Dopo la Festa della Musica 2025 arriva RIM 2026 – Roma In Musica. Un progetto di Roma Capitale che punta a rendere più diffusa e accessibile la fruizione della musica nelle varie aree della città con la direzione artistica del celebre cantautore Daniele Silvestri.
Il 20 giugno, assieme al programma dell’edizione della Festa della Musica 2025, è stato presentato in Campidoglio il progetto RIM 2026 – Roma In Musica, con la direzione artistica del cantautore romano Daniele Silvestri, che ha preso parte alla conferenza stampa con il Sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, e l’Assessore alla Cultura, Massimiliano Smeriglio.
«Il nostro progetto nasce da un’idea semplice: celebrare la musica con decine e decine di eventi diffusi in tutti i municipi della città, dando voce a tutti i linguaggi musicali, generando nuove opportunità per gli artisti e nuovi spazi di incontro e partecipazione per i cittadini. Ringrazio Daniele Silvestri per aver condiviso la nostra intuizione e messo a disposizione il suo formidabile talento: da oggi sarà il direttore artistico di RIM e svilupperà il programma di quello che vogliamo diventi un altro esaltante appuntamento fisso di Roma per gli anni a venire. Vogliamo fare della musica e della cultura un motore di inclusione e di crescita per l’intera città. Vogliamo che sia una grande festa»: ha affermato il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
Sabato 21 giugno, in occasione del solstizio d’estate, la città è stata attraversata dalle note, dai suoni e dai ritmi della Festa della Musica 2025. Roma Capitale ha rinnovato anche quest’anno l’appuntamento con il grande evento europeo che dal 1982, anno della sua nascita in Francia, e poi con la successiva diffusione in tutta Europa dal 1985 (Anno Europeo della Musica), trasforma le città in un palcoscenico a cielo aperto. I Municipi di Roma, dal centro alle borgate e fino al litorale di Ostia, hanno ospitato circa 50 concerti per un inno alla musica che ha abbracciato tutti i generi musicali, dal barocco al folk, dal rock all’indie, e che ha dato voce ad artiste e artisti locali, talenti emergenti e figure di spicco del panorama musicale.
La Festa della Musica 2025 si è svolta in luoghi di grande valore storico e culturale, dai cortili dei palazzi nel cuore della città alle ville storiche. E ancora, parchi archeologici e teatri all’aperto hanno fatto da palcoscenico a esibizioni al calar del sole. Anche le piazze delle borgate, le strade, i mercati rionali e le fermate della metropolitana si sono animate con performance di band, formazioni corali e solisti.
«Questa giornata è un grande evento europeo. Una celebrazione del linguaggio universale della musica che supera ogni confine e ci rende tutti, senza distinzioni, partecipi»: ha dichiarato l’Assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio.
La Festa della Musica 2025
Protagonista di questa edizione 2025 della Festa della Musica è stata Ostia che, nell’ambito del progetto Un Mare di Cultura, è diventata palcoscenico dell’iniziativa promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale con due concerti gratuiti presso la spiaggia libera Ocra, sul Lungomare Duca degli Abruzzi. Alle 19 sono andati in scena i Flowing Chords, progetto corale nato al Saint Louis College of Music di Roma, diretto da Margherita Flore. L’orchestra – composta da 35 elementi fra soprani, mezzi soprani, contralti, tenori, bassi e una sezione ritmica vocale di beat box – ha eseguito un repertorio che esplora molti generi musicali, dal pop al R&B. A seguire, alle 20, è stata la volta dei Pink Puffers, la brass band che dal 2006 porta ritmo, energia e danze in tutto il mondo, dall’Italia agli Stati Uniti, con musica originale contaminata da sonorità jazz, funky e rock.

A Villa di Massenzio, sull’Appia Antica, il pubblico ha potuto assistere a L’Amor che move il sole e le altre stelle. La suggestiva villa imperiale, dove le evidenze archeologiche convivono armonicamente con la biodiversità della campagna romana, si è trasformata in un palco d’eccezione per il concerto dello Jubilus Ensemble, diretto da Roberto Manuel Zangari.
Presenti nel programma anche melodie di Banchieri e Arcadelt, madrigali di Claudio Monteverdi e Vittoria Aleotti, mottetti tratti dal Cantico dei Cantici di Giovanni Pierluigi da Palestrina. In chiusura, il brano We Beheld Once Again the Stars di Randal Stroope, basato sull’ultimo canto dell’Inferno della Divina Commedia. L’appuntamento, a cura di Francesca Romana Cappa e Marina Marcelli, è stato proposto dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
RIM 2026: il progetto di Roma Capitale in collaborazione con Daniele Silvestri
RIM 2026 è un grande evento musicale che nel mese di giugno 2026, per 3 giorni – venerdì 19, sabato 20 e domenica 21 –, farà risuonare la città di Roma in concomitanza con la Festa della Musica europea. È il progetto presentato in Campidoglio, a un anno esatto dal suo futuro debutto, RIM 2026 – Roma In Musica, nato da un’idea di Roma Capitale conla direzione artistica del cantautore Daniele Silvestri, si pone il traguardo di rendere più diffusa e accessibile la fruizione della musica, intesa come intrattenimento e come arricchimento culturale, valorizzando il grande patrimonio musicale della città. L’iniziativa è stata annunciata in conferenza stampa dal Sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, dall’Assessore alla Cultura, Massimiliano Smeriglio, e dallo stesso Daniele Silvestri.
RIM 2026, composto da tre giornate, consentirà di dare più profondità e spazio al fitto programma che prevede palchi piccoli e grandi, concerti ma anche jam session, parate musicali, spazi dedicati ai buskers e aree per espositori di prodotti legati alla musica. Non un solo grande momento accentrante ma una serie di eventi diffusi che generino uno scambio reciproco e non univoco tra quartiere e quartiere e tra centro e periferia.
«Ho sempre pensato che Roma fosse una di quelle città in cui la musica ha una funzione importante, di identità, di potenzialità, di cose da raccontare»: ha spiegato Roberto Gualtieri, per poi esporre due momenti speciali ideati dal direttore artistico Daniele Silvestri per RIM 2026. «Una grande parata musicale, in cui i quartieri si organizzano e sfilano con i loro gruppi. E poi, e questa è un’idea geniale di Daniele, prevederà la più grande jam session del mondo».
«Sarebbe bello raccontare la città di Roma attraverso la sua musica. Sarebbe bello attraversare la città con una parata musicale che renda conto dell’identità di tutti i quartieri. Sarebbe bello coinvolgere le scuole (e non solo quelle di musica) con un percorso didattico che le porti fino a quell’appuntamento. Sarebbe bello se tutta la città risuonasse ovunque, anche dove normalmente non succede, con 30 palchi sparsi nei quartieri, musicisti di strada in cento angoli diversi, botteghe e negozi anch’essi a proporre musica. Che si aprissero le porte dei conservatori, delle aule d’orchestra, di ogni auditorium, dei live club, delle sale prove, degli studi di registrazione, dei centri sociali, dei musei musicali, di ciò che rimane delle grandi case discografiche, della stessa Rai magari. Che la musica per quei giorni fosse fruibile gratuitamente praticamente ovunque nella città. Sarebbe bello se al centro di Roma fosse affidato il ruolo di accogliere, raccontare, condividere; e alle periferie quello di muovere, scaldare, proporre. Sarebbe bellissimo sentire tutto, dagli stornelli all’opera, dalla musica sinfonica al rap, dalla canzone d’autore alla musica per film. E chiudere con la più grande jam session di sempre. Sarebbe così bello… che lo facciamo»: ha dichiarato il direttore artistico di RIM 2026, Daniele Silvestri, che ha concluso il suo intervento con un omaggio a Remo Remotti, scomparso dieci anni fa, reinterpretando in chiave contemporanea e personale il monologo di Mamma Roma, il capolavoro di Pier Paolo Pasolini.
Il contenuto principale delle proposte culturali e musicali che occuperanno in vario modo gli spazi di Roma sarà il più semplice ma anche il più ricco: la musica romana. Nel senso più completo e trasversale del termine, dalla musica popolare a quella sinfonica, passando per il teatro, il cinema, i live club, le scuole, la strada. Da Petrolini a Morricone, da Gabriella Ferri ai rapper di ultima generazione, da Garinei e Giovannini a Piovani, da Proietti ai Måneskin, dal Folkstudio al Teatro dell’Opera, raccontandone la lunga e fortunata storia passata (quella degli spazi e dei luoghi come quella degli artisti e degli eventi), ma anche mostrandone e incentivandone la vitalità presente e futura.
Fonte immagine in evidenza articolo RIM 2026: la Festa della Musica a Roma con la direzione artistica di Daniele Silvestri – Ufficio Stampa, Ph: M. Mariucci