, 121 kg di cibo l’anno a testa, di cui 74 kg solo a livello familiare.

Si propongono, di seguito, 5 interessanti spunti con la speranza possano variare o smussare qualche abitudine sedimentata circa lo spreco alimentare.

Per molti potranno essere informazioni ignote fino ad ora: motivo in più per condividerle e contribuire, seppur in minima parte, al contrasto allo spreco alimentare.

1. Scarti di verdure: sono davvero da buttare?

Diciamocelo: quante volte gettiamo via scarti di carciofi o di broccoli o frutta quasi andata a male? Talvolta accade per pigrizia, altre volte per reale disinformazione circa il trattamento degli ortaggi stessi. Possiamo ridurre di gran lunga lo spreco alimentare attraverso le verdure:

  •  Comunemente, si getta via il gambo del carciofo dimenticandosi del fatto che, debitamente pulito e aggiunto alla ricetta che si sta preparando, ha un sapore addirittura più intenso e dolce del fiore stesso. Se dovesse avanzare e hai dimenticato di cuocerlo con il resto del carciofo, non gettarlo: sminuzzalo e utilizzalo per un buon risotto, magari servendoti di un brodo preparato con le foglie più dure scartate.
  •  Il gambo e le foglie del broccolo, che esso sia quello barese o quello romanesco possono essere utilizzati alla stregua delle teste. Basta ricordarsi che i gambi e le parti più chiare necessitano di una cottura più lunga e bisogna metterli sul fuoco dei minuti prima rispetto alle infiorescenze. Qualora si volessero separare, il gambo può anche essere utilizzato per creare dei bastoncini croccanti tagliandolo a striscioline e impanandolo prima di infornarlo o metterlo in friggitrice ad aria. 
  •  Sapevi che i baccelli delle fave sono commestibili? Se si tratta di fave fresche e non trattate, i baccelli possono essere cucinati, il sapore è molto simile a quello dei fagiolini. Prima di utilizzarli basta lavarli molto bene e scartare le parti apicali e laterali. Che siano spadellati con del pomodoro o ridotti in un sorprendente pesto o fritti: il successo è garantito.
  •  Gli scarti sono davvero non utilizzabili perché non commestibili? Congelali e, all’occorrenza, prepara un brodo vegetale e questo vale per qualsiasi scarto, che sia di un ortaggio non trattato e lavato molto bene: bucce di carota, scarti di cipolla, foglie di carciofo, scarti di zucchine.

2. Spesa settimanale programmata e attenta.

  •  Migliore amica dello spreco alimentare è la spesa dell’ultimo minuto, quella che si ripete ogni due giorni e viene fatta al supermercato di passaggio, possibilmente prendendo solo 3 cose. La spesa programmata è di grande utilità non solo per lo spreco alimentare ma anche per il risparmio economico e la gestione della scadenza dei prodotti acquistati. Quando facciamo le spese last minute tendiamo ad acquistare di fretta i prodotti senza considerare la scadenza o la reale quantità degli stessi, finendo per prenderne troppo pochi o troppi e non gestendo più i tempi di scadenza e conservazione, perché troppo concentrati sulla preparazione di una singola ed estemporanea ricetta.
    Il consiglio è, dunque, quello di prefissare un giorno della settimana dedicato alla spesa, facendo una lista di ciò che serve e/o manca e un calcolo medio della quantità necessaria del prodotto in base a quante volte lo si utilizza nel corso della settimana.
    Non è necessario compilare un menù della settimana, soprattutto se non si sta seguendo uno specifico piano alimentare, ma possiamo redigere una lista quanto meno degli evergreen del proprio frigo e della propria dispensa.
  •  Fai, inoltre, attenzione a fare un bilancio oculato tra offerte e scadenze dei vari prodotti. Spesso, ci lasciamo attrarre da offerte da capogiro che tuttavia ci fanno acquistare prodotti al limite della scadenza di cui poi ci dimentichiamo. Per cui, sì le offerte, ma solo se sei sicuro di consumare i prodotti entro la data specifica.
  •  Paradossalmente, gettati a capofitto sui prodotti più nascosti. Ad esempio, spesso, al reparto panificio ci sono in primo piano i prodotti più freschi e in secondo quelli che cominciano a indurirsi o magari lateralmente quelli incartati dal personale con etichetta che riporta la data di cottura. CI riferiamo agli ultimi due: salva il pane che sta diventando raffermo e rivalutalo per creare dell’utilissimo pangrattato, crostini per le vellutate e tante altre golosissime ricette come la panzanella toscana.

3. Non sottovalutare i metodi di conservazione dei prodotti da frigo e da dispensa

Se hai molta verdura fresca, per garantirne il mantenimento puoi pulirla e metterla in acqua, specie nel caso di carote, zucchine, sedano, peperoni. Facendo attenzione a cambiare regolarmente l’acqua, o addirittura cominciare a cuocerne per allungarne ulteriormente la conservazione. La cottura degli ingredienti post-spesa, può farti risparmiare anche molto tempo: preparare grandi quantità di cereali o di legumi secchi e conservarli in frigo aiuta anche ad evitare di ricorrere al pranzo fuori casa comprato di fretta per mancanza di tempo.
Un regolare check up della propria dispensa può invece ritenersi necessario per garantire che tutti i prodotti siano debitamente sigillati o trasferiti in appositi contenitori ermetici. Quanto spreco alimentare potrebbe essere ridotto se togliessimo dall’equazione i puntuali decluttering delle dispense!

4. Hai difficoltà a dedicare pensieri ed energia al controllo regolare della dispensa e del frigo? Crea dei promemoria!

Il tempo che utilizziamo nel porre ogni prodotto appena acquistato al proprio posto non potrà allungarsi di troppo se si considerano 10 secondi per item. Si possono, infatti, memorizzare molto facilmente sul cellulare o appuntare sul calendario le scadenze a breve termine. Non avrai più scuse e i rifiuti organici diminuiranno a dismisura.

5. Too Good To Go.
Estendendo la lotta allo spreco alimentare al di fuori delle mura domestiche, fattore a cui dedicare particolare attenzione è lo spreco che si registra regolarmente presso la ristorazione, i punti vendita  o le caffetterie. Anche in questo caso, nel nostro piccolo, possiamo contribuire. La strada spianata ci viene fornita da una geniale applicazione che sta spopolando per la sua praticità e innovatività: Too Good To Go. Così come suggerisce il nome, l’idea è quella di dare nuova vita e salvare dai rifiuti tutti i prodotti non venduti della giornata che vengono accumulati in “box a sorpresa”. Giornalmente e, in base alla nostra posizione, l’app calcola i punti vendita più vicini a noi che hanno tanti prodotti non venduti che altrimenti getterebbero: a noi basta prenotare una box per il ritiro ad un prezzo altamente ridotto e avere così tanto cibo economico ed eco-friendly.

Rimanere sempre aggiornati può rivelarsi illuminante sul tema dello spreco alimentare, motivo per cui il consiglio implicito che si vuole lasciare è continuare a fare ricerca. Un passo in avanti sarebbe monitorare la propria condotta circa le cose che si gettano via in maniera automatizzata o quelle che si conservano seguendo modalità incerte e improprie. Molti canali social dedicati, ad esempio, possono essere d’aiuto. Lasciatevi ispirare da moltissime ricette e da una previdente organizzazione alimentare. Il pianeta ringrazierà.

Fonte immagine: Pixabay

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