Un’educazione ad uno stile di vita felice: si chiama Well-Being therapy, un anglicismo che può benissimo essere tradotto con l’italiano Terapia del benessere e, fedelmente agli scopi della “cura”, in terapia della felicità e del buon umore.
La Well-Being therapy, la terapia del benessere, è un percorso psicoterapeutico per aiutare chi da solo non riesce a fronteggiare le negatività dei rapporti interpersonali della vita quotidiana ed ha lasciato inesorabilmente e involontariamente che il malessere prendesse le redini della propria vita, travolgendo anima e corpo.
Il percorso di salute psicologica Well-Being therapy
Lo scopo delle attività psicoterapeutiche della terapia pare sia quello di valutare, al di là delle sindromi cliniche psicologiche gravi o comunque invalidanti, anche le problematiche che si manifestano entro quella che possiamo chiamare “psicopatologia della vita quotidiana” ed intervenire in maniera mirata prima che queste diventino cause di problemi clinici psicologi e di malattie fisiche.
Una stretta correlazione infatti vi è tra sindromi quali esaurimento nervoso e depressioni e patologie fisiche più o meno gravi a carico del sistema neuro-vegetativo, cognitivo-comportamentale, metabolico, e cardio-respiratorio, tra disturbi quindi del comportamento, dell’alimentazione e funzionali dell’organismo.
Si comprende quindi come un benessere psichico sia strettamente correlato al benessere fisico.
Benché come sempre valga il detto “meglio prevenire che curare”, la terapia si rivolge come vero e proprio coadiuvante alle cure di ripresa e recupero sia di malattie fisiche che di depressioni in fase residuale e di quelle patologie come disturbi dei rapporti interpersonali e disturbi dell’alimentazione che non possono essere considerati, studiati ed approcciati se non considerandoli proprio come disturbi in limine tra anima e corpo.
Il percorso tiene conto di sei elementi fondamentali, identificati come parametri della Scala di valutazione del benessere psicologico, per il raggiungimento del proprio equilibrio interiore e del proprio benessere psicologico. Elementi che, al di là delle cure specialistiche, si possono tenere a mente nella propria vita per non cadere nel baratro della sofferenza psicologica.
Essi sono: l’auto-accettazione, intesa come auto-consapevolezza dei propri limiti, nei confronti di se stessi e del prossimo; l’autonomia, intesa come persistenza ed affermazione del proprio io sulle pressioni conformiste della società; la crescita personale, intesa come processo di miglioramento su se stessi; la padronanza ambientale, intesa come “giusta visione” delle opportunità offerteci e delle avversità che ci ostacolano, e come capacità di riuscire a superarle; le relazioni interpersonali positive, intese come instaurazione di rapporti d’empatia; infine lo scopo nella vita, inteso come individuazione dei propri obiettivi necessari e vitali.
Imparare finalmente la verità dell’essere e non dell’avere a scapito del nostro essere in quanto individui: sembra questo lo scopo principale del percorso Well-Being Therapy, la terapia del benessere, che mira a far comprendere a ognuno l’Arte della Felicità.
Desidero aggiungere: ricordiamoci d’essere felici non soltanto quando dobbiamo curare ciò che non va ma facciamolo sempre. Un po’ come quando si fa ginnastica fisica: non si aspetta di avere il dolore per iniziare a muoversi ma ci si allena giorno per giorno per tonificare il corpo e renderlo più resistente; Facciamo questo anche con il nostro cervello, con il nostro cuore e con la nostra anima. Permettiamo alla felicità di non trovarci “distratti”
Perché la salute psicofisica non è solo il balsamo per le nostre malinconie, i nostri rimpianti o i nostri dolori ma è essa stessa la vita… La vera vita.