Malattie sessuali: tra i giovani un aumento preoccupante

Quando si parla di salute, oggi più che mai, si affronta un argomento particolarmente delicato e ricco di sfaccettature. Soprattutto a seguito del periodo di emergenza pandemica, sempre più persone hanno assunto una presa di coscienza importante nei confronti delle proprie condizioni, sottoponendosi a controlli regolari. Eppure, alcune indagini hanno posto l’accento sullo stato dei giovani in termini di malattie sessualmente trasmissibili, evidenziando un aumento da dover tenere – sicuramente – sotto controllo.

Il recente aumento delle malattie sessuali tra i giovani è piuttosto preoccupante e non riguarda solo le patologie più serie tipicamente correlate al sesso, ma anche quelle condizioni infettive che, all’apparenza, possono sembrare più soft. Ci sono, infatti, svariati tipi di condizioni patologiche di natura infettiva (per citarne una abbastanza diffusa – e al riguardo il sito Dimann.com fornisce informazioni approfondite – anche la cistite può avere tra le sue cause i rapporti sessuali) che, se non individuate e trattate tempestivamente, possono portare a conseguenze gravi.

Il quadro di riferimento è emerso nell’ambito della sedicesima edizione della conferenza italiana sull’AIDS e sulla ricerca antivirale, anche conosciuta come ICAR. Durante l’evento, si è parlato in modo estensivo del trend preoccupante riguardante l’aumento delle malattie sessualmente trasmissibili tra i giovani in Italia. Per l’occasione, si è avuto cura di soffermarsi sull’importanza cruciale della sensibilizzazione e dell’informazione per prevenire simili circostanze. Scopriamo, di seguito, i dettagli sulla vicenda.

Aumentano i giovani affetti da malattie sessualmente trasmissibili: il dettaglio sui dati italiani

Affrontare simili tematiche con un approccio informato è fondamentale soprattutto in concomitanza con l’arrivo dell’estate. Stando ai dati raccolti dagli enti di riferimento, l’HIV e le epatiti virali sarebbero tra le malattie più diffuse tra i giovani in Italia. Seguono immediatamente dopo il papilloma virus e le infezioni batteriche conseguenza della clamidia, della gonorrea e della sifilide. Nella fattispecie, negli ultimi tempi queste ultime hanno assistito ad un aumento dei contagi, delineando – come detto – un quadro abbastanza preoccupante di cui si è discusso durante la scorsa edizione dell’ICAR, evento svoltosi presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.

In ogni caso, stando ai primi dati raccolti dai sistemi di sorveglianza sentinella coordinati dal centro operativo Aids dell’ISS, le infezioni batteriche sarebbero principalmente interessate da questo aumento. In particolare, solo due anni fa, nel 2022, i casi di gonorrea segnalati sarebbero stati circa 1200, aumentando del 50% rispetto agli 820 casi registrati l’anno prima. Anche i casi di sifilide sono aumentati, passando da 580 nel 2021 a 700 nel 2022, registrando un ulteriore aumento del 20%.

Sono diverse le ragioni a cui questo fenomeno può essere imputabile. Certamente, la fine dell’emergenza pandemica e la maggiore socializzazione costituiscono delle motivazioni importanti, soprattutto se si tiene conto che nel 2019 i casi di gonorrea furono 610, mentre quelli di sifilide erano 470. Secondo le indagini, inoltre, i soggetti maggiormente interessati da malattie sessualmente trasmissibili sarebbero le ragazze under 25. Nella maggior parte dei casi, comunque, l’infezione è asintomatica, rendendone difficile anche l’identificazione in assenza di controlli di routine presso il proprio ginecologo.

 

Sintomi e prevenzione: ecco cosa serve sapere per prevenire le malattie sessuali

Al di là della fine della pandemia, una delle cause attestate più frequenti per la diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili riguarda la poca informazione riguardo modalità di contagio e sintomi. Per questo motivo, informarsi attraverso le campagne di sensibilizzazione al riguardo si rivela fondamentale. Tra i sintomi più frequenti, l’Istituto superiore di sanità segnala secrezioni anomale dei genitali, dolore localizzato nella zona pelvica e lesioni ai genitali, nella regione dell’ano o della bocca. La prevenzione, assumendo un approccio consapevole nei confronti dei propri rapporti e evitando la condivisione di oggetti che possono penetrare la pelle o le mucose è fondamentale per evitare simili infezioni e patologie.

 

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