Avere dei capelli sani e folti è un desiderio condiviso da molte persone. Per questo motivo si sono diffuse numerose informazioni su come prendersi cura della propria chioma, tra cose da fare e cose da evitare. In alcuni casi, però, consigli e suggerimenti che si diffondono a macchia d’olio non corrispondono a verità e non hanno alcun fondamento scientifico. Analizziamo insieme 5 falsi miti comuni sulla salute dei capelli per fare chiarezza.
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1. Fare lo shampoo tutti i giorni fa male?
Questo è uno dei falsi miti più diffusi. Si consiglia spesso alle persone con i capelli grassi di lavarli meno, credendo che così facendo la produzione di sebo diminuisca. In realtà, lavare i capelli per rimuovere il sebo in eccesso non ne aumenta la produzione. I capelli grassi dipendono principalmente da fattori genetici, ormonali o da un’alimentazione scorretta. Se uno stile di vita particolare porta i capelli a sporcarsi spesso (a causa di inquinamento, odori persistenti o attività fisica intensa), non è necessario resistere alla tentazione di fare lo shampoo. L’importante è utilizzare prodotti delicati e appositamente formulati per lavaggi frequenti. Anzi, allungare troppo i tempi tra i lavaggi è controproducente: anche se la chioma appare pulita, i capelli accumulano sporco e batteri come ogni altra parte del corpo.
2. I siliconi rovinano i capelli?
Con la diffusione di routine di cura a base di prodotti biologici, si è consolidata l’idea che siliconi e parabeni rovinino i capelli. In realtà, i siliconi in sé non influiscono sulla struttura interna del capello. Questi composti creano una patina protettiva che avvolge il fusto. Questo film può essere benefico, perché limita i danni causati da fonti di calore come piastre e ferri, e aiuta a mantenere i capelli più luminosi. Il motivo per cui vengono sconsigliati nelle routine “bio” è che questa stessa patina può impedire a impacchi e maschere nutritive di penetrare in profondità. Pertanto, la scelta di usare prodotti con o senza siliconi dipende dalla propria routine complessiva. Quanto ai parabeni, sono conservanti e il loro uso è regolamentato da normative precise, come il Regolamento (CE) n. 1223/2009 sui prodotti cosmetici; vengono sconsigliati principalmente per il potenziale rischio di irritazioni su soggetti sensibili, ma non danneggiano la struttura del capello.
| Falso mito sui capelli | La verità scientifica |
|---|---|
| Lavare i capelli spesso li rende più grassi | La produzione di sebo è regolata da fattori ormonali e genetici, non dalla frequenza dei lavaggi. |
| I siliconi danneggiano i capelli | I siliconi creano un film protettivo. Non danneggiano la struttura del capello ma possono limitare l’assorbimento di trattamenti. |
| Le piastre di alta qualità non rovinano i capelli | Qualsiasi fonte di calore diretto ad alta temperatura danneggia la cheratina del capello. La qualità può ridurre il danno, non eliminarlo. |
| I prodotti possono riparare le doppie punte | Le lunghezze sono “materia morta”. I danni come le doppie punte sono irreversibili. I prodotti possono solo migliorare l’aspetto temporaneamente. L’unica soluzione è il taglio. |
| Tagliare i capelli li fa crescere più in fretta | I capelli crescono dal follicolo pilifero nel cuoio capelluto. Il taglio delle punte non influenza la velocità di crescita. |
3. Le piastre di buona qualità non rovinano i capelli?
Con buona pace degli slogan pubblicitari, qualsiasi fonte di calore a diretto contatto con il capello ne danneggia la struttura. Che si tratti di piastra al vapore, in titanio o in ceramica, è l’alta temperatura a rovinare la cheratina. Una piastra di buona qualità può arrecare un danno inferiore, poiché distribuisce il calore in modo più uniforme e può richiedere meno passate, ma non elimina il rischio. Anche i termoprotettori aiutano a mitigare il danno, ma non lo annullano completamente. La regola per avere capelli sani è limitare l’uso di piastre e ferri e moderare la temperatura del phon.
4. Si possono riparare i capelli danneggiati?
Per dirla in maniera semplice, le lunghezze dei capelli sono materia morta. Questa parte del capello non è in grado di rigenerarsi. Se i capelli sono spezzati, sfibrati, bruciati o presentano doppie punte (tricoptilosi), non c’è trattamento o prodotto ricostituente che possa ripararli in modo permanente. L’unico modo per migliorare l’estetica della chioma e avere nuovamente capelli sani è tagliare la parte rovinata. Maschere e creme agiscono sull’aspetto dei capelli in maniera temporanea, sigillando le cuticole e migliorandone la pettinabilità, ma non sono in grado di “guarire” un capello danneggiato. Un’eccezione parziale è rappresentata dalla lawsonia inermis, comunemente nota come henné, che si lega alla cheratina del capello, ispessendolo e rinforzandolo esternamente.
5. Tagliare i capelli spesso li fa crescere più velocemente?
Questo è un falso mito diffuso sia riguardo alla crescita dei capelli sia a quella dei peli. Bisogna considerare che i capelli crescono dalle radici (follicoli piliferi), non dalle punte. Di conseguenza, tagliare le lunghezze non influisce in alcun modo sulla velocità di crescita. Ciò che è vero è che capelli fragili e con doppie punte tendono a spezzarsi più facilmente, dando l’impressione che non crescano. Eliminando le parti rovinate, si previene questa rottura e si mantiene una lunghezza sana. Quindi, spuntare i capelli regolarmente è utile per la loro salute estetica, non per accelerarne la crescita.
Fonte immagine in evidenza: Freepik
Articolo aggiornato il: 19/09/2025

